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Visualizzazione dei post con l'etichetta Libertà religiosa

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Infermiera sospesa per aver proposto di pregare Londra, 7. Ha ricevuto il sostegno di organizzazioni mediche e religiose, dei cappellani ospedalieri e di semplici pazienti l'infermiera che nei giorni scorsi è stata sospesa, e poi reintegrata, dal servizio per essersi offerta di pregare per la guarigione di una malata. Secondo il quotidiano britannico "Daily Mail", i cappellani hanno sollecitato l'adozione di nuovi orientamenti per quanto riguarda l'assistenza spirituale ai pazienti del servizio sanitario nazionale, mentre il Christian Medical Fellowship ha definito l'episodio come un atto di "discriminazione religiosa". L'infermiera, una cristiana battista di 45 anni, ha corso il rischio di affrontare un'azione disciplinare e il licenziamento. "Non penso di aver fatto qualcosa di sbagliato - ha detto - ho solo cercato di far sì che la paziente sapesse che pensavo a lei. È il mio modo di dire "spero che guarisca"".

Niente più benedizioni delle case? Una strana sentenza

Per conoscenza e riflessione allego una notizia apparsa di recente sull'agenzia on-line "Zenit". Ma i nostri euro deputati non hanno meglio da fare? o forse no! Sentenza della Corte europea vieta le benedizioni pasquali Giorgio Salina denuncia “cedimento alla deriva relativista” di Antonio Gaspari ROMA, venerdì, 16 maggio 2008 (ZENIT.org).- La Corte Europea con sentenza del 21 febbraio scorso ha condannato la Grecia per aver costretto l'avvocato Arret Alexandridis a manifestare i propri convincimenti religiosi in occasione della prestazione del giuramento previsto per l'inizio della sua attività forense (la formula del giuramento, infatti, era predisposta in modo tale da far supporre che il giurante fosse di fede cristiano-ortodossa). La sentenza rende palese la violazione del diritto di libertà religiosa da parte delle varie confessioni religiose a cominciare dai preti della Chiesa cattolica che, durante il periodo pasquale, si presentano alle case per benedirle.