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CELIBATO SACERDOTI. CONFUSIONE! QUALCHE CHIARIMENTO.

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  IL CELIBATO NELLA VITA DELLA CHIESA Il celibato per il regno dei cieli (Mt 19, 12) è un dono fatto da Gesù Cristo alla sua Chiesa. Non è un carisma che appartenga essenzialmente ed esclusivamente al sacerdozio; non è quindi una vocazione necessaria e unica del sacerdote. Esso può essere vissuto, nella Chiesa, da gruppi di persone che sono chiamate, in forme diverse, all'esperienza delle virtù evangeliche. Il celibato costituisce, perciò, un segno che va inquadrato nel posto che gli compete tra gli altri valori evangelici. In quanto è scelto e vissuto per il regno dei cieli, esso è strettamente legato alle altre virtù evangeliche della povertà e dell'obbedienza; infatti, tali virtù, prese nel loro insieme, sono tra loro collegate e complementari, ed esprimono un'esistenza totalmente inserita nel vangelo. Significato del sacramento dell'ordine I sacramenti del battesimo e dell'ordine fanno partecipare tutti i fedeli, attraverso il mistero pasquale del Signore, al sa

PERCHÉ GESÚ RISORTO É APPARSO SOLO AD ALCUNI E NON A TUTTI

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    Tempo fa qualcuno fa mi hai posto la seguente domanda: perché Gesù risorto è apparso solo ad alcuni e non a tutti ?   Intuitivamente non ho dubbi che sia stata la cosa più ovvia manifestarsi solo a quelli che già lo conoscevano. Mostrarsi ai suoi amici. Ed è quanto attesta il Nuovo Testamento nel libro degli Atti degli apostoli, cap. 10 versetti 40-41:  40 ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, 41 non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio , a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.   Ma questa scelta ci può apparire poco chiara e può rimanerci il dubbio del perché non si è manifestato anche a coloro che non avevano creduto in lui e ancora di più a quelli che lo avevano condannato, per esempio a Caifa o a Pilato.   Capire la mente di Dio, cogliere i suoi pensieri, supera le nostre capacità. Possiamo però provare a ragionare su ciò che è accaduto: Gesù non è andato da Caifa e da Pilato

INTRODUZIONE AL CRISTIANESIMO. LA PREGHIERA, 3. LA PREGHIERA NON ESAUDITA.

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  Introduzione al cristianesimo. la preghiera. Preghiera: perseveranza davanti all’aridità. Per aridità si deve intendere sia il senso di vuoto che alle volte ci prende, il non sapere cosa dire, l'incapacità di concentrarci, che può avere cause varie, buone o meno buone; ma anche il senso dell’inutilità, l’impressione che non veniamo ascoltati, una certa delusione e impazienza). Citando san Paolo (Rm 8, 26) « Noi non sappiamo che cosa sia conveniente domandare », Sant’Agostino si domanda come mai l’apostolo faccia tale affermazione, non potendo immaginare che lui o coloro ai quali si rivolgeva, non conoscessero la preghiera del Signore. Nel Pater, classicamente si ritiene che siano contenute le domande essenziali da rivolgere a Dio (cfr. Le sette domande in Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2803-2854) Ma osserva che pur considerando che san Paolo sapesse pregare, non era esente neanche lui da questa ignoranza quando chiese al Signore di togliergli la spina che lo faceva soffri

INTRODUZIONE AL CRISTIANESIMO. LA PREGHIERA.

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  Introduzione al cristianesimo. la preghiera.   Possiamo pregare perchè Dio dimora in noi: Giovanni 14, 23: “Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.” Ogni anima battezzata custodisce nel suo fondo un santuario dove la Trinità dimora. Occorre scendere fino al fondo e non commettere l’errore di fermarsi nelle zone intermedie, invece di raggiungere direttamente Dio. Ci lasciamo prendere da rimpianti e progetti, da desideri e preoccupazioni. Quando facciamo dei progressi, finiamo per rattristarci della nostra miseria spirituale. La vita interiore finisce per essere una maniera di occuparci di noi stessi, di analizzarci. Meglio occuparci degli altri e non di noi stessi. Uscire da noi stessi. “l’orazione consiste proprio in inabissarsi là dove la Trinità dimora" (andare in profondità è diverso che abbassarsi o scendere verso il basso). Per quanto peccatori possiamo essere, bisogna prima rag

Introduzione al Cristianesimo: la preghiera!

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La prima via per cercare Dio... è l’orazione. Definizioni di "orazione". È “ l’elevazione dell’anima a Dio ”, anche “ conversazione familiare con Dio ” o come “ ricerca amorosa di Dio da parte dell’anima ”; e anche “ richiesta a Dio delle cose necessarie ”.   Dobbiamo cominciare a pregare ponendo Dio di fronte alla nostra mente o volgendo la nostra mente a Dio. Egli è dovunque, se mettiamo da parte tutti gli altri pensieri, rendendoci conto della sua presenza, possiamo fare orazione dovunque. È necessario liberarsi con deciso sforzo da tutti gli altri pensieri. [1] chiedere nel nome di gesù “Questo è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiaciuto. Ascoltatelo ” (Mt, 17, 5). È la rivelazione sul Tabor. Cristo ci ha detto:  Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto  (Mt 7,7) Non verremo ascoltati in virtù “di molte parole”, ma per le disposizioni del cuore. Dobbiamo pregare in Nome suo. Pregare in unione con lui. « In verità in verità vi

A COSA SERVE ANDARE A MESSA?

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  Nella celebrazione dell'Eucaristia Gesù, sostanzialmente presente, ci introduce tramite il Suo Spirito nella pasqua: passiamo dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla libertà, dalla tristezza alla gioia. La celebrazione dell'Eucaristia rafforza in noi questo dinamismo pasquale e consolida la nostra identità. Con Cristo possiamo vincere l'odio con l'amore, la violenza con la pace, la superbia con l'umiltà, l'egoismo con la generosità, la discordia con la riconciliazione, la disperazione con la speranza. Uniti a Gesù Cristo morto e risorto possiamo ogni giorno portare la Sua croce e seguirlo, in vista della risurrezione della carne, sull'esempio dei martiri antichi e dei nostri giorni. L'Eucaristia come mistero pasquale è pegno della gloria futura e da Essa già nasce la trasformazione escatologica del mondo. Celebrando l'Eucaristia anticipiamo questa gioia nella grande comunione dei santi.          (Sinodo sull’Eucaristia, Proposizione 3) Questi b

CHE SENSO HANNO OGGI I PRECETTI E I DOGMI DELLA CHIESA!

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Gesù in più di una occasione rimprovera i farisei di essere troppo rigidi e di attaccarsi ai precetti dimenticando l’essenziale che è la Giustizia e l’Amore di Dio. Ma originariamente dietro a questi precetti, a differenza di quello che può sembrare, vi è l'attenzione ai particolari, tipica dell'amore. Anche oggi nella Chiesa può capitare, se dimentichiamo che la vita cristiana è anzitutto la risposta grata a un Padre generoso, si diventi rigidi e sterili. I cristiani che seguono solo dei “doveri” denunciano di non avere una esperienza personale di quel Dio che è “nostro”. Io devo fare questo, questo, questo … Solo doveri. Il fondamento di questo dovere è l’amore di Dio Padre, che prima dà, poi comanda. (Papa Francesco catechesi su i comandamenti) Anche oggi abbiamo tanti esempi di chi vive innanzitutto la Giustizia e l’Amore, che precedono i precetti, per esempio la Beata Chiara Luce Badano, col suo sorriso contagioso e la sua sofferenza redentrice per un cancro alle ossa ha s

ANDARE O NON ANDARE A MESSA IL 18 MAGGIO?

Dopo la ratifica del protocollo tra Governo e CEI, che stabilisce che da lunedì 18 maggio si potrà riprendere ad assistere alla Santa Messa e a ricevere gli altri sacramenti, battesimo, matrimonio e confessione, una persona mi ha posto la seguente domanda:  “Mi sembra di capire che la confessione ancora non potremo farla...io penso che per il momento dato che non siamo ancora usciti da questa pandemia è meglio continuare a seguire la messa da casa e fare la comunione spirituale”  Il protocollo d’intesa è stato studiato con l’approvazione del Comitato Scientifico. Se si seguono le istruzioni ben dettagliate, non ci dovrebbero essere pericoli. E’ importante però fare ciò che uno si sente di fare. Non ci si deve sentire obbligati.  Ma questa situazione nuova, di “impedimento” ad esercitare liberamente le pratiche religiose, che si tratti dei divieti delle Autorità, o della giusta apprensione per il pericolo del contagio, può aiutarci a maturare nella nostra fede.  Che non è semp