CELIBATO SACERDOTI. CONFUSIONE! QUALCHE CHIARIMENTO.
IL CELIBATO NELLA VITA DELLA CHIESA
Il celibato per il regno dei cieli (Mt 19, 12) è un dono fatto da Gesù Cristo alla sua Chiesa.
Non è un carisma che appartenga essenzialmente ed esclusivamente al sacerdozio; non è quindi una vocazione necessaria e unica del sacerdote. Esso può essere vissuto, nella Chiesa, da gruppi di persone che sono chiamate, in forme diverse, all'esperienza delle virtù evangeliche.
Il celibato costituisce, perciò, un segno che va inquadrato nel posto che gli compete tra gli altri valori evangelici. In quanto è scelto e vissuto per il regno dei cieli, esso è strettamente legato alle altre virtù evangeliche della povertà e dell'obbedienza; infatti, tali virtù, prese nel loro insieme, sono tra loro collegate e complementari, ed esprimono un'esistenza totalmente inserita nel vangelo.
Significato del sacramento dell'ordine
I sacramenti del battesimo e dell'ordine fanno partecipare tutti i fedeli, attraverso il mistero pasquale del Signore, al sacerdozio del Cristo.
L'ordine sacro[1] è una partecipazione alla funzione «capitale» del Cristo sacerdote, che scelse e consacrò i primi dodici apostoli; trasmette il sacerdozio ministeriale, che differisce dal sacerdozio comune conferito dal battesimo a tutti i cristiani, che è molto importante, ma diverso dal precedente.
Il sacramento dell'Ordine[2] costituisce i sacerdoti «ministri», cioè rappresentanti di Gesù Cristo, come capo della Chiesa, e partecipi dell'autorità con la quale egli stesso fa crescere, santifica e governa il suo corpo mistico.
accenni storici
La scelta celibataria non fa parte del dogma, ma viene prima, così come l'amore ai poveri, o la virtù dell’umiltà, e fanno parte del Mistero di Cristo da cui tutto si genera.
Storicamente è un carisma che si è subito sviluppato e attecchito nelle comunità primitive. Anche se in varie comunità, come si legge negli Atti degli Apostoli o nelle lettere di san Pietro e san Paolo, venivano posti a capo, come vescovi o presbiteri, persone sposate (cosiddetti "viri probati"), andò crescendo la scelta celibataria.
Riguardo al sacerdozio, nella Chiesa Latina, già dai primi secoli, si affermò la prassi del celibato come requisito essenziale, mentre nelle Chiese orientali, si affermò invece la prassi di ordinare come sacerdoti "anche" uomini sposati.
Come è tuttora, anche in quelle Chiese di rito orientale, unite a Roma. E come avviene quando pastori, sposati, della Chiesa Anglicana o di altre confessioni protestanti, passano alla Chiesa Cattolica, e vogliono esercitare il sacerdozio, Spesso sono conversioni di intere comunità, con il loro Pastore, per cui ha senso che continui nella sua missione come sacerdote cattolico, anche se sposato.
Per completare il quadro occorre ricordare un fenomeno, appena accennato sopra, molto antico nella Chiesa, e che ha avuto nei secoli e lo ha tuttora, sia in Oriente che in Occidente, una grande importanza e cioè la scelta celibataria, a prescindere dal sacerdozio ministeriale, di semplici battezzati, uomini e donne, che ad Imitazione di Cristo lasciavano tutto, si raccoglievano in vita contemplativa e vivevano un particolare servizio alla Chiesa.
É il monachesimo, prima eremitico, poi comunitario. Inizialmente solo maschile. Forma di vita che si sviluppò molto, a da cui sono nati gli ordini religiosi[3]. Molti religiosi sono anche sacerdoti.
Per le donne, come attesta san Paolo nacque "l'ordo virginum", inizialmente vedove cristiane, spesso giovani, che decidevano di non risposarsi e mantenevano una vita di servizio e di dono completo al Signore, da cui, nel corso dei secoli nacquero gli ordini monastici e religiosi femminili.
In Oriente, nelle Chiese ortodosse, il monachesimo ha un peso molto importante. I monaci vivono il celibato e da essi vengono scelti i Vescovi.
Una cosa molto semplici, su cui si fa spesso confusione è che, sia in oriente che in occidente, nessuno prete, cioè un cristiano che abbia ricevuto il sacramento dell’Ordine, può sposarsi. Invece, come già detto, nelle Chiese orientali, anche quelle unite a Roma, vige la disciplina canonica del concedere il sacerdozio a persone sposate, di provata virtù.
[1] Catechismo della Chiesa Cattolica. 1536. L'Ordine è il sacramento grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa sino alla fine dei tempi: è, dunque, il sacramento del ministero apostolico (...)
[2] Catechismo ... 1599. Nella Chiesa latina il sacramento dell'Ordine per il presbiterato è conferito normalmente solo a candidati disposti ad abbracciare liberamente il celibato e che manifestano pubblicamente la loro volontà di osservarlo per amore del Regno di Dio e del servizio degli uomini.
[3] Catechismo Chiesa Cattolica 916. Lo stato religioso appare quindi come uno dei modi di conoscere una consacrazione «più intima», che si radica nel Battesimo e si dedica totalmente a Dio. Nella vita consacrata, i fedeli di Cristo si propongono, sotto la mozione dello Spirito Santo, di seguire Cristo più da vicino, di donarsi a Dio amato sopra ogni cosa e, tendendo alla perfezione della carità a servizio del Regno, di significare e annunziare nella Chiesa la gloria del mondo futuro.
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