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SESSUALITÁ E PORNOGRAFIA.

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IL CONSUMO DEI CORPI In un recente articolo apparso sul Corriere della Sera di lunedì 10 maggio, lo scrittore Alessandro D'Avenia, parlando di "cultura dello stupro", ci schiude la porta al fenomeno del gigantesco consumo di "video pornografici" e ai suoi effetti deleteri sulla psiche di adolescenti e non, soprattutto maschi. Ripropongo nel link il testo integrale dell'articolo di D'Avenia, preceduto da alcune parole dei due ultimi Pontefici: «La sessualità, il sesso, è un dono di Dio. Niente tabù. È un dono di Dio, un dono che il Signore ci dà. Ha due scopi: amarsi e generare vita. Gesù dice: per questo l’uomo, e anche la donna, lascerà suo padre e sua madre e si uniranno e saranno… una sola persona?…, una sola identità?…, una sola fede di matrimonio?…  Una sola carne: questa è la grandezza della sessualità. E si deve parlare della sessualità così. E si deve vivere la sessualità così, in questa dimensione: dell’amore tra uomo e donna per tutta la vita.

FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA: TESTI DI SAN JOSEMARIA, SAN GIOVANNI PAOLO II E PAPA FRANCESCO

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  PENSIERI SULLA FAMIGLIA LA FAMIGLIA NEL PROGETTO DI DIO   «Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui» (Lc 2, 33). «Onora tuo padre con tutto il cuore e non dimenticare le doglie di tua madre. Ricorda che essi ti hanno generato» (Sir 7, 27-28 San Josemaría ci pone davanti alla missione insostituibile di ogni famiglia: «Quando penso ai focolari cristiani, mi piace immaginarli luminosi e allegri, come quello della Sacra Famiglia. Il messaggio del Natale risuona con forza: Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà (Lc 2, 14). A esso si collega il saluto dell’Apostolo: La pace di Cristo regni nei vostri cuori (Col 3, 15); la pace di saperci amati da Dio nostro Padre, di essere una sola cosa con Cristo, protetti dalla Vergine Maria Santissima e da san Giuseppe. Questa è la grande luce che illumina la nostra vita e che, pur tra le difficoltà e le miserie personali, ci spinge ad andare avanti con perseveranza» [ San Jos

Amoris laetitiae n.118: "TUTTO SOPPORTA"

P anta hypomenei significa che sopporta con spirito positivo tutte le contrarietà. Significa mantenersi saldi nel mezzo di un ambiente ostile. Non consiste soltanto nel tollerare alcune cose moleste, ma in qualcosa di più ampio: una resistenza dinamica e costante, capace di superare qualsiasi sfida. È amore malgrado tutto, anche quando tutto il contesto invita a un’altra cosa. Manifesta una dose di eroismo tenace, di potenza contro qualsiasi corrente negativa, una opzione per il bene che niente può rovesciare. Questo mi ricorda le parole di Martin Luther King, quando ribadiva la scelta dell’amore fraterno anche in mezzo alle peggiori persecuzioni e umiliazioni: «La persona che ti odia di più, ha qualcosa di buono dentro di sé; e anche la nazione che più odia, ha qualcosa di buono in sé; anche la razza che più odia, ha qualcosa di buono in sé. E quando arrivi al punto di guardare il volto di ciascun essere umano e vedi molto dentro di lui quello che la religione chiama “i

L'illusione della convivenza

Uno studio rivela gli aspetti negativi delle unioni di fatto di padre John Flynn, L.C. ROMA, domenica, 6 luglio 2008 (ZENIT.org).- Andare a vivere insieme prima di sposarsi è una pratica molto diffusa in vari Paesi. Secondo molte persone, la convivenza consente ai futuri sposi di conoscersi meglio. Sono tuttavia molti gli elementi che dimostrano come la convivenza costituisca più un ostacolo che un vantaggio, in vista del matrimonio. Michael e Harriet McManus hanno di recente pubblicato un libro dal titolo " Living Together: Myths, Risks and Answers " (ed. Howard Books), che documenta la loro ricerca su questo argomento. Clicca qui per leggere il resto dell'articolo