FESTA DI SAN MATTEO
CAMMINARE CON LUI
Colui che è chiamato a credere deve uscire dalla propria situazione e mettersi a seguire Cristo. Finché Matteo resta alla dogana o Pietro attende alle reti, essi possono esercitare onestamente la propria professione. Ma se vogliono imparare a credere in Dio, devono seguire il Figlio di Dio, camminando con Lui.
DIETRICH BONHOEFFER
Ho trovato in rete questo commento del teologo/martire tedesco su san Matteo. Mi piace, se per situazione intendiamo quella interiore, l'incontro con Gesù richiede certamente un cambio, una conversione, uscire dal nostro egoismo. Ma non significa necessariamente "abbandonare" le proprie circostanze concrete. Matteo invita Gesù a cena e gli presenta i suoi amici, pubblicani e "peccatori" come lui. Non abbandona il suo ambiente, anche se poi si metterà a completa disposizione del Signore.
Ecco come commenta la stessa scena san Josémaria:
Cammino 799. «Ciò
che ti meraviglia a me sembra ragionevole.
Che il Signore sia venuto a cercarti nell'esercizio della tua
professione? Così cercò i primi: Pietro,
Andrea, Giovanni e Giacomo accanto alle reti: Matteo seduto al banco degli
esattori...»
e ancora:
Colloqui, 26: «la mia predicazione è stata questa: la santità non è un privilegio di pochi, perché possono essere divini tutti i cammini della terra, tutte le condizioni di vita, tutte le professioni, tutte le occupazioni »
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