VANGELO DI DOMANI: LUCA 12,8-12. NON PREOCCUPATEVI!


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Sabato della XXVIII settimana del Tempo Ordinario

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.
Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire".

Iniziamo dall’ultima raccomandazione che chiarisce il senso di questo brano del Vangelo.
Non preoccupatevi. La paura è inevitabile, la preoccupazione si. Preoccupazione che potremmo esprimere anche con inquietudine, ansia, apprensione, turbamento, sofferenza, affanno, timore, cruccio.
Gesù ci dice di non preoccuparci. 
Ogni giorno siamo portati davanti ai giudici: i familiari che non ci comprendono, nell’ambiente di lavoro tutti ce l’hanno con noi, i conoscenti che ci osservano per coglierci in fallo, la nostra coscienza che ci giudica imperfetti, chi non apprezza la nostra fede cristiano e parla male di noi.
Non preoccupiamoci. Il contrario  della preoccupazione è felicità, serenità, spensieratezza. Ma come è possibile?
Lo Spirito Santo, il Paraclito, cioè l’Avvocato, colui che ci difende, ci insegnerà cosa dire e cosa fare.
Abbandoniamoci a Gesù e ascoltiamo la sua Parola: “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui.“

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