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Visualizzazione dei post da luglio 6, 2008

Quando i giudici si fanno portavoce della cultura della morte

Il dott. Renzo Puccetti denuncia il tentativo di praticare l’eutanasia di Antonio Gaspari ROMA, mercoledì, 9 luglio 2008 (ZENIT.org).- La sentenza con cui la Corte di appello di Milano ha autorizzato la morte per fame e sete di Eluana Englaro ha suscitato le reazioni indignate dei medici. Intervistato da ZENIT, il dott. Renzo Puccetti, medico-chirurgo, specialista in medicina interna di Pisa, ha affermato: “Credo che la sentenza dei giudici di Milano sia un altro tassello di quella cultura della morte ormai pervasiva nelle nostre istituzioni. Un tempo si diceva ‘finché c’è vita c’è speranza’ ma queste decisioni sembrano fatte apposta per togliere speranza alla vita”. Per leggere l'articolo clicca qui

LA SOCIETA' DEI SANI HA CONDANNATO ELUANA"

Comunicato n° 20 del 09 Luglio 2008 L'AMAREZZA DI SCIENZA & VITA: "LA SOCIETA' DEI SANI HA CONDANNATO ELUANA" “Amarezza e stupore”: questi i sentimenti con i quali l’Associazione Scienza & Vita ha accolto la sentenza dei giudici milanesi che hanno autorizzato l’interruzione dei trattamenti di idratazione e alimentazione per Eluana Englaro. “Grande amarezza – denuncia l’Associazione – perché si legittima l’uccisione di un essere umano privandolo delle cose più elementari: l’alimentazione e l’idratazione. Stupore perché la società dei sani ha deciso di non prendersi cura di un essere umano in condizioni di grandissima fragilità e dipendenza, condannandolo ad una morte atroce per fame e per sete”. Nello specifico Scienza & Vita sottolinea “le errate motivazioni di questa decisione dei magistrati lombardi”. Innanzitutto da questa sentenza – osserva l’Associazione – emerge “l’idea che una persona in stato vegetativo sia soltanto

Ritornare a Paolo “nostro fratello”

ROMA, lunedì, 7 luglio 2008 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito l'articolo scritto dall'Arcivescovo Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, e apparso sul primo numero della rivista “Paulus” . * * * «Nelle Lettere del nostro carissimo fratello Paolo ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli incerti le travisano, al pari delle altre Scritture, a loro rovina». Queste parole, un po’ sorprendenti, della Seconda Lettera di Pietro (3,16) ci ricordano che già nei primi tempi della cristianità le Lettere di San Paolo erano considerate come “Scritture” sacre e ispirate, ma ci ammoniscono anche che è necessaria una corretta interpretazione per comprenderle e non travisarle. Cosa che è accaduta nella storia successiva, se pensiamo che un famoso studioso francese dell’Ottocento, Ernest Renan, le esorcizzava come «un pericolo e uno scoglio e la causa dei principali difetti della teologia cristiana», mentre il filosofo tedesco

Note sulla storia del concetto di "Libertà religiosa"

AMMAN, sabato, 5 luglio 2008 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito la versione integrale dell'intervento pronunciato il 23 giugno, ad Amman, dal prof. Nikolaus Lobkowicz, Direttore dell’Istituto per gli studi sull’Europa Orientale di Eichstätt (Baviera), in occasione dell'incontro Comitato scientifico del Centro Internazionale Studi e Ricerche “Oasis” sul tema “La libertà religiosa: un bene per ogni società”. Per leggere tutto l'articolo clicca qui

L'illusione della convivenza

Uno studio rivela gli aspetti negativi delle unioni di fatto di padre John Flynn, L.C. ROMA, domenica, 6 luglio 2008 (ZENIT.org).- Andare a vivere insieme prima di sposarsi è una pratica molto diffusa in vari Paesi. Secondo molte persone, la convivenza consente ai futuri sposi di conoscersi meglio. Sono tuttavia molti gli elementi che dimostrano come la convivenza costituisca più un ostacolo che un vantaggio, in vista del matrimonio. Michael e Harriet McManus hanno di recente pubblicato un libro dal titolo " Living Together: Myths, Risks and Answers " (ed. Howard Books), che documenta la loro ricerca su questo argomento. Clicca qui per leggere il resto dell'articolo

Ripensare l'aborto

La barca di Vittorio e l'aborto di Valeria Qualche giorno fa Valeria Marini ha raccontata della sua ultima gravidanza, per la quale era “disposta a fare qualsiasi sacrificio”: Solo che quando ha dato “la notizia a Vittorio, la sua risposta è stata: “E come facciamo ad andare in barca?”. Così che “di comune accordo abbiamo deciso di interrompere la gravidanza”….Trent’anni di mentalità abortista hanno trasformato l’aborto dal “dramma” clandestino che una legge intendeva abolire in una banale pratica anticoncezionale. Moralmente indifferente, comoda, a disposizione. Per cui un bambino può valere meno di una gita in barca di una coppia mondana e facoltosa….la mentalità corrente e tale che la signora in questione ha pure specificato che un figlio oggi, lo vorrebbe adottare. ma “la legge italiana non me lo consente perché sono single”. Si faccia dunque un’altra legge, per il nuovo desiderio. (Il Foglio 8 luglio 2008). Per riflettere sull'aborto, puoi leggere di seguito la prima parte

Breve corso di storia della Chiesa

III E IV SECOLO NELLA STORIA DELLA CHIESA (4) Concilio di Costantinopoli Al concilio di Costantinopoli del 380 non presero parte molti vescovi occidentali pur accettando la professione di fede redatta da quel concilio. L’anno dopo, Teodosio divenuto da poco imperatore, fece proclamare religione dello Stato romano la fede professata da Pietro vescovo di Alessandria e da Damaso vescovo di Roma, sempre nel tentativo di evitare l’insorgere di forze centrifughe rispetto all’impero. I vescovi finirono per assumere molte funzioni politiche, apparendo quasi come defensores civitatis nei confronti dei fedeli, sempre più vessati da tasse che li condannavano ai lavori forzati. La crisi demografica del mondo antico stava conducendo l’impero all’implosione, almeno nella parte occidentale. Teodosio a stento riuscì a sconfiggere l’usurpatore Eugenio riunendo le due parti dell’impero, ma nel 395 morì lasciando a capo dell’Impero due figli giovani e incapaci, affidati a due comandanti germanici, Si