COSA É IL ROSARIO? COSA É LA ROMERIA DI MAGGIO'
SANTO ROSARIO E ROMERIA DI MAGGIO
Pietà e devozione alla Vergine Santissima
1. L’inizio del cammino che ha per termine l’amore folle per Gesù, è un fiducioso amore alla Madonna (Il Santo Rosario, Al lettore). Per arrivare a Dio – Padre, Figlio e Spirito Santo -, la via più diretta e sicura passa attraverso la frequentazione fiduciosa e filiale, piena di delicatezza e tenerezza con la Figlia di Dio Padre, Madre di Dio Figlio e Sposa dello Spirito Santo: A Gesù si va e si «ritorna» sempre per Maria (Cammino, n. 495).
2. Aumenteremo la nostra devozione filiale alla Madonna con le manifestazioni di amore e di pietà di quelli che ci hanno preceduto nella fede, e le hanno esercitato per smuovere il suo cuore di Madre: Dal primo momento della vita della Chiesa tutti i cristiani che hanno cercato l’amore di Dio – quell’amore che si rivela e si fa carne in Gesù Cristo – hanno incontrato la Madonna e hanno sperimentato in tanti modi la sua materna sollecitudine (E’ Gesù che passa, n. 141).
3. “La vera devozione non consiste nè in uno sterile e passeggero sentimento, nè in una vana credulità, ma bensì procede dalla fede vera, dalla quale siamo portati a riconoscere la preminenza della Madre di Dio e siamo spinti a un amore filiale verso la Madre nostra e all’imitazione delle sue virtù” (ibid., n. 67).
Il Santo Rosario: la preghiera mariana più raccomandata
4. Per la sua etimologia, il Rosario “è una corona di rose. Incantevole consuetudine che in tutte le popolazioni rappresenta una offerta d’amore e uno simbolo di gioia” (Pio XII, Allocuzione, 19-X-1940). “E’ il modo più eccellente di orazione meditata, costituita a mo’ di mistica corona in cui il saluto angelico, la preghiera domenicale e la dossologia all’Augusta Trinità si intrecciano con la meditazione dei più alti misteri della nostra fede” (Giovanni XXIII, Enc. Grata recordatio, 1959).
5. Tutti i romani Pontefici, da Alessandro VI (secolo XVI) fino ai nostri giorni, hanno raccomandato questa pratica di pietà. Hanno anche insistito sulla convenienza di recitare il Rosario ogni giorno, e quando sia possibile in famiglia. Più recentemente
* “Salterio della Madonna, mediante il quale gli umili vengono associati al cantico di lode e all’intercessione universale della Chiesa [...]. Vogliamo raccomandare vivamente la recita del Rosario mariano in famiglia” (Paolo VI, enc. Marialis cultus, 1974);
* “Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa! Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità [...]. Esorto tutti cordialmente a recitarla” (Giovanni Paolo II, Allocuzione, 29-X-1978). “Siate fedeli agli esercizi di pietà mariana tradizionali nella Chiesa: la preghiera dell’Angelus, il mese di Maria e, in modo molto speciale, il Rosario. Risorgesse la bella abitudine di recitare il Rosario in famiglia!” (Giovanni Paolo II, Omelia, 12-X-1980).
* «Il Rosario, quando è pregato in modo autentico, non meccanico e superficiale ma profondo, reca infatti pace e riconciliazione. Contiene in sé la potenza risanatrice del Nome santissimo di Gesù, invocato con fede e con amore al centro di ogni Ave Maria.
Il Rosario, quando non è meccanica ripetizione di formule tradizionali, è una meditazione biblica che ci fa ripercorrere gli eventi della vita del Signore in compagnia della Beata Vergine, conservandoli, come Lei, nel nostro cuore.» (Benedetto XVI)
* «Il Rosario è la preghiera che accompagna sempre la mia vita; è anche la preghiera dei semplici e dei santi… è la preghiera del mio cuore». (Papa Francesco)
Consigli per recitare il Santo Rosario
6. Se ci sforziamo, possiamo recitare sempre meglio il Santo Rosario: curando la pronuncia, le pause, l’attenzione, soffermandoci qualche istante per meditare il mistero che iniziamo. Sono sicuro che questa pratica aumenterà il tuo raccoglimento e il frutto della tua orazione (Il Santo Rosario, nota alla dodicesima edizione spagnola). Inoltre, ci sarà di aiuto offrire ogni mistero per una intenzione concreta.
7. Lottare contro la routine e contro le distrazioni. Quante volte san Josemaria ha esortato a superare questi momenti di difficoltà nell’orazione e anche nella recita del Santo Rosario! Ma ha esortato anche a non abbandonare per questo l’orazione e la recita del Santo Rosario, perchè così confermeremo al Signore e a sua Madre la nostra volontà e il nostro desiderio di stare davanti a Loro.
8. Per recitarlo con devozione, sarà bene riservare un orario opportuno. Un triste modo di recitare il Rosario: lasciarlo per l’ultima ora della giornata.
Quando si sta per andare a letto, lo si recita, quanto meno, in malo modo e senza meditare i misteri. Così, difficilmente si evita l’abitudinarismo, che soffoca la vera devozione, l’unica devozione (Solco, n. 476). Rimandi sempre il Rosario a più tardi, e finisci per ometterlo a motivo del sonno. – Se non disponi di altri momenti, recitalo per la strada e senza che nessuno se ne accorga. Per di più, ti aiuterà ad avere presenza di Dio (ibid., n. 478).
Diffondere la recita del Santo Rosario
9. Santo Rosario. – Le gioie, i dolori e le glorie della vita della Vergine intessono una corona di lodi, ininterrottamente ripetute dagli Angeli e dai Santi del Cielo..., e da chi ama nostra Madre qui sulla terra.
- Pratica quotidianamente questa devozione santa, e diffondila (Forgia, n. 621).
Romeria di maggio
10. Sono molti i santuari e le basiliche innalzate in onore della Madonna Santissima. I nostri antenati, uomini e donne, appassionati dall’amore divino, andarono lasciando qua e là queste oasi di pace e di orazione nelle quali si venera un’immagine della Vergine Maria. Molti ci ricordano un particolare favore della Madonna. Frequentarli, pregare davanti l’immagine che vi si venera, è un modo di manifestare l’amore alla Madonna e di unirci a molti cristiani di tutti i tempi.
11. Quella che ora mi viene alla memoria è la visita che feci nel 1933 a Sonsoles, un santuario mariano in terra di Castiglia. Non era un pellegrinaggio come comunemente lo si intende. Non c’erano nè rumore nè folla: eravamo in tre. Rispetto e amo le manifestazioni pubbliche di pietà, ma personalmente preferisco offrire a Maria lo stesso affetto e lo stesso entusiasmo con visite private e in piccoli gruppi che abbiano il sapore dell’intimità (E’ Gesù che passa, n. 139).
12. Si tratta di andare a visitare – come dimostrazione di affetto a nostra Madre, con spirito di orazione e di mortificazione, e con zelo apostolico – una cappella dedicata alla Madonna, un santuario, una sua immagine particolarmente venerata. Durante una visita si possono recitare – a seconda della formazione di chi ci accompagna – i quindici misteri del Rosario: cinque nell’andare, altri cinque al ritorno e quelli del giorno con le litanie lauretane ai piedi della Madonna. Questo è il modo che raccomandava il Fondatore dell’Opera, ma si può farla anche in altri modi.
13. Lo spirito di mortificazione si può manifestare nel fare a piedi il percorso della romeria, o almeno l’ultima parte del tragitto; nell’accettare allegramente le piccole scomodità della strada o l’inclemenza del tempo; nel privarsi di un piccolo refrigerio o della merenda, che sarebbe normale in una passeggiata o in una gita...; nei dettagli dello spirito di penitenza, tanto raccomandati da Maria Santissima a Fatima e a Lourdes, e tanto lodati dalla Chiesa.
14. A quelli che ci accompagnano sentiremo l’urgenza di parlare di Dio affinchè siano capaci di trattarlo come figli e possano conoscere le delicatezze materne di Maria. E’ questa una delle caratteristiche principali della romeria: portare con noi i nostri amici, quelle persone che cerchiamo di avvicinare a Dio, affinchè conoscano meglio nostra Madre e se ne innamorino, affinchè la Madonna le prenda sotto la sua protezione, sotto il suo manto. Molte conversioni, molte decisioni di dedizione al servizio di Dio sono state precedute da un incontro con Maria. La Madonna ne ha alimentato il desiderio di ricerca, ha stimolato maternamente le inquietudini dell’anima, ha promosso il desiderio di un cambiamento, di una vita nuova. E così quel fate ciò che Lui vi dirà si è trasformato in opere di amorosa donazione, in vocazione cristiana che illuminerà, da quel momento in poi, tutta la vita (E’ Gesù che passa, n. 149). Queste visite alle cappelle o ai santuari di nostra Madre possiamo farle anche fuori dal mese di maggio.
15. Non dimentichiamo che così daremo compimento a quella profezia che un giorno fece la Madonna: Tutte le generazioni mi chiameranno beata... (Lc 1, 48).
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