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Visualizzazione dei post da ottobre 13, 2019

VANGELO DI DOMANI LUCA 18,1-8. SPERARE CONTRO OGNI SPERANZA

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--> XXIX Domenica del Tempo Ordinario  In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». “Fammi giustizia”. Vuol dire ottenere la riparazione di un torto subito, qualcosa che ci appartien

VANGELO DI DOMANI: LUCA 12,8-12. NON PREOCCUPATEVI!

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--> Sabato della XXVIII settimana del Tempo Ordinario In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato. Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire". Iniziamo dall’ultima raccomandazione che chiarisce il senso di questo brano del Vangelo. Non preoccupatevi. La paura è inevitabile, la preoccupazione si. Preoccupazione che potremmo esprimere anche con inquietudine, ansia, apprensione, turbamento, sofferenza, affanno, timore, cruccio. Gesù ci dice di non preoccuparci. 

VANGELO DI DOMANI LUCA 11,47-54. ENTRARE E FAR ENTRARE

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--> Giovedì della XXVIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri. Per questo la sapienza di Dio ha detto: "Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario". Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomen

VANGELO DI DOMANI. LUCA 11,42-46. AMORE LIBERO O MORALISMO

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--> Mercoledì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario In quel tempo, Gesù disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Uno dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo, offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!». Papa Francesco parla di “carità concreta”, una carità che si fa azione e si cala nella quotidianità. Il pericolo è il moralismo rigido, che cerca la perfezione nell’adempimento puntuale di tanti piccoli precetti che dovrebbero proteggere la nostra fe

VANGELO DI DOMANI: LUCA 11, 37-41. INVITO A PRANZO

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Martedì della XXVIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario In quel tempo, dopo che Gesù ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola. Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà mondo». Se io avessi capito, come oggi, quale grande Re abitava in quel piccolo palazzo della mia anima, non l'avrei lasciato da solo così spesso;   sarei rimasta di tanto in tanto accanto a lui, e avrei fatto il necessario affinché il palazzo fosse meno sporco. Il punto capitale è fargliene un dono assoluto e vuotarsi completamente, affinché egli possa riempire o svuotare a suo piacimento,