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Visualizzazione dei post da dicembre 1, 2019

MATTEO 9,27-31. LA FEDE CHE SALVA

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--> VENERDÌ DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi». Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione. La chiave per aprire il Cuore di Cristo è la preghiera semplice dei due ciechi, e di altri oranti che si avvicinano a Gesù: “Figlio di Davide, abbi pietà di noi”. Nelle chiese orientali si chiama “preghiera del cuore”. Ripeterla spesso in questi giorni d’Avvento può essere una buona pratica per accrescere la nostra fede, infatti Gesù dice loro: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». La Misericordia di Dio ci salva “sec

MEDITAZIONE SU MATTEO 7, 21.24-27. CASA SULLA ROCCIA

--> GIOVEDÌ DELLA I SETTIMANA D’AVVENTO In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. L’Avvento, un periodo di attesa e di preparazione, che diventa cammino spirituale e interiore per accogliere il Bambino oggi ci pone davanti alla necessità di cambiare da persone che “parlano”, a persone che “ascoltano” con fiducia. «Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno»(Gv 6, 40). Fare la volontà del Padre è contemplare Gesù, che ci spiega che se ascoltiamo

Mercoledì della I settimana d'avvento

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--> Meditazione sul vangelo di Matteo 15, 29-37. Compassione Mercoledì della I settimana d’Avvento In quel tempo, Gesù venne presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là. Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì. E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele. Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: «Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada». E i discepoli gli dissero: «Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Ma Gesù domandò: «Quanti pani avete?». Risposero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per te

LUNEDÌ DELLA I SETTIMANA DI AVVENTO

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--> Matteo 8,5-11. Il centurione. Una fede militaresca. Il centurione è un uomo rude, abituato a   comandare e per questo anche capace di obbedire. Ci colpisce la sua semplicità. E diretto e chiaro. Sincero. “Non sono degno”. Anche a noi ci sarà capitato di dirlo, qualche volta, ma ne eravamo veramente convinti? La vera umiltà ci fa sentire veramente “indegni”, ma allo stesso tempo degni di chiedere senza nessun timore una grazia. Quasi pretenderla. E’ il primo giorno dell’Avvento, un primo passo. Semplicità con Dio, non complicare la nostra relazione con lui. Se saremo semplici e chiari, sentiremo nel nostro cuore la risposta di Gesù: “Io verrò e ti curerò”.