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ABORTO E CONFESSIONE. ALCUNE PRCISAZIONI.

Nella recente lettera apostolica "Misericordia et misera", con cui il Papa ha chiuso l'Anno Santo della Misericordia, ha parlato in più punti del sacramento della Riconciliazione, o della Misericordia. In particolare ha fatto riferimento all'aborto:  « 12. In forza di questa esigenza, perché nessun ostacolo si interponga tra l a richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a  tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti  hanno procurato peccato di aborto.  (...)  Vorrei ribadire con tutte le mie  forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita  innocente. Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo affermare che  non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa  raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di  riconciliarsi con il Padre. Ogni sacerdote, pertanto, si faccia guida,  sostegno e conforto nell’accompagnare i penitenti in questo cammino d

MORIRE DUE VOLTE DI ABORTO

Una ragazza di 19 anni viene "consigliata" ad abortire. Determinante il parere del medico, dato che Gabriella, il nome della ragazza, prendeva un farmaco contro un fungo della pelle, il medico "ipotizza" che ciò avrebbe potuto nuocere al feto e quindi, suggerisce la via più sicura, .... eliminare il feto. Inaspettatamente, l'intervento, ormai purtroppo di routine, ha una tragica evoluzione: dopo il figlio muore anche la madre. Era previsto che morisse una sola persona, invece i decessi sono tragicamente raddoppiati. Così si riassume, nei fatti, la tragedia di Napoli, dove Gabriella, 19 anni, l’altroieri è morta di aborto. Da pochi giorni la ragazza aveva saputo di essere madre e che la sua gravidanza era già arrivata all’undicesima settimana. Così, riferiscono i familiari, ha  scelto  di interrompere la gravidanza, una decisione che – dicono – è stata sofferta, ma sulla quale il suo medico avrebbe avuto un peso definitivo: Gabriella prendeva un farmaco per cu

USA, maggioranza "pro-life". La prima volta dal '95

Sondaggio Gallup: sceso il numero di Americani che pensano che l’aborto dovrebbe essere legale “in ogni circostanza” di Marco Tosatti, www.lastampa.it/tosatti, 18.5.09 Un nuovo sondaggio ha rilevato che per la prima volta una lieve maggioranza di Americani ora si definisce “pro life”, in relazione all’aborto. Il sondaggio dimostra che una maggioranza di cattolici ancora una volta si considera “pro life” mentre il numero di Americani che pensano che l’aborto dovrebbe essere legale “in ogni circostanza” è sceso. Il sondaggio della Gallup è stato condotto dal 7 al 10 maggio e ha avuto questo esito: il 51 per cento degli americani ora si definiscono “pro life”, mentre solo il 42 per cento si definisce “pro choice”. I “pro life” non sono mai stati maggioranza da quando Gallup ha iniziato a porre queste domande nel 1995. Un anno fa il 50 per cento degli americani si è definito “pro choice” e solo il 44 per cento si era definito “pro-life”. Le due quote massime di “pro life” si erano avute ne

Bioetica e fantascienza

Il famoso scrittore di fantascienza Philip Dick e l'aborto.  Per leggere l'articolo

Il giorno della memoria e l'eutanasia

Ti allego un breve articolo sul progetto eutanasico portato avanti durante il periodo nazista in Germania. E' tratto dal blog profduepuntozero.blogspot.com Per leggere tutto l'articolo clicca qui Ti allego anche l'indirizzo mail dove puoi trovare un articolo apparso sull'Unità del 10 febbraio scorso di Maurizio Mori Presidente della Consulta Bioetica, che esalta la morte di Eluana Englaro, così puoi renderti meglio conto di ciò che c'è in ballo. http://www.gabrielederitis.it/?p=3143

EUTANASIA

Caso Eluana: occorre far parlare la scienza di Maurizio Fontana, Osservatore Romano, 23 luglio 2008 Intervista al neurologo Gigli sugli aspetti medico-scientifici dell’assistenza ai malati in stato vegetativo Non hanno ancora ricevuto risposta i venticinque medici neurologi che lo scorso 16 luglio hanno inviato al procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Milano una lettera per motivare scientificamente la richiesta di bloccare le procedure intese a porre fine alla vita di Eluana Englaro, la giovane - in stato vegetativo da sedici anni in seguito a un incidente - per la quale i genitori hanno chiesto la sospensione della nutrizione e della idratazione assistite. Sono passati pochi giorni. "Probabilmente mancano ancora i tempi tecnici per una risposta ufficiale - afferma Gian Luigi Gigli, professore di neurologia dell'università di Udine, firmatario e coordinatore dell'iniziativa - ma nel frattempo abbiamo già ricevuto numerose adesioni di altri

Quando i giudici si fanno portavoce della cultura della morte

Il dott. Renzo Puccetti denuncia il tentativo di praticare l’eutanasia di Antonio Gaspari ROMA, mercoledì, 9 luglio 2008 (ZENIT.org).- La sentenza con cui la Corte di appello di Milano ha autorizzato la morte per fame e sete di Eluana Englaro ha suscitato le reazioni indignate dei medici. Intervistato da ZENIT, il dott. Renzo Puccetti, medico-chirurgo, specialista in medicina interna di Pisa, ha affermato: “Credo che la sentenza dei giudici di Milano sia un altro tassello di quella cultura della morte ormai pervasiva nelle nostre istituzioni. Un tempo si diceva ‘finché c’è vita c’è speranza’ ma queste decisioni sembrano fatte apposta per togliere speranza alla vita”. Per leggere l'articolo clicca qui

LA SOCIETA' DEI SANI HA CONDANNATO ELUANA"

Comunicato n° 20 del 09 Luglio 2008 L'AMAREZZA DI SCIENZA & VITA: "LA SOCIETA' DEI SANI HA CONDANNATO ELUANA" “Amarezza e stupore”: questi i sentimenti con i quali l’Associazione Scienza & Vita ha accolto la sentenza dei giudici milanesi che hanno autorizzato l’interruzione dei trattamenti di idratazione e alimentazione per Eluana Englaro. “Grande amarezza – denuncia l’Associazione – perché si legittima l’uccisione di un essere umano privandolo delle cose più elementari: l’alimentazione e l’idratazione. Stupore perché la società dei sani ha deciso di non prendersi cura di un essere umano in condizioni di grandissima fragilità e dipendenza, condannandolo ad una morte atroce per fame e per sete”. Nello specifico Scienza & Vita sottolinea “le errate motivazioni di questa decisione dei magistrati lombardi”. Innanzitutto da questa sentenza – osserva l’Associazione – emerge “l’idea che una persona in stato vegetativo sia soltanto

Ripensare l'aborto

La barca di Vittorio e l'aborto di Valeria Qualche giorno fa Valeria Marini ha raccontata della sua ultima gravidanza, per la quale era “disposta a fare qualsiasi sacrificio”: Solo che quando ha dato “la notizia a Vittorio, la sua risposta è stata: “E come facciamo ad andare in barca?”. Così che “di comune accordo abbiamo deciso di interrompere la gravidanza”….Trent’anni di mentalità abortista hanno trasformato l’aborto dal “dramma” clandestino che una legge intendeva abolire in una banale pratica anticoncezionale. Moralmente indifferente, comoda, a disposizione. Per cui un bambino può valere meno di una gita in barca di una coppia mondana e facoltosa….la mentalità corrente e tale che la signora in questione ha pure specificato che un figlio oggi, lo vorrebbe adottare. ma “la legge italiana non me lo consente perché sono single”. Si faccia dunque un’altra legge, per il nuovo desiderio. (Il Foglio 8 luglio 2008). Per riflettere sull'aborto, puoi leggere di seguito la prima parte

LEGGE 40: IN CRESCITA ETA' PATERNA E MATERNA

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di Lucio Romano U na rilettura dei dati, riportati nell’ultima Relazione annuale a cura del Ministero della Salute sull’attuazione della L. 40/2004, rileva le seguenti evidenze: ridotto successo delle tecniche per il sempre maggior numero di donne in età fertile avanzata, ovvero dopo i 36 anni; esigenza di perseguire obiettivi di salute pubblica quali la prevenzione primaria delle cause di sterilità attraverso l’informazione corretta alle coppie sterili ed alla popolazione a partire dai giovani e la tutela della salute riproduttiva ponendo particolare attenzione alle cause sociali e ambientali; miglioramento della qualità operativa dei Centri che praticano la fecondazione artificiale. continua...

Embrioni chimera 2

Sull'argomento relativo agli esperimenti su embrioni "ibridi" pubblichiamo un articolo di mons. Sgreccia apparso alcuni mesi fa sull'Osservatore Romano. Un classico caso di «scienza inutile» CYBRIDS: L’EMBRIONE IBRIDO Agli inizi di settembre di quest’anno dall’Inghilterra è arrivata la notizia del via libera dell’Hfea, che è l’Autorità britannica per la fertilizzazione e l’embriologia, alla produzione dei cosiddetti «embrioni chimera» ottenuti con l’inserimento di Dna umano in ovociti animali a scopo di ricerca. Pertanto le equipe del King’s College di Londra e dell’Università di Newcastle potranno procedere con i loro studi su ibridi embrionali uomo-animale. Proponiamo al riguardo un recente commento del Card. Elio Sgreccia. Probabilmente il turbine di annunci sensazionali e di polemiche che ha fatto irruzione nelle ultime giornate sulla stampa e nei media, sarà oggi placato e coperto da altri annunci, più o meno carichi di emozioni e preoccupazioni, così come avvien

Embrioni chimera 1

Si riporta di seguito un articolo a commento della recente notizia secondo al quale il Parlamento inglese ha approvato la possibilità di fare esperimenti su embrioni ibridi, ottenuti con l’inserimento di Dna umano in ovociti animali a scopo di ricerca . L'articolista intervista a proposito il noto ricercatore italiano professor Vescovi. «Gli ibridi? Per la ricerca sono inutili» di Viviana Daloiso, Avvenire 21 maggio 2008 La creazione di embrioni ibridi soddisfa interessi diversi da quelli terapeutici, sostiene il genetista Vescovi La notizia dell’approvazione di Londra alla creazione e manipolazione di embrioni ibridi ha raggiunto Angelo Vescovi, genetista e direttore dell’Istituto cellule staminali adulte di Terni, mentre si trovava in California, dove in questi giorni ha tenuto una serie di lezioni universitarie sul tema della cura del cancro attraverso le cellule staminali adulte. Tutt’altro fronte della ricerca scientifica, rispetto a quello britannico. Professore, mettiamo per