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Visualizzazione dei post da giugno 22, 2008

14. Gesù era discepolo di San Giovanni Battista ?

Dato che la relazione fra Giovanni Battista e Gesù fu così diretta e intensa, viene da chiedersi se fra loro ci fosse un rapporto maestro-discepolo. Per una risposta adeguata a questa domanda è necessario soffermarsi su tre aspetti dibattuti fra gli studiosi: i discepoli di Giovanni, la rilevanza del battesimo di Gesù nel Giordano e le lodi al Battista. 1. I discepoli di Giovanni. Se ne fa cenno con frequenza nei Vangeli (Mc 2, 18; Mt, 11, 2) e sappiamo che alcuni di essi si unirono poi a Gesù (Gv 1,35-37). Non si trattava di compagni occasionali: condividevano la sua stessa vita (Mc 2,18) e le sue stesse idee (Gv 3,22). Flavio Giuseppe distingue due categorie di discepoli, alcuni che ascoltavano con piacere il suo insegnamento sulla virtù, sulla giustizia, ecc., e si facevano battezzare; altri che “si riunivano attorno a lui perché si esaltavano molto al sentirlo parlare” (Antichità giudaiche 18,116-117). Il quarto vangelo riferisce che alcuni discepoli di Giovanni mostrarono una cert

Breve corso di storia della Chiesa

III E IV SECOLO NELLA STORIA DELLA CHIESA (3) La crisi ariana Data la sua importanza è opportuno insistere sulla crisi prodotta dall’arianesimo. Ario, oriundo di Cirene, discepolo di Luciano di Antiochia, divenuto presbitero in Alessandria, sollevò clamorose riprovazioni quando nella sua predicazione cominciò ad affermare che Cristo era una semplice creatura, ancorché sommamente gradita a Dio. Il vescovo Alessandro lo convocò per una disputa pubblica e lo dichiarò perdente con l’invito di ritrattare. Ario, con due vescovi e cinque presbiteri rifiutò la ritrattazione. Scrisse ai vescovi orientali raccontando a modo suo la vicenda. Quando Alessandro ebbe sentore di queste manovre emanò una lettera circolare a tutto l’episcopato per rettificare l’esposizione dei fatti. Quando Costantino ebbe sentore della crisi, senza capire fino in fondo la questione, ritenne opportuno per la salvaguardia dell’unità dello Stato, di convocare tutti i vescovi nella città di Nicea al fine di ristabilir

Gesù era celibe, sposato o vedovo ?

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Dai dati che ci offrono i 4 Vangeli canonici, sappiamo che Gesù era un artigiano di Nazaret (Mc 6,3) e che quando aveva circa trenta anni iniziò il suo ministero pubblico (Lc 3,23). Sappiamo che accanto al gruppo discepoli, c’erano anche alcune donne che lo accompagnavano (Lc 8,2-3) e altre con le quali aveva rapporti di amicizia (Lc 10, 38-42). Anche se non viene mai specificato se fosse celibe, sposato o vedovo, gli evangelisti si riferiscono alla sua famiglia, a sua madre, ai “suoi fratelli e sorelle”, ma mai a “sua moglie”. Questo silenzio è eloquente. Gesù era conosciuto come il “figlio di Giuseppe” (Lc, 23 ; 4,22 ; In 2,45 ; 6,42) e, quando gli abitanti di Nazaret si sorprendono per i suoi insegnamenti, esclamano : “Non è questo l’artigiano, il figlio di Maria, e fratello di Giacomo e di Giosè e di Giuda e di Simone ? E le sue sorelle non vivono qui tra noi ?” (Mc 6,3). In nessun testo si fa riferimento ad una moglie. La tradizione non ha mai fatto cenno di un possibile mat