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Visualizzazione dei post da giugno 19, 2022

SOLENNITÁ DEL SACRO CUORE

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  letture sparse sulla devozione al sacro cuore   Possiamo così essere certi che il Cuore Santissimo di Gesù in tutto l’arco della vita nascosta a Nazaret ha sempre trovato nel Cuore Immacolato della Madre un “focolare” sempre acceso di preghiera e di costante attenzione alla voce dello Spirito. Testimonianza di questa singolare sintonia tra Madre e Figlio nel cercare la volontà di Dio, è quanto avvenne alle nozze di Cana. In una situazione carica di simboli dell’alleanza, quale è il banchetto nuziale, la Vergine Madre intercede e provoca, per così dire, un segno di grazia sovrabbondante: il “vino buono” che rimanda al mistero del Sangue di Cristo.   Nella Sacra Scrittura, il vocabolo “cuore” è alla base del rapporto religioso-morale dell’uomo con Dio. Il cuore è al centro di tutta la vita spirituale dell’uomo; è principio di vita, memoria, pensiero, volontà, interiorità: il cuore è inteso come sede dell’incontro con Dio.   Ezechiele 36, 25-27 "Così dice il Signore: Vi aspergerò c

FESTA DI SAN TOMMASO MORO.

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  Avvocato e umanista, con grande interesse per i  problemi del suo tempo, si dedicò al suo lavoro con il desiderio di riempire di contenuto cristiano le istituzioni civili. Il suo prestigio professionale fu grande. Thomas More ha saputo coniugare la dedizione al lavoro professionale con un'intensa vita di pietà. Una volta lo rimproverarono di ricevere la Santa Comunione con troppa frequenza, quando aveva tanti compiti da fare. «Proprio per questo faccio la Comunione, perché ho bisogno di forza e luce», fu la risposta di Moro. Avendo assunto la carica di Lord Cancelliere del Regno, ascoltava quotidianamente la Santa Messa. Un giorno il Re lo fece convocare mentre stava assistendo al Sacrificio eucaristico, e Tommaso Moro, con umile rispetto, ma con coraggio cristiano, gli mandò in risposta una richiesta che Sua Maestà abbia la gentilezza di aspettare che la Messa che stava ascoltando fosse terminata. Inoltre, non trascurò la sua vita familiare. La sua casa era una vera scuola in cu

CORPUS DOMINI, TESTI PER LA MEDITAZIONE!

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  pensieri e riflessioni per meditare su gesú eucaristia! Possiamo dire che non soltanto ciascuno di noi riceve Cristo, ma che anche Cristo riceve ciascuno di noi. Egli stringe la sua amicizia con noi: « Voi siete miei amici » (Gv 15,14). Noi, anzi, viviamo grazie a Lui: « Colui che mangia di me vivrà per me » (Gv 6,57). Nella comunione eucaristica si realizza in modo sublime il « dimorare » l'uno nell'altro di Cristo e del discepolo: « Rimanete in me e io in voi » (Gv 15,4). (san GPII, Ecclesia de Eucaristia, n. 22)   Il Padre ci dice: «Ti ho nutrito di manna che tu non conoscevi». Recuperiamo la memoria. Questo è il compito, recuperare la memoria. E impariamo a riconoscere il pane falso che illude e corrompe, perché frutto dell’egoismo, dell’autosufficienza e del peccato. L’Ostia è la nostra manna, mediante la quale il Signore ci dona se stesso. A Lui ci rivolgiamo con fiducia: Gesù, difendici dalle tentazioni del cibo mondano che ci rende schiavi, cibo avvelenato; purifica l

II MEDITAZIONE PER IL CORPUS DOMINI.

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  Lc 9, 11-17. In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.  Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Onoriamo e adoriamo oggi il “Corpo del Signore”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini, fatto cibo per sostenere la nostra “vita nello Spirito”. Gesù ha moltiplicato i pani e i pesci per nutrire la folla che lo seguiva: il cibo fisico agisce in me anche quando non ci penso, anche quando dormo si trasforma in carne, sangue, energie vitali. Il cibo spirituale è diverso: è efficace se io accolgo Cristo, che vuole trasformare la mia vita nella sua. Se gli dico di sì. L’Eucaristia è la festa della fede, la stimola e rafforza. I nostri rapporti con Dio sono avvolti nel mistero: ci vuole un gran coraggio e una grande fede per dire: “Qui c’è il Signo