VANGELO DI DOMANI, LUCA 9,1-6. ANDARE ANNUNZIARE E GUARIRE.
Mercoledì della XXV settimana delle ferie del Tempo
Ordinario
In quel tempo, Gesù
chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di
curare le malattie.
E li mandò ad annunziare
il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non
prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né
due tuniche per ciascuno.
In qualunque casa
entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino.
Quanto a coloro che
non vi accolgono, nell'uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri
piedi, a testimonianza contro di essi».
Allora essi
partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona
novella e operando guarigioni.
Greta Thurberg e Megan Rapinoe, fanno proselitismo, e lo
fanno bene. Certo non annunciano il “Regno di Dio” e nemmeno “guariscono i
malati”. Alcune cose che dicono sono condivisibili, ma sostanzialmente
annunciano......? Il punto è che a ben
pensarci non si sa bene cosa annuncino.
Protestano, da grandi palcoscenici. Suscitano complessi
di colpa. Annunciano disastri, emettono condanne: tutti, chi più chi meno,
saremmo colpevoli dei mali del mondo o
dello sport, e non si sta facendo nulla per cambiare.
Papa Francesco ha più volte detto che “i cristiani non
fanno proselitismo”, ma danno testimonianza e ci ha ricordato
nell’esortazione apostolica «Evangelii
Gaudium», 181 che:
«Il mandato
[di Cristo] è: «Andate in tutto il mondo
e proclamate il Vangelo ad ogni creatura»
(Mc 16,15), perché «Dio desidera la felicità dei suoi figli anche su questa
terra, benché siano chiamati alla pienezza eterna, perché Egli ha creato tutte
le cose «perché possiamo goderne» (1 Tm 6,17), perché tutti possano goderne (...)
Una fede autentica – che non è mai comoda e individualista – implica sempre un
profondo desiderio di cambiare il mondo, di trasmettere valori, di lasciare
qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra.»
Ricordiamoci che il mandato, il compito, la missione di
Cristo è rivolta a tutti i fedeli battezzati in Cristo, a ciascuno di noi.
Il “mondo” che Gesù ci indica come luogo della nostra
missione, può essere qualunque luogo, ma anche dove viviamo abitualmente, il
mondo della famiglia, il mondo della scuola, il mondo del lavoro, ecc.
Proclamare il Vangelo, la “buona notizia”, significa:
conversione personale, riconoscere Gesù
come Salvatore, e comunicarlo a chi ci sta vicino.
Guarire gli infermi: infermi nello spirito e nel corpo.
Vivere la carità.
Non proselitismo, propaganda, rumore, clamore, campagne,
pressioni, ma testimonianza “attraente”.
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