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Visualizzazione dei post da dicembre 6, 2020

12 DICEMBRE FESTA DELLA MADONNA DI GUADALUPE.

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  In questa occasione tutti i fedeli hanno la possibilità di ottenere l'indulgenza plenaria  rimanendo nelle loro abitazioni, venerando una Sacra Immagine della Madonna di Guadalupe e, soprattutto, seguendo le Messe celebrate nel Santuario messicano tramite i mezzi di comunicazione (radio, televisione e diretta streaming), oltre alle solite condizioni: preghiere secondo le intenzioni del Papa, Confessione e Comunione (appena possibile). Qui il sito del santuario dove trovare le celebrazioni in  streaming :  https://festejos.virgendeguadalupe.org.mx Qui il testo della Penitenzieria Apostolica La Vergine Guadalupana ebbe un posto particolare  nel cuore di san Josemaría , perché legata alla sua intensa preghiera per il bene della Chiesa e dell’Opus Dei. Il 1° maggio 1970 annunciò alle persone con cui abitava a Roma che sarebbe andato in Messico per pregare davanti alla Madonna di Guadalupe. Partì il 15 maggio successivo e dal 16 al 24 pregò a lungo, in una novena davanti alla Vergine

TEMPO D'AVVENTO. VENERDì SECONDA SETTIMANA.

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  Durante il tempo dell’Avvento il Signore ci invita ad accogliere Gesù. Non solo attesa, ma preparazione alla sua venuta. Buon momento per esaminare con cura la nostra vita e  come accogliamo i doni di Dio: lo facciamo come i piccoli e i semplici, che ascoltarono la parola di Dio e la misero in pratica?  Oppure come quelle autorità, le quali, convinte della propria sapienza, respinsero la chiamata di Gesù?  Possiamo chiedere a Dio che ci illumini e ci faccia desiderare il suo aiuto.  «È lo Spirito Santo che con le sue ispirazioni illumina i nostri pensieri, rafforza i nostri propositi e rende feconde le nostre opere. È lui che ci spinge ad aderire alla dottrina di Cristo e ad assimilarla in tutta la sua profondità; è Lui che ci illumina per farci prendere coscienza della nostra vocazione personale e ci sostiene per farci realizzare tutto ciò che Dio si attende da noi.  Se siamo docili allo Spirito Santo, l’immagine di Cristo verrà a formarsi sempre più nitidamente in noi, e in questo

L'APPELLO. IL NUOVO LIBRO DI ALESSANDRO D'AVENIA

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invito alla lettura L'Appello è il momento decisivo per un professore. Guardare i suoi alunni e guardandoli chiedersi se lui "è presente". E che senso ha il suo lavoro.  In questo momento di chiusura in cui scuole, cinema teatri sono chiusi e la cultura sembra sparita, quel presente all'appello, significa prendere consapevolezza di noi stessi e del mondo in cui viviamo, come i ragazzi del romanzo. Questo consapevolezza può farci uscire dallo stato "di emergenza" e quasi di impotenza per comprendere che con le nostre azioni possiamo cambiari il mondo in cui viviamo. Essere veramente presente! Qui di seguito ci sono due link per vedere lo spettacolo teatrale organizzato per presentare il libro, che invito caldamente a leggere!!! Qui per vedere il film di presentazione Oppure su youtube

TEMPO D'AVVENTO. UN'ATTESA FECONDA E ALLEGRA.

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  COME POSSIAMO CAMBIARE LA NOSTRA VITA CRISTIANA? «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata» ( Is  40, 3-4).  Le parole del profeta Isaia, il profeta dell'Avvento, ci invitano a disporci il meglio possibile per accogliere la grazia che il Signore ci vuole concedere. Ci rendiamo conto che dovremmo migliorare in tante cose: nel nostro desiderio di pregare di più, di essere più sereni, capaci di sacrificio nel modo di lavorare, nella preoccupazione perchè le nostre relazioni, con gli altri, familiari, amici, colleghi, siano costruttive e riposanti.  Possiamo aspirare, con la grazia di Dio, a cambiare, anche se in passato siamo rimasti delusi, e ci sembra che sia troppo difficile: «Non ho mai apprezzato – scriveva san Josemaría – quelle biografie che ci presentano – con ingenuità, ma anche con ca

SOLLENITÁ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE.

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Nella solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria la liturgia della Chiesa ci invita a meditare la commovente scena dell’Annunciazione. A san Josemaría piaceva entrare in essa, come in tutte le altre del Vangelo, per viverla da dentro, come un personaggio in più: “Non dimenticare, amico, che siamo bambini. La Signora dal dolce nome, Maria, è raccolta in preghiera. Tu puoi essere, in quella casa, quello che preferisci: un amico, un servitore, un curioso, un vicino... [1] . L’angelo Gabriele si rivolge a Maria:  Jaire, kejaritoméne!  – dice il testo greco. Il termine  jaire  è un saluto che letteralmente significa: “rallegrati”. ... La parola  jaire  è legata in greco con  járis  (che significa “grazia”), perché la gioia è inseparabile dalla grazia. Maria “è stata abbondantemente oggetto della grazia” (v. 28), perché questo significa letteralmente il termine  kejaritoméne , tradotto con “piena di grazia”. Dio l’aveva scelta per essere la madre di suo Figlio fatto uomo e, per

NOVENA DELL'IMMACOLATA. SETTE DICEMBRE. CONTEMPLIAMO LA VITA DI MARIA.

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  MARIA, MAESTRA DI VITA ORDINARIA Maria, nostra Madre, è un modello di corrispondenza alla grazia; se noi contempliamo la sua vita, riceveremo dal Signore la luce necessaria per divinizzare la nostra esistenza quotidiana. Noi cristiani pensiamo molte volte alla Madonna nel corso dell'anno, quando celebriamo le festività mariane, e anche in diversi momenti di ogni giornata. Se approfittiamo di queste occasioni cercando di figurarci come si comporterebbe nostra Madre nei compiti che dobbiamo svolgere, un poco alla volta finiremo per imparare: e finiremo per assomigliarle, come i figli assomigliano alla madre. (É Gesù che passa, 173) Per giungere a essere divini, per  divinizzarci , è necessario imparare a essere molto umani, vivendo al cospetto di Dio la nostra condizione di uomini comuni e santificando questa apparente piccolezza. Così visse Maria. Colei che è piena di grazia, colei che è oggetto della compiacenza divina ed è al di sopra degli angeli e dei santi, condusse un'es

TEMPO D'AVVENTO. LUNEDÍ DELLA SECONDA SETTIMANA.

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  DIO RIMPROVERA IL SUO POPOLO. Meditazione su: ISAIA 1, 1-18. Isaia è il profeta dell'Avvento: Voce che grida nel deserto.   Udite, cieli; ascolta, terra, perché il Signore dice: «Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me».   Una riunione di famiglia, un momento difficile. Possono volare parole forti, ma non c'é indifferenza. Ci sono stati problemi che si risolvono affrontandoli. Noi non ci sentiamo ribelli, pensiamo che non abbiamo fatto nulla di male. Ma é proprio così?  In un rapporto familiare anche un piccolo sgarbo può produrre una ferita profonda. Questo Padre non usa parole dolci, ma vuol superare le difficoltà.  « Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende ». Il bue e l’asino, la tradizione di metterli nel presepe nasce da qui. Testimoni dell’Incarnazione.  Mentre noi ci siamo ribellati. Come Israele, non abbiamo riconosciuto il Salvatore! UDITE LA PAROLA, A

NOVENA DELL'IMMACOLATA. 6 DICEMBRE: MARIA NOSTRO RIFUGIO E FORTEZZA.

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  MEDITIAMO SUL GRANDE PRIVILEGIO DI MARIA CON UN TESTO DI SAN JOSEMARÍA. Nello scandalo del sacrificio della Croce, Maria è presente, ad ascoltare con tristezza coloro che passavano di là e lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: «Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla Croce!».  La Madonna ascolta le parole di suo Figlio, e si unisce al suo dolore: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Che cosa poteva fare? Fondersi con l’Amore redentore di suo Figlio, offrire al Padre il dolore immenso — come una spada tagliente — che trapassava il suo purissimo cuore. Ancora una volta, Gesù si sente consolato dalla presenza discreta e amorosa di sua Madre.  Maria non grida, non si agita affannosamente. Stabat: sta in piedi, accanto al Figlio. È allora che Gesù fissa su di Lei lo sguardo, per poi rivolgerlo a Giovanni, ed esclamare: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». In Giov

TEMPO DI AVVENTO. DOMENICA DELLA II SETTIMANA

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IL PROTAGONISTA DI QUESTA SECONDA DOMENICA D'AVVENTO É GIOVANNI IL BATTISTA CHE CI INVITA AD ACCEDERE AL PERDONO DI DIO CHE SIGNIFICA VENIRE ASSOLTI, PER IL SACRIFICIO DI CRISTO, DA OGNI COLPA. SE CI CONVERTIAMO. SE CAMBIAMO STRADA.  La misericordia e la pazienza di Dio    Cominciamo la seconda settimana di Avvento e il Signore viene di nuovo incontro a noi invitandoci a preparare la venuta di suo Figlio. Il ciclo liturgico ci aiuta a non perdere di vista l’amore misericordioso di Dio che non si stanca di perdonarci. Per questo ci invita a ricordare, già dalla prima lettura, l’invito alla conversione che fa il profeta Isaia: «Una voce grida: “Nel deserto preparate la via del Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata”» (Is 40, 3-4). Il tempo di Avvento è un buon momento per accogliere l’ invito al cambiamento interiore; possi