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18. Che atteggiamento ebbe Gesù di fronte alle pratiche penitenziali ?

Come in altre religioni, le pratiche penitenziali erano abituali anche nel popolo di Israele. L’orazione, l’elemosina, il digiuno, la cenere sopra il capo, il sacco: veste di un tessuto rozzo e ruvido indossato direttamente sulla pelle (detto anche cilicio: cfr. per es. 2 Sam 3,31; Ez, 7, 18; Mt, 11, 21; ecc.), erano alcuni dei molti modi con cui gli israeliti manifestavano il loro desiderio di cambiar vita e convertirsi a Dio (cf. Tb 12,8 ; Is 58,5 ; Gl 2,12-13 ; Dn 9,3 ecc.). Gesù, come unanimemente attestano gli storici e gli studiosi della Scrittura, mise al centro della sua predicazione l’annuncio del Regno di Dio ed chiedeva anche la conversione come parte essenziale dell’annuncio: “Il tempo si è compiuto e il Regno di Dio sta per arrivare: convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15). La conversione (penitentia in latino, metanoia in greco) alla quale Gesù chiama, consiste in un cambio profondo del cuore e ci esorta a dare frutti degni di penitenza (Mt 3,8), a cambiare la vita i

Scienziati e credenti: Carrel, Alexis (Saint-Foyles-Lyon, 1873 - Parigi, 1944)

Medico chirurgo, fisiologo e biologo francese. Laureato in scienze e medicina, lavorò negli ospedali di Lione dal 1896 al 1902, anno della sua conversione al cattolicesimo, che gli causò problemi nell'ambiente positivista dell'epoca. Trasferitosi in Canada decise di occuparsi di allevamenti animali; il contatto con ricercatori americani lo riportò però alla ricerca scientifica, dapprima a Chicago e poi, grazie all'interesse di Cushing e Flexner, a New York, dove si stava avviando la Fondazione Rockefeller, e dove, dal 1912, dirigerà il reparto di chirurgia sperimentale. Nel 1912, i suoi lavori sulla sutura dei vasi sanguigni sezionati e la coltura a lunga scadenza di tessuti viventi trasportati fuori del loro ambiente gli valsero il Premio Nobel. Modificò e perfeziono la coltivazione dei tessuti “in vitro” scoperta da Harrison e riuscì, fra l'altro, a far vivere in laboratorio un cuore di pollo per 27 anni. Durante la Guerra del 1914-18, abband

Recensione: ERWIN SCHRÖDINGER, Che cos’è la vita, Adelphi, Milano, 1995

Pubblicato nel 1944, Che cos’è la vita di Erwin Schrödinger, è uno dei saggi che appartengono alla storia della biologia molecolare, grazie alle sue speculazioni sulla natura fisica dei geni fatte dieci anni prima della scoperta della struttura a doppia elica del DNA. Risultato a prima vista sorprendente dato che il suo autore era un fisico, in particolare uno dei padri fondatori della Meccanica quantistica . Eppure fu proprio lo sguardo da fisico dell’autore uno degli elementi innovativi della sua visione. Il suo approccio è indicativo del clima del pensiero scientifico degli anni ’40-’50 del secolo scorso e le ipotesi che egli mosse sulla struttura del gene, a distanza di anni, furono persino acclamate da alcuni come profetiche (cfr. O’Neill et al., 1994). Questi motivi hanno fatto sì che questo volume riscontrasse un grande successo esercitando nei decenni posteriori una enorme influenza su tutto il mondo scientifico, determinandone anche un corrispondente modo di pensare

Discorso del Papa ai giovani a Sideney

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17. Cosa sono i manoscritti di Qumràn ?

Nell’anno 1947 nel Wadi Qumràn vicino al Mar Morto, furono rinvenuti in alcune grotte, undici in totale, delle giare che contenevano un gran numero di documenti scritti, in ebraico, aramaico e greco. Si sa che furono redatti fra il II secolo a.C. e l’anno 70 d.C., in cui ebbe luogo la distruzione di Gerusalemme. Oltre ai pochi che si sono conservati in modo integro, ne sono stati ricomposti circa altri 800, dalle varie migliaia di frammenti ritrovati. Ci sono parti di tutti i libri dell’Antico Testamento, eccetto Ester, di molti libri giudaici non canonici già conosciuti e anche di altri fino allora sconosciuti e sono apparsi anche scritti originali del gruppo di esseni che si era ritirato nel deserto. I documenti più importanti sono senza dubbio i testi della Bibbia. Fino alla scoperta dei testi di Qumràn, i manoscritti in ebraico più antichi che possediamo erano dei secoli IX-X d.C. per cui si poteva sospettare che si fossero operate tagli, aggiunte o modificato parole o frasi scomo

Quando i giudici si fanno portavoce della cultura della morte

Il dott. Renzo Puccetti denuncia il tentativo di praticare l’eutanasia di Antonio Gaspari ROMA, mercoledì, 9 luglio 2008 (ZENIT.org).- La sentenza con cui la Corte di appello di Milano ha autorizzato la morte per fame e sete di Eluana Englaro ha suscitato le reazioni indignate dei medici. Intervistato da ZENIT, il dott. Renzo Puccetti, medico-chirurgo, specialista in medicina interna di Pisa, ha affermato: “Credo che la sentenza dei giudici di Milano sia un altro tassello di quella cultura della morte ormai pervasiva nelle nostre istituzioni. Un tempo si diceva ‘finché c’è vita c’è speranza’ ma queste decisioni sembrano fatte apposta per togliere speranza alla vita”. Per leggere l'articolo clicca qui

LA SOCIETA' DEI SANI HA CONDANNATO ELUANA"

Comunicato n° 20 del 09 Luglio 2008 L'AMAREZZA DI SCIENZA & VITA: "LA SOCIETA' DEI SANI HA CONDANNATO ELUANA" “Amarezza e stupore”: questi i sentimenti con i quali l’Associazione Scienza & Vita ha accolto la sentenza dei giudici milanesi che hanno autorizzato l’interruzione dei trattamenti di idratazione e alimentazione per Eluana Englaro. “Grande amarezza – denuncia l’Associazione – perché si legittima l’uccisione di un essere umano privandolo delle cose più elementari: l’alimentazione e l’idratazione. Stupore perché la società dei sani ha deciso di non prendersi cura di un essere umano in condizioni di grandissima fragilità e dipendenza, condannandolo ad una morte atroce per fame e per sete”. Nello specifico Scienza & Vita sottolinea “le errate motivazioni di questa decisione dei magistrati lombardi”. Innanzitutto da questa sentenza – osserva l’Associazione – emerge “l’idea che una persona in stato vegetativo sia soltanto