Post

Visualizzazione dei post da novembre 20, 2016

ABORTO E CONFESSIONE. ALCUNE PRCISAZIONI.

Nella recente lettera apostolica "Misericordia et misera", con cui il Papa ha chiuso l'Anno Santo della Misericordia, ha parlato in più punti del sacramento della Riconciliazione, o della Misericordia. In particolare ha fatto riferimento all'aborto:  « 12. In forza di questa esigenza, perché nessun ostacolo si interponga tra l a richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a  tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti  hanno procurato peccato di aborto.  (...)  Vorrei ribadire con tutte le mie  forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita  innocente. Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo affermare che  non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa  raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di  riconciliarsi con il Padre. Ogni sacerdote, pertanto, si faccia guida,  sostegno e conforto nell’accompagnare i penitenti in questo cammino d

COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI

Una lacrima  per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba  appassisce. Una preghiera  per la loro anima  la raccoglie Iddio. S. Agostino

TERMINATO L'ANNO SANTO RIMANE LA MISERICORDIA

misericordia et misera Misericordia et misera sono le due parole che sant’Agostino utilizza per raccontare l’incontro tra Gesù e l’adultera (cfr Gv 8,1-11). Non poteva trovare espressione più bella e coerente di questa per far comprendere il mistero dell’amore di Dio quando viene incontro al peccatore: «Rimasero soltanto loro due: la misera e la misericordia».1 Quanta pietà e giustizia divina in questo racconto! Il suo insegnamento viene a illuminare la conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia, mentre indica il cammino che siamo chiamati a percorrere nel futuro. E' il primo paragrafo della Lettera Apostolica di Papa Francesco con cui si chiude l'Anno Santo della Misericordia. Puoi leggere qui  una sintesi della lettera curata da Giovanni Tridente.