VIVERE LA NOVENA DI PREPARAZIONE ALLA FESTA DELL'IMMACOLATA. SECONDO GIORNO.
MARIA REGINA
Nell’Annunciazione san Gabriele le rivela che suo Figlio regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine (Lc 1, 33). Sarà la madre di un figlio che, nello stesso istante del suo concepimento come uomo, è Re e Signore di tutte le cose; Ella, che lo darà alla luce, partecipa della sua regalità. La stessa cosa afferma santa Elisabetta, che, illuminata dallo Spirito Santo, confessa ad alta voce: A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? ( Lc 1, 43). Anche san Giovanni evangelista, in una grandiosa visione dell’Apocalisse, descrive una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle ( Ap 12, 1). Secondo la liturgia e la tradizione della Chiesa, questa donna è Maria, che ha vinto con Cristo il dragone infernale ed è intronizzata come Regina dell’universo.
Il popolo cristiano ha sempre confessato questa suprema gloria di Maria, partecipe della regalità di Cristo. Come Lui, la possiede per nascita (è la madre del Re) e per diritto di conquista (è la sua fedele compagna nella redenzione). Nelle sue mani il Signore ha posto i meriti sovrabbondanti che ha guadagnato con la morte sulla Croce, affinché li distribuisca secondo la Volontà di Dio.
La regalità di Maria è una verità consolante per tutti gli uomini, specialmente quando ci sentiamo meritevoli del castigo divino, come giusta pena dei peccati. La Chiesa invita a ricorrere a Lei, nostra Madre e nostra Regina, in tutte le nostre necessità. Essere Madre di Dio e Madre degli uomini è il solido fondamento della filiale fiducia nella sua potente intercessione, che ci conforta e ci spinge ad alzarci dalle nostre cadute.
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