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Visualizzazione dei post da maggio 3, 2020

SERVE ANCORA RECITARE IL ROSARIO?

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I n questi giorni di forzata reclusione in casa, con l'impossibilità di accedere alla celebrazione eucaristica e alla confessione, la preghiera di tante persone é salita al cielo attraverso la  recita del Rosario. E' stata una grande forza che ci ha dato speranza e può continuare ad aiutarci, specialmente in questo mese di maggio  LA TESTIMONIANZA DEI SANTI Il Rosario mi ha accompagnato nei momenti della gioia e in quelli della prova. Ad esso ho consegnato tante preoccupazioni, in esso ho trovato sempre conforto. Ventiquattro anni fa, il 29 ottobre 1978, ad appena due settimane dall'elezione alla Sede di Pietro, quasi aprendo il mio animo così mi esprimevo: « Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa! Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità. (...)  I l Rosario, infatti, pur caratterizzato dalla sua fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico. Nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la profondità ...

Perché pregare il ROSARIO (non è roba da vecchi!)

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DOMANDE SUI VANGELI

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                                                    27 DOMANDE SU I VANGELI 1) La fede cristiana si fonda sui Vangeli? "Vangelo" significa "buona notizia", e la buona notizia è che "è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo Signore" (cf. Lc 2,10-11). La fede cristiana si fonda sulla parola viva di Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo. 2) Gesù ha scritto qualcosa? Come conosciamo il suo messaggio? Gesù non ha scritto libri. Gesù ha scritto il suo messaggio nel cuore e nella mente di persone vive, i discepoli che ha inviato a comunicare il vangelo a tutte le genti (cf. Mt 28,19-20). Da loro abbiamo conosciuto chi era Gesù e che cosa ha insegnato. Senza la loro testimonianza non conosceremmo l'insegnamento di Gesù (cf. Rm 10,14-17). 3) Ma allora perché sono stati scritti i Vangeli? Senza i Vangeli scritti potremmo conoscere ugualmente che cosa ha insegnato ...

ANDARE O NON ANDARE A MESSA IL 18 MAGGIO?

Dopo la ratifica del protocollo tra Governo e CEI, che stabilisce che da lunedì 18 maggio si potrà riprendere ad assistere alla Santa Messa e a ricevere gli altri sacramenti, battesimo, matrimonio e confessione, una persona mi ha posto la seguente domanda:  “Mi sembra di capire che la confessione ancora non potremo farla...io penso che per il momento dato che non siamo ancora usciti da questa pandemia è meglio continuare a seguire la messa da casa e fare la comunione spirituale”  Il protocollo d’intesa è stato studiato con l’approvazione del Comitato Scientifico. Se si seguono le istruzioni ben dettagliate, non ci dovrebbero essere pericoli. E’ importante però fare ciò che uno si sente di fare. Non ci si deve sentire obbligati.  Ma questa situazione nuova, di “impedimento” ad esercitare liberamente le pratiche religiose, che si tratti dei divieti delle Autorità, o della giusta apprensione per il pericolo del contagio, può aiutarci a maturare nella nostra fede. ...

DUBBIO.

Un amico mi ha detto che non aveva capito questa frase dell'omelia del Papa di oggi: È più importante osservare la legge come è scritta o come io la interpreto, che è la libertà di andare avanti seguendo Gesù? Gli ho risposto: Letta da sola può fa sorgere qualche dubbio sul suo significato.  Nel contesto però, cioé legandola all'esempio fatto poco prima della signora che leggeva la norma liturgica in modo rigido, complicandosi la vita senza motivo se ne chiarisce il senso.  Papa Francesco ci esorta, in certi casi, quando per esempio le norme non ci sono chiare e ci complicano, ad interpretarle con libertà, andando all'essenziale che é seguire Gesú.  Alle volte occorre saper scegliere secondo coscienza, cercando di capire cosa vuole da me in quella situazione il Signore.  In definitiva é un invito ad essere più semplici nella vita spirituale, senza complicarci con troppi scrupoli. Penso io! Sperando di aver bene interpretato il pensiero...

IN CHE COSA CREDO? CHE COSA È REALE? SU CHE COSA BASO LE MIE SCELTE?

Siamo dentro un  Matrix  informativo e performativo, in cui le notizie non puntano alla  verità  ma alla  viralità : si diffonde un’ infodemia  (epidemia di informazioni) che non rende più consapevoli e razionali di fronte alla realtà, ma anzi orienta i comportamenti a partire da percezioni falsate . https://www.corriere.it/alessandro-d-avenia-ultimo-banco/20_maggio_04/34-infodemia-f687884a-8d4e-11ea-876b-8ec8c59e51b8.shtml?refresh_ce