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VANGELO DI DOMANI LUCA 7,31-35. BAMBINI INDECISI

--> --> Mercoledì della XXIV settimana delle ferie del Tempo Ordinario In quel tempo, il Signore disse: «A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto! E' venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli». Non ci interessa tanto indagare quale era il giudizio di Gesù sulla sua generazione. Ma piuttosto cercare nelle parole di Gesù qualcosa di permanente che si può applicare anche alla nostra generazione. Siamo bambini che non iniziano mai a “giocare”! Con la scusa di cercare

VANGELO DI DOMANI, LUCA 7,11-17. MORIRE E RESUSCITARE

--> VANGELO DI DOMANI, LUCA 7,11-17. MORIRE E RESUSCITARE Martedì della XXIV settimana del Tempo Ordinario In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo». La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione. La prima metamorfosi avviene quaggiù mediante l'illuminazione e la conversione, cioè col passaggio dalla morte alla vita, d

VANGELO DI DOMANI, LUCA 7, 1 – 10. UMANITA’ DELLA FEDE.

Lunedì della XXIV settimana delle ferie del Tempo Ordinario Luca 7,1-10. In quel tempo, Gesù quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafarnao. Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito. Dacci o Signore la fede del centurione. Una fede che nasce non dai nostri dubbi o angosce, ma dall’amore per i bisogni degli altri. Una fede solida che si fida e obbedisce: “di solo una parola”... I Giudei, per comando di Dio, si erano "chiusi" alle influenze degli altri popoli. Mischiati a popolazioni più numerose e forti facilmente sarebbero stati assimilati e la loro cultura e la loro religione, con tuta l'eredità dell&

VANGELO DI DOMANI, LUCA 15,1-32. GIUSTIZIA O MISERICORDIA?

--> XXIV domenica del tempo ordinario Luca 15,1-32. In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro». (...) Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte». Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Probabilmente per spiegare, ai discepoli futuri, perché Gesù frequentasse "i peccatori," Luca raccoglie insieme tre parabole, dette "della misericordia". Nelle prime due si narra di una cosa preziosa perduta e ritrovata, preziosa per l'interessato: una pecora, una moneta. E tutto finisce nella gioia. Per il Padre noi siamo preziosi e quando ci convertiamo "c'é gioia in cielo". Poi c'è il racconto detto "del figliol prodigo" o dei "due figli" o meglio "del Padre misericordioso". E' un racconto molto conosciuto. Per capirlo f