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Visualizzazione dei post da novembre 29, 2020

NOVENA DELL'IMMACOLATA. 5 DICEMBRE. SOTTO LA TUA PROTEZIONE!

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  Maria Madre nostra proteggici   La paura di perdersi.   Non c'è un pericolo immediato, ma la sensazione di non ritrovarmi.   Il dubbio, la mancanza di sicurezza in me stesso.   Un senso vago di angoscia.   Poi un lampo, un dettaglio e si ritrova la strada.   Maria é la luce che ci salva.  Ci perdiamo molte volte, nei labirinti delle nostre complicazioni e delle nostre paure.  Vediamo cose che non ci sono e non vediamo quelle che ci sono.   Maria é la luce: nella storia di ogni anima e della Chiesa. Maria che non ha avuto timore del soprannaturale, con prudenza umana, ma sapienza divina.   Fidarci del Signore, accompagnati da Maria.

TEMPO DI AVVENTO. SABATO DELLA PRIMA SETTIMANA.

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  PER COMPRENDERE L'AVVENTO. alcune caratteristiche proprie del tempo d'Avvento. La liturgia della Parola nel tempo di Avvento.   Le letture – nel 2020 vengono seguite quelle dell’Anno B – testimoniano questa suddivisione dell’Avvento. Fino alla terza domenica d'Avvento la liturgia si focalizza sull’attesa del ritorno del Signore. Poi marca in maniera più specifica l’attesa e la nascita di Gesù. Così nella prima domenica d'Avvento il Vangelo (Marco 13,33-37) ha al centro le parole di Cristo: «Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà». Nella seconda domenica il Vangelo (Marco 1,1-8) si sofferma sul Battesimo e sulle parole di Giovanni Battista al fiume Giordano: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali». Nella terza domenica d'Avvento il Vangelo (Giovanni 1,6-8. 19-28) ha ancora al centro il Battista che «venne come testimone per dare testimonianza alla luce» e che, interrogato

TEMPO DI AVVENTO. VENERDÍ DELLA PRIMA SETTIMANA

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AVVENTO          È iniziato domenica 29 novembre l’Avvento, il tempo forte dell’Anno liturgico che prepara al Natale. La prima domenica di Avvento ha aperto il nuovo Anno liturgico. Quattro sono le domeniche d'Avvento nel rito romano, mentre nel rito ambrosiano sono sei e infatti l’Avvento è cominciato domenica 15 novembre.      Quest’anno è un Avvento segnato dalla pandemia, dalle restrizioni, dal distanziamento fisico, dall’impossibilità di tenere “dal vivo” nelle parrocchie incontri e momenti di riflessione (che però si trasferiscono sul pianeta web), dai timori anche nella partecipazione alle celebrazioni, dalle misure anti-Covid che accompagnano le Messe e la vita ecclesiale.              L’Avvento «è un tempo di attesa, è un tempo di speranza» e «ci ricorda che Dio è presente nella storia per condurla al suo fine ultimo per condurla alla sua pienezza, che è il Signore. È il “Dio con noi”, Dio non è lontano, sempre è con noi, al punto che tante volte bussa alle porte del nos

NOVENA DELL'IMMACOLATA. 4 DICEMBRE: INVOCHIAMOLA CON INSISTENZA!

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  Le giaculatorie sono orazioni brevi e affettuose che si rivolgono alle singole persone della S.Ma Trinità, alla Madre di Dio e Madre nostra e a tutti i Santi. Molte giaculatorie hanno origine dalla Sacra Scrittura e lunga tradizione con radici nel giudaismo come testimoniato anche da documenti ufficiali della Chiesa: “Nella primitiva generazione cristiana si possono già individuare i segni di una pietà personale, proveniente in primo luogo dalla tradizione giudaica, come il seguire le raccomandazioni e l'esempio di Gesù e di san Paolo circa la preghiera incessante (cf. Lc 18, 1; Rm 12, 12; 1 Ts 5, 17), ricevendo o iniziando ogni cosa con rendimento di grazie (cf. 1 Cor 10, 31; 1 Ts 2, 13; Col 3,17). Il pio israelita cominciava la giornata lodando e ringraziando Dio e proseguiva, con questo spirito, in ogni azione del giorno; in tal modo, ogni momento lieto o triste, dava luogo a un'espressione di lode, supplica, pentimento.  I Vangeli e gli altri scritti del Nuovo Testamento

AVVENTO, GIOVEDÍ DELLA PRIMA SETTIMANA.

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  Ti offro di seguito una riflessione che può aiutarti a vivere questo tempo di Avvento che è un tempo di "preparazione", di "attesa". Tutti noi aspettiamo che finisca la pandemia e si ritorni alla normalità, ma in realtà non aspettiamo nulla, è un'attesa "passiva" in cui può non succedere nulla e quando finirà sarà tutto come prima o quasi. L'Avvento, è l'attesa di qualcuno importante che mi verrà a trovare e io cerco di "preparami". E' un'attesa "attiva" in cui mi trasformo per vivere l'"Evento Atteso". Se vivrò così questo tempo di prova e di preparazione, alla fine sarà tutto diverso. Perchè io sarò cambiato. Ti trascrivo solo una delle meditazioni proposte per oggi, alla fine troverai un link per leggere anche le altre L’assuefazione e la tiepidezza «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel Regno dei Cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli» ( Mt  7, 21). Queste

NOVENA ALL'IMMACOLATA. 3 DICEMBRE, COSA É LA DEVOZIONE ALLA MADONNA.

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Di seguito ti propongo la lettura di una sintesi dell'articolo apparso sul sito "Opus Dei.org",  sulla "devozione alla Madonna", di cui hai il link a fine pagina. La devozione, in generale, è un atto della virtù della religione. Si tratta, insieme all’orazione, di uno degli atti interiori di questa virtù”. La devozione è un atto della volontà con il quale l’uomo si offre a Dio, si dona con sollecitudine al suo servizio. Tra gli atti esteriori della virtù della religione si trova, per esempio, tutto ciò che riguarda il culto”.  Da principio la devozione era dovuta soltanto a Dio, e tuttavia a volte si parlava di devozione mariana, di persone che avevano molta devozione a questo o a quel santo, ecc.  San Tommaso d’Aquino spiega che la devozione che si ha per i santi non ha termine in loro, ma è sempre diretta a Dio, in quanto nei suoi santi veneriamo in realtà Dio che li ha colmati di grazia e santità”.  La devozione per Dio, quella verso la Madonna e i santi, si

AVVENTO MERCOLEDÍ DELLA PRIMA SETTIMANA.

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  Con la sua venuta il Signore dimostra il suo amore verso di noi Non voglio dire di più in questa prima domenica di Avvento in cui cominciamo a contare i giorni che ci avvicinano alla nascita del Salvatore. Abbiamo visto che cos'è la vocazione cristiana; abbiamo visto che il Signore ha fatto affidamento su di noi per portare anime alla santità, per avvicinarle a Sé, unirle alla Chiesa ed estendere il regno di Dio in tutti i cuori. Il Signore ci vuole disposti a donarci, fedeli, sensibili, innamorati. Ci vuole santi, totalmente suoi. Aprite gli occhi  — abbiamo letto nel Vangelo —  e levate il capo, perché la vostra redenzione è vicina  ( Lc  21, 28). Il tempo di Avvento è tempo di speranza. Tutto il panorama della vocazione cristiana, quell'unità di vita che ha come nerbo la presenza di Dio, nostro padre, può e deve divenire una realtà quotidiana. (É Gesù che passa, 11) «Vieni, Signore, non tardare» ( Liturgia delle Ore, mercoledì della I settimana di Avvento, ora nona, respon

VIVERE LA NOVENA DELL'IMMACOLATA: QUARTO GIORNO

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  PREGARE IL ROSARIO CON MARIA Il Rosario, nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la profondità dell'intero messaggio evangelico, di cui è quasi un compendio.  Con il Rosario il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo.  Mediante il Rosario il credente attinge abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani stesse della Madre del Redentore.  (Rosarium Virginis Mariae 1, s. Giovanni Paolo II) La semplice preghiera del Rosario batte il ritmo della vita umana.  (Rosarium Virginis Mariae 2, s. Giovanni Paolo II) Recitare il Rosario non è altro che contemplare con Maria il volto di Cristo.  (Rosarium Virginis Mariae 3, s. Giovanni Paolo II) O Maria, Tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza. Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede.  Tu, Salvezza del popolo romano, s

AVVENTO SECONDO GIORNO PRIMA SETTIMANA.

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  Semplicità per comprendere gli insegnamenti di Dio «Ecco, viene il Signore nostro Dio con potenza grande, illuminerà gli occhi dei suoi servi» [2] . Questa promessa di sapienza per gli uomini si è compiuta con la venuta nel mondo di Gesù, sul quale ha riposato «lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore» ( Is  11, 2). Egli è sempre disposto a dialogare personalmente con ognuno di noi per istruirci, per guidarci, per incoraggiarci. Spesso Dio ci parla attraverso persone e situazioni, trasformando tutta la realtà della nostra vita in un luogo d’incontro con Lui. Se facciamo in modo di avere una vita contemplativa, in ogni avvenimento del quotidiano potremo scoprire la voce di Dio che ci cerca. In questo dialogo il Signore aspetta che noi ci rivolgiamo a Lui con fiducia perché illumini quello che non comprendiamo. Perciò, con semplicità, noi ci mettiamo alla sua presenza e gli esponiamo

VIVERE LA NOVENA DI PREPARAZIONE ALLA FESTA DELL'IMMACOLATA. TERZO GIORNO.

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  MADRE DI TUTTI E DI CIASCUNO. Maria è l’Immacolata preservata dal peccato originale: cioè in lei non c’è alcuna opposizione tra Dio e il suo essere: c’è piena comunione, piena intesa ... per un dono gratuito della grazia di Dio, che ha trovato, però, in Lei perfetta disponibilità e collaborazione.   Maria, questo è il suo privilegio, ha ricevuto questo dono, in via “preventiva”, in vista della redenzione.  Ma ora anche noi abbiamo ricevuto lo stesso dono, con il battesimo immergendoci nella morte di Cristo. Avendo speranza nelle promesse di Gesù dobbiamo avere la stessa “disponibilità”.  Lei è “beata” perché «ha creduto» (Lc 1,45), perché ha avuto una fede salda in Dio.  In Maria la Parola di Dio trova ascolto, ricezione, risposta, nella piena disponibilità a fare la sua volontà. VIDEO DI DON ALVARO CHE PARLA DI MARIA MADRE DI TUTTI E DI CIASCUNO

VIVERE LA NOVENA DI PREPARAZIONE ALLA FESTA DELL'IMMACOLATA. SECONDO GIORNO.

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  MARIA REGINA Nell’Annunciazione san Gabriele le rivela che suo Figlio  regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine  (Lc 1, 33). Sarà la madre di un figlio che, nello stesso istante del suo concepimento come uomo, è Re e Signore di tutte le cose; Ella, che lo darà alla luce, partecipa della sua regalità. La stessa cosa afferma santa Elisabetta, che, illuminata dallo Spirito Santo, confessa ad alta voce:  A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?  (  Lc  1, 43). Anche san Giovanni evangelista, in una grandiosa visione dell’Apocalisse, descrive  una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle  (  Ap  12, 1). Secondo la liturgia e la tradizione della Chiesa, questa donna è Maria, che ha vinto con Cristo il dragone infernale ed è intronizzata come Regina dell’universo. Il popolo cristiano ha sempre confessato questa suprema gloria di Maria, partecipe della regalità di Cristo. Come Lui, la possiede p

VIVERE L'AVVENTO. L'ATTESA DELLA VENUTA DEL SALVATORE

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 LUNEDÍ DELLA PRIMA SETTIMANA.  MEDITAZIONE Imitare le persone che hanno conosciuto Gesù durante il suo passaggio qui in Terra per avvicinarci sempre di più a lui. Oggi prendiamo esempio dal centurione romano che un giorno a Cafarnao si avvicino al Maestro per chiedergli una grazia.  «Entrato [Gesù] in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: “Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente» ( Mt  8, 5-6).  La liturgia di oggi offre alla nostra considerazione questo episodio della vita del Signore. Quell’uomo buono, un gentile, soffre per la malattia di un servo del quale ha una grande stima. Vista l’amara impotenza che patisce per non essere in grado di aiutarlo, reagisce in maniera saggia e umile, piena di fede: va in cerca di Gesù e gli spiega con sincerità la causa della sua tristezza. Non è necessario che chieda nulla, gli basta esporre la sua situazione, aprirgli l’anima. Anche noi abbiamo le nostre difficoltà e le nostr

INIZIO DELL'AVVENTO

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COSA É L'AVVENTO? Cari fratelli e sorelle! La prima antifona di questa celebrazione vespertina si pone come apertura del  tempo di Avvento  e risuona come antifona dell’intero anno liturgico. Riascoltiamola: “Date l’annunzio ai popoli: Ecco, Dio viene, il nostro Salvatore”. All’inizio di un nuovo ciclo annuale, la liturgia invita la Chiesa a rinnovare il suo annuncio a tutte le genti e lo riassume in due parole: “ Dio viene “. Questa espressione così sintetica contiene una forza di suggestione sempre nuova. Fermiamoci un momento a riflettere: non viene usato il passato – Dio è venuto -, né il futuro – Dio verrà -, ma il presente: “Dio viene”. Si tratta, a ben vedere, di un presente continuo, cioè di un’azione sempre in atto: è avvenuta, avviene ora e avverrà ancora. In qualunque momento, “Dio viene”. Il verbo “venire” appare qui come un verbo “teologico”, addirittura “teologale”, perché dice qualcosa che riguarda la natura stessa di Dio. Annunciare che “Dio viene” equivale, pertant

PREPARAZIONE ALLA SOLENNITÁ DELL' IMMACOLATA. 29 NOVEMBRE INIZIO.

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preghiera di Papa Francesco all'Immacolata (p.za di Spagna 8.12.19) O Maria Immacolata, ci raduniamo ancora una volta intorno a te. Più andiamo avanti nella vita e più aumenta la nostra gratitudine a Dio per aver dato come madre a noi, che siamo peccatori, Te, che sei l’Immacolata. Tra tutti gli esseri umani, tu sei l’unica preservata dal peccato, in quanto madre di Gesù Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Ma questo tuo singolare privilegio ti è stato dato per il bene di tutti noi, tuoi figli. Infatti, guardando te, noi vediamo la vittoria di Cristo, la vittoria dell’amore di Dio sul male: dove abbondava il peccato, cioè nel cuore umano, ha sovrabbondato la grazia, per la mite potenza del Sangue di Gesù. Tu, Madre, ci ricordi che noi siamo peccatori, ma non siamo più schiavi del peccato! Il tuo Figlio, con il suo Sacrificio, ha spezzato il dominio del male, ha vinto il mondo. Questo narra a tutte le generazioni il tuo cuore terso come cielo dove il vento ha dissolto ogn