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FESTA DI SANTA TERESA. DOTTORE DELLA CHIESA E MAESTRA DI ORAZIONE

San Josémaría e santa Teresa D'Avila: Di San Giuseppe ecco che cosa dice Santa Teresa d'Ávila, nella sua autobiografia: “Chi non trova Maestro che gli insegni a pregare, prenda per maestro questo glorioso santo, e non sbaglierà strada”. —Il consiglio viene da un'anima esperta. Seguilo. Cammino, 561 Una cattiva notte in una cattiva locanda. —Dicono che Teresa di Gesù abbia definito così questa vita terrena. —Non ti pare che sia un paragone indovinato? Cammino, 703 Adagio. —Pensa che cosa dici, chi lo dice e a chi. —Perché quel parlare in fretta, senza dar tempo alla riflessione, è rumore, fragore di latta. E ti dirò, con Santa Teresa, che non lo chiamo preghiera, anche se muovi molto le labbra. Cammino, 85 Di seguito propongo un testo su santa Teresa e la preghiera. «(…) la vediamo apparire davanti a noi, come donna eccezionale, come religiosa, che, tutta velata di umiltà, di penitenza e di semplicità, irradia intorno a sé la fiamma dell

PERDONARE O CONDANNARE

Un prete di fronte al terremoto di una domanda: “Chi sono io per giudicare?” Giurisprudenza! Mi venisti incontro in un freddo mattino d’Ottobre. Ed io, convinto che la mia vocazione fosse cercare il Vero ed il Giusto ed applicarli con rigore alla vita, poggiai il mio capo sulle tue rassicuranti mammelle… Ci ho messo circa tre mesi a capire che mi avevi fregato di brutto. Volevo fare il magistrato io, uno di quelli puri e duri, uno di quelli che danno la caccia ai mafiosi, che non si piegano a compromessi, che sanno analizzare tutto con acribia e scoprire anche le più nascoste contraddizioni per costringere alla giustizia i più renitenti. Che sorpresa quando mi sono accorto che il mio Dio, quel Gesù di cui mi ero innamorato, faceva invece… l’avvocato! Già, perché questo vuol dire “Paraclito”, il secondo nome dello Spirito Santo: è l’avvocato difensore, quello che nel giudizio ti sta accanto, che ti sostiene, che ti protegge e ti custodisce e all’occorrenza inter

VIVERE L'ANNO SANTO.

Quali sono le opere di misericordia? Papa Francesco per l'Anno Santo raccomanda di compiere opere di misericordia. Ma che cosa sono e quali sono? "Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro.  Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato." Papa Francesco, Bolla Misericordiae Vultus , 2. 1. Che cosa sono le opere di misericordia? Le opere di misericordia sono azioni caritatevoli con le quali soccorriamo il nostro prossimo nelle sue necessità corporali e spirit

COMMENTO AL VANGELO DI OGGI

... « Guai a voi dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili »... (Lc, 11, 42-46)   Non disprezzare il peccatore, poiché tutti siamo colpevoli. Se, per amore di Dio, ti alzi contro di lui, piangi piuttosto su di lui. Perché lo disprezzi? Disprezza piuttosto i suoi peccati e prega per lui, per essere simile a Cristo, che non si è irritato contro i peccatori, bensì ha pregato per loro (Lc 22,32) ... Perché, o uomo, disprezzare il peccatore? Sarà forse perché non è stato giusto con te? Ma dov'è la tua giustizia, se non hai l'amore ? Sant'Isacco Siriano (VII secolo), monaco nella regione di Ninive (nell'Iraq attuale) Sentenze 117,118

Commento al Vangelo di domani XXVIII Domenica del Tempo Ordinario. Anno C

Il Vangelo del giorno. Commenti e approfondimenti: XXVIII Domenica del Tempo Ordinario. Anno C : αποφθεγμα   Apoftegma Sarebbe di grande utilità promuovere una sorta di pedagogia del desiderio,  sia per il cammino di ch...

FESTA DI SAN MATTEO

CAMMINARE CON LUI Colui che è chiamato a credere deve uscire dalla propria situazione e mettersi a seguire Cristo. Finché Matteo resta alla dogana o Pietro attende alle reti, essi possono esercitare onestamente la propria professione. Ma se vogliono imparare a credere in Dio, devono seguire il Figlio di Dio, camminando con Lui. DIETRICH BONHOEFFER Ho trovato in rete questo commento del teologo/martire tedesco su san Matteo. Mi piace, se per situazione intendiamo quella interiore, l'incontro con Gesù richiede certamente un cambio, una conversione, uscire dal nostro egoismo. Ma non significa necessariamente "abbandonare" le proprie circostanze concrete. Matteo invita Gesù a cena e gli presenta i suoi amici, pubblicani e "peccatori" come lui. Non abbandona il suo ambiente, anche se poi si metterà a completa disposizione del Signore. Ecco come commenta la stessa scena san Josémaria: Cammino 799 . « Ciò che ti meraviglia a me sembra ragi

Ai nuovi Pastori

Bellissime parole del Papa Francesco ai nuovi Vescovi riuniti per alcune giornate di formazione. Per rendere la misericordia «accessibile, tangibile, incrollabile», innanzitutto, il Papa ha ricordato che «un dio lontano e indifferente lo si può anche ignorare, ma non si resiste facilmente a un Dio così vicino e per di più ferito per amore. La bontà, la bellezza, la verità, l’amore, il bene – ecco quanto possiamo offrire a questo mondo mendicante, sia pure in ciotole mezze rotte.  Non si tratta tuttavia di attrarre a sé stessi. Il mondo – ha detto Francesco – è stanco di incantatori bugiardi… e mi permetto di dire di preti o vescovi alla moda. La gente “fiuta” e si allontana quando riconosce i narcisisti, i manipolatori, i difensori delle cause proprie, i banditori di vane crociate. Piuttosto, cercate di assecondare Dio, che già si introduce prima ancora del vostro arrivo ». In questo senso, «Dio non si arrende mai! Siamo noi che, abituati alla resa, spesso ci accomodiamo preferendo l