Ripensare l'aborto

La barca di Vittorio e l'aborto di Valeria

Qualche giorno fa Valeria Marini ha raccontata della sua ultima gravidanza, per la quale era “disposta a fare qualsiasi sacrificio”: Solo che quando ha dato “la notizia a Vittorio, la sua risposta è stata: “E come facciamo ad andare in barca?”. Così che “di comune accordo abbiamo deciso di interrompere la gravidanza”….Trent’anni di mentalità abortista hanno trasformato l’aborto dal “dramma” clandestino che una legge intendeva abolire in una banale pratica anticoncezionale. Moralmente indifferente, comoda, a disposizione. Per cui un bambino può valere meno di una gita in barca di una coppia mondana e facoltosa….la mentalità corrente e tale che la signora in questione ha pure specificato che un figlio oggi, lo vorrebbe adottare. ma “la legge italiana non me lo consente perché sono single”. Si faccia dunque un’altra legge, per il nuovo desiderio. (Il Foglio 8 luglio 2008).

Per riflettere sull'aborto, puoi leggere di seguito la prima parte di un intervento di Carlo Casini, già magistrato di Cassazione e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica. Casini è inoltre Presidente del Movimento per la Vita italiano, membro della Pontificia Accademia per la Vita e docente presso l'Ateneo Pontificio "Regina Apostolorum" di Roma.

Per leggere l'intervento clicca qui

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