Post

Visualizzazione dei post da maggio 25, 2008

Breve Corso di Storia della Chiesa

Immagine
I E II SECOLO NELLA STORIA DELLA CHIESA (1, continua) Si può immaginare come inizio della storia della Chiesa il giorno di Pentecoste dell’anno 30, quando gli Apostoli e la Madonna furono illuminati dallo Spirito Santo, dando inizio a una coraggiosa predicazione terminata col battesimo di tremila persona (cfr At 2, 41). Atti degli Apostoli Le fonti più importanti per ricostruire la storia di questa prima comunità cristiana sono gli Atti degli Apostoli e le Lettere di san Paolo. Si tratta di scritti importantissimi che occorre rileggere e meditare a fondo. Gli Atti formano una narrazione storica che contiene le principali vicende della primitiva comunità, tuttavia si tratta di una storia non proprio come la vorremmo noi, ossia una serie di documenti con precisi riferimenti presenti anche in altre fonti indipendenti, bensì di una storia di fatti veri ma resi funzionali al messaggio da diffondere e perciò in qualche misura idealizzati. Dagli Atti noi veniamo a sapere che la primi

7. La stella di Betlemme

I due capitoli iniziali dei Vangeli di Matteo e Luca sono conosciuti come i “Vangeli dell’infanzia” perché ci fanno conoscere i fatti relativi alla nascita e all’infanzia di Gesù. Tramite san Matteo veniamo a sapere che alcuni “Magi” arrivarono a Gerusalemme e domandarono: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo» (Mt 2, 2). Questi racconti hanno uno stile leggermente diverso dal resto dei Vangeli. Sono pieni di riferimenti al Vecchio Testamento e ogni gesto narrato è altamente simbolico. In questo senso la loro storicità non si può verificare nella stessa maniera che gli altri episodi narrati nei Vangeli. Inoltre vi sono differenze: in san Luca l’infanzia di Gesù rappresenta l’introduzione al suo Vangelo, mentre in san Matteo è come una sintesi dell’intero testo. Nel brano su i Magi (Mt 2, 1-12) viene raccontato come alcuni gentili, cioè persone che non appartengono al popolo di Israele, scoprono la rivelazione di Dio

6. Che significa la verginità di Maria?

Il concepimento verginale di Gesù va inteso come un’opera del potere di Dio –“per Lui niente è impossibile” (Lc 1,37)- che sfugge ad ogni comprensione umana. Non ha nulla a che vedere con le rappresentazioni mitologiche pagane nelle quali un dio, in sembianze umane, si unisce con una donna. Nel concepimento verginale di Gesù Dio agisce con un atto simile alla creazione. Ciò è impossibile da accettare per il non credente, come lo fu per i giudei e i pagani, tra i quali fiorirono storie triviali sulla nascita di Gesù, una di questa l’attribuiva ad un soldato romano di nome Pantheras. Questo personaggio è una figura letteraria sul quale si imbastisce una leggenda per farsi burla dei cristiani. Ma dal punto di vista storico e filologico il nome Pantheras (o Pandera) ha molto interesse, perché nella parodia del racconto è la corruzione della parola greca parthénos (in greco: vergine). Nelle regioni orientali dell’Impero Romano era corrente utilizzare il greco, e chi udiva parlare i Crist

TOLLERANZA E INTOLLERANZA (I)

E’ in atto un pregiudiziale atteggiamento di contestazione e di rifiuto dei valori della religiosità, che sta suscitando stupore perfino in intellettuali notoriamente agnostici. In modo particolare, è sistematicamente destituita di valore e dichiarata immeritevole di attenzione ogni soluzione ai grandi problemi dell’uomo e della società proposta dal Magistero della Chiesa. Il presente articolo analizza questo fenomeno, particolarmente evidente nei dibattiti pubblici di natura etica. Bernard-Henri Lévy è voce autorevole della cosiddetta nouvelle philosophie e direttore della rivista La règle du jeu. Difensore dei diritti umani e dei valori classici della civiltà europea, dissacratore della figura dell’intellettuale oracolare, sia Sartre o sia Aron, incarna bene il concetto di intellettuale contemporaneo che vuole muoversi tra la razionalità dell’analisi dei fatti e la sensibilità per i loro risvolti umani. In Italia sono note alcune sue posizioni controcorrente; ad esempio, quella contr

Embrioni chimera 2

Sull'argomento relativo agli esperimenti su embrioni "ibridi" pubblichiamo un articolo di mons. Sgreccia apparso alcuni mesi fa sull'Osservatore Romano. Un classico caso di «scienza inutile» CYBRIDS: L’EMBRIONE IBRIDO Agli inizi di settembre di quest’anno dall’Inghilterra è arrivata la notizia del via libera dell’Hfea, che è l’Autorità britannica per la fertilizzazione e l’embriologia, alla produzione dei cosiddetti «embrioni chimera» ottenuti con l’inserimento di Dna umano in ovociti animali a scopo di ricerca. Pertanto le equipe del King’s College di Londra e dell’Università di Newcastle potranno procedere con i loro studi su ibridi embrionali uomo-animale. Proponiamo al riguardo un recente commento del Card. Elio Sgreccia. Probabilmente il turbine di annunci sensazionali e di polemiche che ha fatto irruzione nelle ultime giornate sulla stampa e nei media, sarà oggi placato e coperto da altri annunci, più o meno carichi di emozioni e preoccupazioni, così come avvien

Embrioni chimera 1

Si riporta di seguito un articolo a commento della recente notizia secondo al quale il Parlamento inglese ha approvato la possibilità di fare esperimenti su embrioni ibridi, ottenuti con l’inserimento di Dna umano in ovociti animali a scopo di ricerca . L'articolista intervista a proposito il noto ricercatore italiano professor Vescovi. «Gli ibridi? Per la ricerca sono inutili» di Viviana Daloiso, Avvenire 21 maggio 2008 La creazione di embrioni ibridi soddisfa interessi diversi da quelli terapeutici, sostiene il genetista Vescovi La notizia dell’approvazione di Londra alla creazione e manipolazione di embrioni ibridi ha raggiunto Angelo Vescovi, genetista e direttore dell’Istituto cellule staminali adulte di Terni, mentre si trovava in California, dove in questi giorni ha tenuto una serie di lezioni universitarie sul tema della cura del cancro attraverso le cellule staminali adulte. Tutt’altro fronte della ricerca scientifica, rispetto a quello britannico. Professore, mettiamo per

5. Come nacque Gesù?

Maria concepì Gesù senza l’intervento di un uomo. Così viene affermato con chiarezza nei primi due capitoli dei vangeli di San Matteo e di san Luca: “ciò che è concepito in lei, viene da Spirito Santo” dice l’angelo a san Giuseppe (Mt 1,20); e a Maria che domanda “Come avverrà ciò, perché non conosco uomo?” l’angelo risponde: “Lo Spirito Santo verrà sopra di te e il potere dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra….” (Lc 1, 34-35). D’altra parte, il fatto che Gesù dalla Croce affida sua madre a san Giovanni fa supporre che la Vergine non avesse altri figli. Il carattere soprannaturale della nascita di Gesù è stato tramandato fin dall’inizio e in modo unanime e la Chiesa lo ha sempre difeso. Sant’Ignazio di Antiochia, nella Lettera agli Efesini, 19, 1, verso l’anno 100, lo conferma scrivendo che “Al principe di questo mondo rimase celata la verginità di Maria e il suo parto, similmente la morte del Signore, i tre misteri clamorosi che furono compiuti nel silenzio di Dio.” Alla