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Visualizzazione dei post da luglio 19, 2020

MESSAGGIO DEL PRELATO: CONFIDARE IN DIO

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Per il mese di luglio mons. Fernando Ocariz ci propone queste idee, per la nostra vita spirituale: L'esperienza vissuta in questi mesi e che ancora continua ha posto in evidenza la debolezza e la fragilità dell’essere umano e la nostra. Tale situazione può portare allo scoraggiamento o alla ribellione. Ma anche alla consapevolezza che guardando con umiltà e verità la nostra condizione, possiamo riporre la nostra fiducia in Dio e nella sua misericordiosa e superare anche queste difficoltà. Sperimentiamo anche la nostra debolezza personale e il divario tra l’ideale di una vita cristiana piena, con la nostra personale risposta. Anche in questo caso, invece di scoraggiarci, dobbiamo avere fiducia che Dio conosce la nostra debolezza e ci ha lasciato lo “Spirito di Fortezza” e possiamo dire con il Salmo: “ Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?” (S 27,1) qui puoi leggere il messaggio integrale

PENSIERI PER TUTTA LA SETTIMANA CON SAN JOSEMARIA

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19/luglio: “Siate molto bambini!” Siate molto bambini! Quanto più piccoli, tanto meglio. Ve lo dice l'esperienza di questo sacerdote, che ha dovuto rialzarsi molte volte nel corso di questi trentasei anni — mi sembrano tanto brevi e tanto lunghi! — vissuti cercando di compiere un'esplicita Volontà di Dio. Una cosa mi ha sempre aiutato: essere rimasto bambino, continuare a rifugiarmi nel grembo di mia Madre e nel Cuore di Cristo, mio Signore. Le grandi cadute, quelle che causano gravi devastazioni nell'anima, talvolta con effetti quasi irrimediabili, procedono sempre dalla superbia, dal credersi adulti, autosufficienti. In tali casi, prevale nella persona una sorta di incapacità di chiedere aiuto a chi lo può dare: non solo a Dio, ma anche all'amico, al sacerdote. E quella povera anima, isolata nella sua disgrazia, cade nel disorientamento, nel traviamento. (Amici di Dio, 147) 20/luglio: Non voler essere adulto. —Bambino, bambino sempre” Non voler essere ad