TEMPO DI AVVENTO. DOMENICA DELLA II SETTIMANA
IL PROTAGONISTA DI QUESTA SECONDA DOMENICA D'AVVENTO É GIOVANNI IL BATTISTA CHE CI INVITA AD ACCEDERE AL PERDONO DI DIO CHE SIGNIFICA VENIRE ASSOLTI, PER IL SACRIFICIO DI CRISTO, DA OGNI COLPA. SE CI CONVERTIAMO. SE CAMBIAMO STRADA.
La misericordia e la pazienza di Dio
Cominciamo la seconda settimana di Avvento e il Signore viene di nuovo incontro a noi invitandoci a preparare la venuta di suo Figlio. Il ciclo liturgico ci aiuta a non perdere di vista l’amore misericordioso di Dio che non si stanca di perdonarci. Per questo ci invita a ricordare, già dalla prima lettura, l’invito alla conversione che fa il profeta Isaia: «Una voce grida: “Nel deserto preparate la via del Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata”» (Is 40, 3-4).
Il tempo di Avvento è un buon momento per accogliere l’ invito al cambiamento interiore; possiamo anche ringraziare il Signore per aver dimostrato la sua misericordia verso di noi, perdonando ripetutamente i nostri peccati. Egli «presiede la nostra orazione e tu, figlio mio, stai parlando con Lui come si parla a un fratello, a un amico, a un padre: pieno di fiducia. Digli: Signore, tu sei tutta la Grandezza, tutta la Bontà, tutta la Misericordia e io so che mi ascolti! È per questo che mi innamoro di te, con la rozzezza dei miei modi, delle mie povere mani insudiciate dalla polvere del cammino»[ San Josemaría, In dialogo con il Signore, Ares, Milano, 2019, p. 134.].
La chiamata alla conversione
La vita austera di san Giovanni è la prima cosa del suo messaggio che ci colpisce. Predica con opere, il suo atteggiamento, il suo modo di vivere e le sue vesti chiamano a un cambiamento interiore, a partire dal riconoscimento e dalla confessione del proprio peccato. Mentre ci prepariamo al Natale, è importante che rientriamo in noi stessi e facciamo una verifica sincera sulla nostra vita»[ Benedetto XVI, Angelus, 4-XII-2011.].
Anche noi siamo chiamati a prepararci interiormente alla Nascita di Cristo con opere di conversione e penitenza. Così predicava san Josemaría all’inizio di un anno liturgico: «Il Signore ci vuole disposti a donarci, fedeli, sensibili, innamorati. Ci vuole santi, totalmente suoi. [...] Sei stato chiamato a una vita di fede, di speranza, di carità. Non puoi restringere i tuoi orizzonti e restare in un mediocre isolamento. [...] Chiedilo con me alla Madonna, immaginandoti quei mesi della sua vita in attesa del Figlio che doveva nascere. E la Madonna, Maria Santissima, farà di te alter Christus, ipse Christus: un altro Cristo, lo stesso Cristo»[ San Josemaría, È Gesù che passa, n. 11.].
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