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Visualizzazione dei post da settembre 26, 2021

2 OTTOBRE ANNIVERSARIO FONDAZIONE DELL'OPUS DEI. COMMENTO AL VANGELO.

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In una giornata come quella di oggi, il 2 ottobre del 1928, giorno degli Angeli Custodi, nacque l’Opus Dei. Dio volle mettere nel cuore ben disposto di san Josemaría, l'ansia divina di fare arrivare a tutti una chiamata universale a cercare la santità nella propria vita ordinaria, santificando le realtà professionali e familiari della vita quotidiana. VANGELO DEL GIORNO: MATTEO 18,1-5.10.                                        Festa dei Santi Angeli Custodi. gli angeli contemplano il volto del padre   In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Guardatevi dal disprezzare un

AMORIS LAETITIA SECONDA PARTE DEL CAPITOLO III.

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  segue capitolo terzo Il matrimonio nella vita e nell’insegnamento di Gesù                                                            pp. 71 - 88 il sacramento del matrimonio In questa parte finale del capitolo III, continuiamo ad approfondire l'insegnamento di Gesù sulla famiglia e sul matrimonio. In particolare, nei punti sotto riportati si definisce cosa sono: AL p. 71: ... La famiglia è immagine di Dio, che […] è comunione di persone (...) Gesù, che ha riconciliato ogni cosa in sé e ha redento l’uomo dal peccato, non solo ha riportato il matrimonio e la famiglia alla loro forma originale, ma ha anche elevato il matrimonio a segno sacramentale del suo amore per la Chiesa (cfr Mt 19,1-12; Mc 10,1-12; Ef 5,21-32) AL p. 72: Il sacramento del matrimonio non è una convenzione sociale, un rito vuoto o il mero segno esterno di un impegno. Il sacramento è un dono per la santificazione e la salvezza degli sposi, perché «la loro reciproca appartenenza è la rappresentazione reale, per il

COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO. VENERDÍ XXVI SETTIMANA T.O.

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          Venerdì della XXVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario Luca 10,13-16: In quel tempo, Gesù disse: «Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafarnao, sarai innalzata fino al cielo? Fino agli inferi sarai precipitata! Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».   In quanto cristiani, indegnamente, rappresentiamo Cristo. La Chiesa dovrebbe essere la sua immagine. Non sempre lo è, non sempre lo siamo. Possiamo ora capire un po’ meglio queste parole secche e un po’ dure di Gesù. Quando leggiamo il Vangelo dobbiamo leggerle come rivolte a noi. Se ci poniamo in ascolto, con questo convincimento, le parole di Gesù le possiamo intendere nel modo giusto: Ti ho dato il potere d

COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO. I SETTANTADUE DISCEPOLI. LA MISSIONE.

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Giovedì della XXVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario Luca 10,1-12.  In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due   avanti a sé   in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi.   Pregate dunque   il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa  entriate , prima dite:  Pace a questa casa . Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa,  mangiando e bevendo  di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi  accoglieranno , mangiate quello che vi sarà messo dinanzi,  curate i malati  che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio». Ma quand

AMORIS LAETITIA, CAPITOLO III/1

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  capitolo terzo (PRIMA PARTE) Il matrimonio nella vita e nell’insegnamento di Gesù (AL pp. 58 - 88) Il terzo capitolo è dedicato ad alcuni elementi essenziali dell’insegnamento della Chiesa circa il matrimonio e la famiglia. La presenza di questo capitolo è importante perché illustra in maniera sintetica in 30 paragrafi la vocazione alla famiglia secondo il Vangelo così come è stata recepita dalla Chiesa nel tempo, soprattutto sul tema della indissolubilità, della sacramentalità del matrimonio, della trasmissione della vita e della educazione dei figli. AL p.58: tutta la formazione cristiana è prima di tutto l'approfondimento del kerygma ... Queste parole ci ricordano che tutta la vita cristiana è annunciare (Kerigma) Cristo. Quindi ci ricordano che la “ricostruzione”, o la rifondazione dell’immagine e della visione che abbiamo del matrimonio, non deve partire innanzitutto da modelli “tradizionali” (così si è sempre fatto), ma dall'annuncio di Cristo. La catechesi sul matri

COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO.

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  29 settembre, festa dei santi arcangeli Michele Gabriele e Raffaele Giovanni 1, 47 - 51  In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaèle: «Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo». Che ci dice questo strano incontro, con un dialogo essenziale, ma tanto efficace? Le parole sono poche, ma si stabilisce subito il “link”, Natanaele, uomo senza inganno, vede subito chi è Gesù e Gesù gli promette che vedrà grandi cose. Natanaele è il quinto dei discepoli di Gesù, ed è quello che garantisce

AMORIS LAETITIA CAPITOLO SECONDO, SECONDA PARTE (DI DUE).

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  (segue capitolo secondo) la realtà e le sfide della famiglia (nn. 31 – 57 ) Davanti a queste difficoltà, si é avuto un approfondimento morale e dottrinale, ma non tutti sono stati capaci, o hanno avuto la sensibilità, di adeguare la pastorale alla nuova situazione. Per esempio, in circostanze di crisi, sottolineare il ricorso alla grazia e al Vangelo, in una parola fare leva sulla vita interiore dei coniugi. Va anche detto che le situazioni di crisi hanno trovato più facile esca in coloro che  già  vivevano la loro fede in modo superficiale. La forza della “tradizione” era ancora molto forte circa la scelta del matrimonio in Chiesa, senza però che a questa scelta corrispondesse una consapevolezza della portata del sacramento. AL p. 38: Tuttavia, molte volte abbiamo agito con atteggiamento difensivo e sprechiamo le energie pastorali moltiplicando gli attacchi al mondo decadente, con poca capacità propositiva per indicare strade di felicità. Molti non percepiscono che il messaggio dell

AMORIS LAETITIA CAPITOLO SECONDO PARTE PRIMA.

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capitolo secondo la realtà e le sfide della famiglia (nn. 31 – 57) A partire dal terreno biblico nel secondo capitolo il Papa  considera la situazione attuale delle famiglie, tenendo «i piedi per terra» (AL 6 ), attingendo ampiamente alle Relazioni conclusive dei due Sinodi e analizzando le numerose sfide che la “famiglia”deve affrontare oggi: dal fenomeno migratorio alla negazione ideologica della differenza di sesso (“ideologia del gender”); dalla cultura del provvisorio alla mentalità antinatalista e all’impatto delle biotecnologie nel campo della procreazione; dalla mancanza di casa e di lavoro alla pornografia e all’abuso dei minori; dall’attenzione alle persone con disabilità, al rispetto degli anziani; dalla decostruzione giuridica della famiglia, alla violenza nei confronti delle donne. In questa analisi il Papa insiste sulla concretezza, che è una cifra fondamentale dell’Esortazione. E sono la concretezza e il realismo che pongono una sostanziale differenza tra «teorie» di i

COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO

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  Martedì della XXVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario Non giudicare ma salvare Luca 9, 51-56.  Mentre stavano compiendosi i giorni in cui Gesù sarebbe stato tolto dal mondo, egli si diresse decisamente verso Gerusalemme e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Ma Gesù si voltò e li rimproverò. E si avviarono verso un altro villaggio. In questo breve brano, ci sono due dettagli da tener presente. Uno riguarda Gesù e l'altro alcuni discepoli, e sono dettagli che esprimono l'atteggiamento esteriore e in questo caso di risolutezza e determinazione, ma con esiti morali molto differenti. Viene detto da Luca, nella traduzione italiana, che Gesù si diresse “decisamente verso Gerusalemme”, ma

COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO.

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                       Lunedì della XXVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario Luca 9, 46- 50 In quel tempo, sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande. Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: «Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande». (...)   Sorse una discussione. Non promette nulla di buono. Una discussione nasce dal cuore. E’ qualcosa che stiamo già rimuginando dentro. Una cosa che ci avvelena e ci conduce ad una vera e propria malattia: non essere considerati per quello che siamo! Paura di non essere valorizzati, di non essere ben apprezzati. Una discussione interiore su quanto noi siamo grandi e di quanto è ingiusto il mondo! Una discussione interiore continua, che ci consuma. Rimedio proposto dalla Sapienza Eterna. In due tempi: a. accogliere un bambino. Ma accogliere u

AMORIS LAETITIA CAPITOLO PRIMO.

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  AL, Capitolo primo “Alla luce della Parola” (nn. 8 – 30) Dopo le importanti premesse iniziali il documento articola, come tutti i documenti del Magistero, le sue riflessioni a partire dalle Sacre Scritture. Questo capitolo iniziale si sviluppa come una meditazione sul Salmo 128, caratteristico della liturgia nuziale ebraica come di quella cristiana. Canto delle salite. salmo 128 1 Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie. 2 Della fatica delle tue mani ti nutrirai, sarai felice e avrai ogni bene. 3 La tua sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa. 4 Ecco com’è benedetto l’uomo che teme il Signore. 5 Ti benedica il Signore da Sion. Possa tu vedere il bene di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita! 6 Possa tu vedere i figli dei tuoi figli! Pace su Israele!   Breve sintesi del capitolo: Bibbia «è popolata da famiglie, da generazioni, da storie di amore e di crisi familiari» (AL 8) e a partire da questo dat