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Visualizzazione dei post da aprile 19, 2020

PUNIZIONE DI DIO?

di chi è la colpa della pandemia? Mi è stata posta una questione che trascrivo, con la mia risposta, perché penso che sia una domanda che ci siamo fatti o ci è stata posta almeno una volta. … vengo alla tua domanda, di ieri. Che riassumo così: Che senso ha, da un punto di vista cristiano questa epidemia? E’ una punizione divina? C’è quindi un’azione positiva di Dio, che davanti ai peccati degli uomini, manda “i virus”, provocando vittime e paura, con il fine di portarci ad un ravvedimento e ad un comportamento migliore? Oppure, non c’è un’azione diretta di Dio, non c’è una volontà punitiva di Dio, ma siamo noi, con i nostri cattivi comportamenti, che causiamo guerre, disastri ambientali, e abusando della Natura, provochiamo malattie, come in questo caso? Per rafforzare questa idea, che a te sembra la più giusta, citi la parabola, cosiddetta, del “figliol prodigo”. E’ lui, il figlio ribelle, che sceglie di abbandonare il Padre, e, a causa di questa disobbedienza

COME RICONOSCERE IL DONO DI DIO!

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Qualcuno mi ha chiesto: come faccio a riconoscere il dono di Dio? Questa mattina, 22 aprile, ho ascoltato una meditazione sul Vangelo, in cui si parlava dei doni che Dio ci invia, si faceva l’esempio di un castello con tante stanze, segnate con il nome di ciascuno di noi. In ogni stanza ci sono dei pacchi, alcuni aperti, altri chiusi. Il nostro inferno sarà il rammarico di non aver aperto tutti i pacchi e non aver accolto i doni che Dio ci ha inviato. Il matrimonio è un dono, il marito o la moglie, sono doni, i figli, i parenti, gli amici, sono doni. Li hai aperti? Alle volte riceviamo un regalo, per un po’ interessa, ma poi ci stanchiamo e lo mettiamo da parte. Quante volte desideriamo cose, che poi non utilizziamo, perché ci vien voglia di altro? Ci può capitare con cose preziose, come quelle sopra elencate, o come il nostro lavoro, le relazioni di amicizia, i nostri talenti, che sono doni perché gratuiti, ricevuti senza nostro merito e di valore incalcolabile.

LA CROCE DI CRISTO SALVEZZA DEL MONDO.

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Dai "Discorsi" di sant`Efrem, diacono.  (Disc. sul Signore, 3-4. 9; Opera, ed. Lamy, 1, 152-158. 166-168) La croce di Cristo, salvezza del mondo Il nostro Signore fu schiacciato dalla morte, ma a sua volta egli la calpestò come una strada battuta. Si sottomise spontaneamente alla morte, accettò volontariamente la morte, per distruggere quella morte, che non voleva morire.  Nostro Signore infatti uscì reggendo la croce perché così volle la morte. Ma sulla croce col suo grido trasse i morti fuori dagli inferi, nonostante che la morte cercasse di opporsi. La morte lo ha ucciso nel corpo, che egli aveva assunto. Ma con le stesse armi egli trionfò sulla morte.  La divinità si nascose sotto l`umanità e si avvicinò alla morte, la quale uccise e a sua volta fu uccisa. La morte uccise la vita naturale, ma venne uccisa dalla vita soprannaturale. Siccome la morte non poteva inghiottire il Verbo senza il corpo, né gli inferi accoglierlo senza la carne, egli nacque dalla

COME FARE LA CONFESSIONE SENZA SACERDOTE?

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In questo video ce lo spiega il Papa

SULLA STRADA PER EMMAUS VENIAMO RAGGIUNTI DA GESù NOSTRA SPERANZA

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Vera speranza, falsa speranza Ce la faremo/andrà tutto bene Sono lo slogan, la parola d'ordine, di queste settimane, il ritornello ascoltato o letto infinite volte, e che forse in futuro ci ricorderà, questo momento di storia che stiamo vivendo. Ma come tutti gli slogan possono un po' stancare, e "usurarsi", inflazionarsi, cioè perdere valore. Qualunque idea, messaggio, col passare del tempo perdono la forza iniziale. Non servono più come prima, non perché è cambiato il significato del messaggio, ma perchè la situazione si é trasformata, e magari quell'incitamento a non scoraggiarsi, che nel caos delle prime notizie di crisi, andava bene, ora quel messaggio rassicurante circa la malattia, la paura del contagio, non ci protegge ad altri timori: il futuro, il senso della mia vita di tutti i giorni, i miei programmi, ecc. Oggi questo "ce la faremo" andrebbe declinato, specificando: ce la farò a fare cosa? Ce la farò a riprendere le abitudi

IL CLUB DEL LIBRO E DELLA TORTA DI BUCCE DI PATATA DI GUERNSEY

SEGNALAZIONI FILM. Vedere un buon film può essere, in questo tempo di quarantena, una buona occupazione, utile e gradevole.  Il film che segnalo oggi è una commedia britannica, delicata nei sentimenti,  a tratti drammatica, con una sceneggiatura impeccabile ed un'ottima recitazione. https://it.wikipedia.org/wiki/Il_club_del_libro_e_della_torta_di_bucce_di_patata_di_Guernsey_(film)

QUESTIONE DI TEMPO, FILM 2013 (famiglia, matrimonio)

E' una gradevole commedia, ben recitata e ben scritta. Ognuno di noi vorrebbe poter fermare il tempo, cambiare le proprie decisioni. Tim il protagonista della storia ha questo potere. Una favola, piena però di realismo e buon senso e buon umore. Alla fine la morale é che per essere felici, non occorre avere poteri straordinari https://it.m.wikipedia.org/wiki/Questione_di_tempo

TOMMASO L'INCREDULO

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Tommaso l’incredulo II domenica di Pasqua. Vangelo secondo Giovanni 20, 19-31. E’ uno dei tanti incontri che Gesù ha avuto con i discepoli, dopo la Resurrezione. Non sono racconti organici, che si sviluppano in modo ordinato. Sono ricordi “flash”. Che danno l’idea dello sconcerto e della confusione dei discepoli, che si trovano spiazzati da questa nuovo modo di essere di Gesù. Lo stesso: mangia, parla con loro, si vedono le ferite, ma non è lo stesso: attraversa muri, si mostra in più luoghi, ecc. L’apparizione che oggi ci tramanda Giovanni, si riferisce al giorno di Pasqua: i discepoli, sono nascosti, chiusi, Gesù appare attraversando le porte chiusa e l’incoraggia: “Pace a voi”. Vorrei oggi, parlarvi dell’orazione. E’ un altro vocabolo con cui in italiano indichiamo la preghiera, ma ha un significato specifico: La parola “preghiera " proviene dal verbo latino precor, che significa rivolgersi a qualcuno chiedendo un beneficio. Il termine “orazione &qu

PREGHIERA PER LA DOMENICA MATTINA

Ogni giorno ha già la sua parte. " Mio Dio, sono tempi tanto angosciosi.  Stanotte per la prima volta ero sveglia al buio con gli occhi che mi bruciavano,  davanti a me passavano immagini su immagini di dolore umano.  Ti prometto una cosa, Dio, soltanto una piccola cosa: cercherò  di non appesantire l’oggi con i pesi delle mie preoccupazioni per il domani,  ma anche questo richiede una certa esperienza.  Ogni giorno ha già la sua parte. Cercherò di aiutarti affinché tu non venga distrutto dentro di me,  ma a priori non posso prometterti nulla.  Una cosa, però, diventa sempre più evidente per me, e cioè che tu non puoi aiutare noi,  ma che siamo noi a dover aiutare te, e in questo modo aiutiamo noi stessi.  L’unica cosa che possiamo salvare in questi tempi, e anche l’unica che veramente conti,  è un piccolo pezzetto di te in noi stessi, mio Dio "  (Hetty HIllesum) Oggi domenica della Divina Misericordia, queste parole