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VANGELO DI DOMANI, LUCA 8,19-21. CHI ASCOLTA È DELLA FAMIGLIA.

martedì della xxv settimana delle ferie del tempo ordinario In quel tempo, andarono a trovare Gesù la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose: « Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica ». Alla fine del discorso della Montagna, Gesù dice: “Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia.” (Matteo 7, 24). Costruire una casa (per la famiglia di Dio) ed essere la famiglia di Gesù, dipende ancora una volta dall’ascoltare la Parola. Che non è una semplice conoscenza della Scrittura. E un po’ di più, comprende la “parola scritta”, ma è soprattutto la “Parola Viva”, che è la persona di Gesù, che dobbiamo “ascoltare”, oggi, adesso, ogni giorno. E come ascoltare una musica, che ci dice sempre

VANGELO DI DOMANI, LUCA 8,16-18. LUCE E PAROLA

Lunedì della XXV settimana delle ferie del Tempo Ordinario In quel tempo, Gesù disse alla folla: « Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere ». Se si dicessero tante parole, ma nessuno ascoltasse, le parole sarebbero inutili. E come se non fossero dette. Se si spegnessero tutte le luci non ci sarebbe nulla. La Parola creatrice, efficace, crea la luce, ed è l’inizio della creazione. All’inizio ci sono la Parola e la Luce. L’opposto è il buio, spegnere le luci, chiudere. Chiuderci in noi stessi. Spegnere le relazioni. Se sono chiuso in me, sto nel buio, non ho bisogno di luce, apparentemente. S

VANGELO DI DOMANI LUCA 16, 1-13. una parabola, un personaggio

--> XXV Domenica del Tempo Ordinario In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. (...) Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona». L’AMMINISTRATORE INFEDELE. IL vangelo di oggi ci insegna che non possiamo lodare e glorificare Dio solo con le parole, le preghier

VANGELO DI DOMANI, MATTEO 9, 9-13. SEGUIMI!

--> San Matteo, apostolo ed evangelista, festa In quel tempo, Gesù passando, vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». Vocazione di Matteo, segnata da una semplice parola: seguimi. Quante donne e quanto uomini l’hanno sentita nei secoli e hanno risposto di sì! Il quadro del Caravaggio che rappresenta la vocazione di Matteo, ci aiuta, visivamente, a cogliere   un aspetto molto importante di questo incontro co

VANGELO DI DOMANI: LUCA 8,1-3. LI ASSISTEVANO. DIACONIA.

--> Venerdì della XXIV settimana delle ferie del Tempo Ordinario In quel tempo, Gesù se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni. Monsignori che criticano il Papa, perché forse volevano un incarico migliore. Veleni e calunnie. Giochi  di “potere”.  Spettacolo tristissimo, ma non è tutta la Chiesa e ci sono Papi, Vescovi e Monsignori, fedeli e disinteressati. E la grande massa del Popolo di Dio, che prega, soffre e spera. Non c’è dubbio che più ci si avvicina al “potere”, ai “piani alti” e più difficile è mantenere il giusto distacco. La Chiesa è “anche” un’istituzione che in parte si regge sulle stesse regole di ogni qualsiasi istituzione: