VANGELO DI DOMANI, LUCA 8,19-21. CHI ASCOLTA È DELLA FAMIGLIA.
martedì della xxv settimana delle ferie del tempo
ordinario
In quel tempo,
andarono a trovare Gesù la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a
causa della folla. Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui
fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose: «
Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la
mettono in pratica ».
Alla fine del discorso della Montagna, Gesù dice:
“Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in
pratica, sarà simile un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla
roccia.” (Matteo 7, 24).
Costruire una casa (per la famiglia di Dio) ed essere la
famiglia di Gesù, dipende ancora una volta dall’ascoltare la Parola.
Che non è una semplice conoscenza della Scrittura. E un
po’ di più, comprende la “parola scritta”, ma è soprattutto la “Parola Viva”,
che è la persona di Gesù, che dobbiamo “ascoltare”, oggi, adesso, ogni giorno.
E come ascoltare una musica, che ci dice sempre cose
nuove. La musica ci parla attraverso le sensazioni che noi elaboriamo con la
nostra peculiare sensibilità. Qui l’ascolto è di tutta la persona che cerca,
non solo sensazioni, ma risposte, consolazioni, silenzi, luci, spiegazioni e
soprattutto pace.
Per aiutarci sia Luca nel Vangelo che stiamo commentando,
che Matteo, nei versetti citati, aggiungono ”e la mette in pratica”.
Questa aggiunta ci può aiutare a capire meglio quello che
Gesù ci vuol dire. Mettere in pratica un’ indicazione, un insegnamento, un
consiglio, vuol dire che ci fidiamo di chi ci ha parlato, che ci siamo sforzati
di capire quello che ci è stato detto e lo facciamo “vita della nostra vita”.
Non è una ricetta
da mettere in pratica, da provare se funziona, ma immedesimarsi nella vita di
Gesù, essere come la madre e i fratelli, intimi suoi e cercare di seguirlo.
Far parte della famiglia di Gesù, diventare figli di Dio
nel Figlio.
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