INTRODUZIONE AL CRISTIANESIMO. LA PREGHIERA.
Introduzione al cristianesimo. la preghiera.
Possiamo pregare perchè Dio dimora in noi: Giovanni 14, 23:
“Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.”
Ogni anima battezzata custodisce nel suo fondo un santuario dove la Trinità dimora. Occorre scendere fino al fondo e non commettere l’errore di fermarsi nelle zone intermedie, invece di raggiungere direttamente Dio. Ci lasciamo prendere da rimpianti e progetti, da desideri e preoccupazioni. Quando facciamo dei progressi, finiamo per rattristarci della nostra miseria spirituale. La vita interiore finisce per essere una maniera di occuparci di noi stessi, di analizzarci. Meglio occuparci degli altri e non di noi stessi. Uscire da noi stessi. “l’orazione consiste proprio in inabissarsi là dove la Trinità dimora" (andare in profondità è diverso che abbassarsi o scendere verso il basso).
Per quanto peccatori possiamo essere, bisogna prima raggiungere la Trinità e poi pensare ai peccati. Il figliol prodigo, mosso dalla Grazia, scopre che tutto ciò che ha sono carrube e allora si sente povero e pensa alla casa del Padre. Poi pensa al fatto che lo ha offeso e che deve chiedergli perdono, ma prima pensa a quanto cose buone ci sono presso suo Padre.
Noi prima vorremmo essere dichiarati “perfetti” e poi alla pari presentarci dal Signore, ma sapere che siamo peccatori ci frena. Il procedimento è: prima pensare a Dio, avvicinarci a Lui, così come siamo, poi chiedergli perdono, con lucidità e sincerità, con dolore e vergogna, ma prima abbiamo avuto nostalgia del Padre. Quello che è importante, è tornare dal Padre, essere perdonati: è questo quello che vale di più e non il fatto di essere peccatori (o non esserlo).
L'orazione consiste proprio nella scoperta dello splendore trinitario, archetipo di ogni bellezza e di ogni amore, e nella presa di coscienza che la Trinità dimora in noi, attirandoci in uno scambio di amore.
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