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VANGELO DI DOMANI. LUCA 16, 19-31. LAZZARO E IL RICCO EPULONE

XXVI Domenica del Tempo Ordinario In quel tempo, Gesù disse ai farisei: « C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. (...) La promessa di una vita eterna che ripari alle ingiustizie di questa terra, come adombra in questo brano il contrasto tra Lazzaro e il Ricco, da alcuni viene vista come una illusione che darebbe la religione. Che consentirebbe così che le ingiustizie attuali che vediamo continuino ad rimaner tali in cambio di una giustizia che non si sa se ci sarà! Ho letto delle statistiche sul fatto c

VANGELO DI DOMANI, LUCA 9,43-45. METTETEVI BENE IN MENTE.

Sabato della XXV settimana delle ferie del Tempo Ordinario In quel tempo, mentre tutti erano pieni di meraviglia per tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini». Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento . Quando leggiamo il Vangelo, rimaniamo meravigliati di come, senza vergogna, gli apostoli raccontano la loro fuga quando Gesù viene catturato, giudicato e ucciso. Attestano con sincerità la loro debolezza. Gesù li aveva avvisati. Lo avrebbero colpito, il loro Maestro sarebbe stato imprigionato e ucciso. Li aveva avvisati perché si mettessero in salvo? Perché fossero pronti a resistere? O perché capissero il senso di quegli avvenimenti drammatici? Non sappiamo. Qualunque fosse l’intenzione di Gesù, l’avviso no

VANGELO DI DOMANI LUCA 9,18-22. DUE DOMANDE E UNA SPIEGAZIONE.

--> Venerdì della XXV settimana delle ferie del Tempo Ordinario Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?». Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio». Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno. «Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno». Il Maestro interroga, per insegnare. Non per dare un voto, ma per spiegare ciò che noi discepoli non abbiamo ben compreso. Cosa la gente dice di me? Non è una curiosità vanitosa. E’ una domanda indiretta. Nella vita di tutti i giorni siamo a contatto con tante persone. Che idea hanno di

VANGELO DI DOMANI LUCA 9,7-9. LA COSCIENZA DI ERODE

Giovedì della XXV settimana delle ferie del Tempo Ordinario In quel tempo, il tetrarca Erode sentì parlare di tutto ciò che accadeva e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti», altri: «E' apparso Elia», e altri ancora: «E' risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo. Il Signore   parla alla coscienza di tutti.   Vuole salvare tutti. Ma rispetta la nostra libertà. Dobbiamo saper rispondere. La coscienza di Erode è ancora sensibile, sente parlare di lui e vuol conoscerlo, ma non ha la speranza di salvezza. Piuttosto riemergono i fantasmi e le paure del passato. Possiamo sentir parlare di Gesù e volerlo conoscere, la grazia può bussare alla nostra porta, ma poi dipende da come noi reagiamo. Zaccheo sente parlare di Gesù e anche lui vuole vederlo, ma con animo di convertirsi

VANGELO DI DOMANI, LUCA 9,1-6. ANDARE ANNUNZIARE E GUARIRE.

Mercoledì della XXV settimana delle ferie del Tempo Ordinario In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di curare le malattie. E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi». Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni. Greta Thurberg e Megan Rapinoe, fanno proselitismo, e lo fanno bene. Certo non annunciano il “Regno di Dio” e nemmeno “guariscono i malati”. Alcune cose che dicono sono condivisibili, ma sostanzialmente annunciano......? Il punto è   che a ben pensarci non si s