MEDITAZIONE SULLA QUARESIMA E LA CONFESSIONE.

 

quaresima e confessione

conversione senza umiliazione

Mt 20, 17-28: 17 Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: 18«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte 19 e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».

A questa commovente rivelazione, ci saremmo aspettati una reazione diversa. Gli apostoli non abbandonano il Signore, ma non comprendono bene il significato della rivelazione: Lui che è Dio si umilia, accetta un destino” tragico”, si dona completamente a loro e a tutti noi. Vuole solo “servire”. Gli apostoli invece, mossi da entusiasmo, non fermano la madre di Giacomo e Giovanni, che chiede un posto d’onore per i propri figli. Presumono una salvezza che ancora non hanno raggiunto e una forza che ancora non hanno. Gesù non li rimprovera, ma gli fa capire che devono essere più umili, chi vuole essere il primo sia servitore. Se volete entrare nel Regno seguitemi, non presumete di potermi precedere. Imitatemi.

Anche noi vogliamo “convertirci”, ma senza umiltà. Non volendo seguire Gesù, ma precederlo, presumendo di poter fare tutto con le nostre poche forze!.

Il dono delle lacrime, rinfrancare il cuore.

la confessione

Il cammino della quaresima era il cammino dei catecumeni in preparazione al Battesimo, un cammino lungo. Il desiderio con cui lo avranno percorso! Un desiderio che li portava al “pentimento”, alla conversione a ad una fede più forte e pura.

«Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati”

Noi che siamo già battezzati, siamo invitati a percorrere questo stesso cammino. Non fare come gli apostoli, credendo di essere già a posto. Dobbiamo umiliarci, abbiamo bisogno ancora una volta si seguire Gesù, non precederlo

… Avete intrapreso un buono e bellissimo viaggio…: l’unigenito Figlio di Dio vi attende pronto a riscattarvi. “Venite – vi dice – voi che penate sotto il peso del giogo, ed io vi darò riposo”

Noi che siamo affaticati e oppressi dai nostri peccati, dalla nostra tiepidezza, dalla nostra presunzione

ascoltate il profeta: “Lavatevi, purificatevi, togliete il male delle vostre azioni[1]

e  come possiamo lavarci e purificare?

    E’ ora il tempo della confessione. Confessa i peccati commessi, in parole e azioni, notte e giorno. Confessati in “questo tempo favorevole” e, “nel giorno della salvezza”, ricevi il tesoro del cielo…

incontro con dio

Il cambio che Dio ci chiede e profondo, è scegliere tar due padroni, è vincere la paura del peccato, Il cammino nel deserto. Vincere le paure. Gesù che affronta le tentazioni.

Dimentica ogni preoccupazione umana e pensa solo alla tua anima… Abbandona il presente e credi nell’avvenire… :

Pensare alla propria anima…

“Fermatevi e sappiate che io sono Dio”…

Mettersi davanti a Dio. Gli atti del penitente sono essenziali: il dolore autentico, un esame profondo, ecc..

Purifica il tuo cuore, per ricevere la grazia con più abbondanza; il perdono dei peccati è dato in modo uguale a tutti, ma la partecipazione allo Spirito Santo è accordata a ciascuno secondo la misura della sua fede. Se ti dai poco da fare, riceverai poco. Se lavori molto, il tuo salario sarà grande…

via per la vera conversione

Il Sacramento della Penitenza non serve solo a perdonare i peccati, gravi o lievi, ma anche a rafforzare l'anima nel momento della lotta, a rinnovare il dolore di non aver saputo essere onesti, buoi, come figli generosi e leali con il proprio Padre.

È bello cerare di far bene la confessione. Non possiamo mai ricevere i sacramenti, in particolare il Santissimo Sacramento della Penitenza, per abitudine. Ma con gioia e con fiducia. E ricordiamoci di ringraziare il Signore: perché un Dio che perdona è una meraviglia d’Amore. (san Josemaria)

maria e giuseppe

Maestri di vita interiore: cambiare il cuore e liberarci da tutto ciò che non ci conduce a Dio.



[1] San Cirillo di Gerusalemme (313-350), vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa  Catechesi in vista del Battesimo, n°1, 1.5 La quaresima conduce al battesimo nella notte di Pasqua, per il perdono dei peccati

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