MEDITAZIONE SU MATTEO 7, 21.24-27. CASA SULLA ROCCIA


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GIOVEDÌ DELLA I SETTIMANA D’AVVENTO
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.

L’Avvento, un periodo di attesa e di preparazione, che diventa cammino spirituale e interiore per accogliere il Bambino oggi ci pone davanti alla necessità di cambiare da persone che “parlano”, a persone che “ascoltano” con fiducia.
«Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno»(Gv 6, 40).
Fare la volontà del Padre è contemplare Gesù, che ci spiega che se ascoltiamo la sua parola, cioè se lo “contempliamo”,  lo guardiamo per comprendere e imparare, costruiamo sulla Roccia e la nostra casa sarà solida.
Difficoltà, limiti e debolezze che si abbattono su questa casa non la distruggono, perché è solida sul fondamento di Cristo ed edificata sulla fede viva: “ascoltare e mettere in pratica”

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