RIFLESSIONI SUL NATALE

Giovanni Taulero (ca 1300-1361), domenicano a Strasburgo
Omelia per il Natale
« Ed ecco, sarai muto »

    A Natale, celebriamo una triplice nascita... 
La prima e più sublime nascita è quella del Figlio unigenito, generato dal Padre nell’essenza divina, nella distinzione delle persone. 
La seconda nascita è quella che si compie in una madre che, nella sua fecondità, ha custodito la purezza assoluta della sua castità verginale. 
La terza è quella in cui, ogni giorno e in ogni cosa, Dio nasce in verità, spiritualmente, mediante la grazia e l’amore, in un’anima buona...

    Per questa terza nascita, non deve rimanere in noi nulla se non una ricerca semplice e pura di Dio senza più alcun desiderio di possedere qualcosa di nostro..., con la sola volontà di appartenere a lui, di fargli posto il più possibile, soli con lui, affinché egli possa compiere la sua opera e nascere in noi senza che lo ostacoliamo...

Per questo Sant’Agostino ci dice: “Svuotati per poter essere riempito; esci per poter entrare”, e altrove: “O tu, anima nobile, nobile creatura, perché cerchi fuori di te ciò che è dentro di te, interamente, nel modo più vero e più manifesto? E poiché partecipi della natura divina, cosa ti importano le cose create, e cosa hai a che fare con esse?” Se l’uomo preparasse in questo modo il posto nel fondo del suo essere, Dio, senz’alcun dubbio, sarebbe costretto a riempirlo totalmente; altrimenti sarebbe piuttosto il cielo a rompersi per riempire questo vuoto. Dio non può lasciare le cose vuote; sarebbe contrario alla sua natura, alla sua giustizia.

    Per questo devi tacere; allora il Verbo di questa nascita, la Parola di Dio, potrà essere pronunciato in te e tu potrai sentirlo. Ma sii ben certo che se vuoi parlare, egli deve tacere. Non possiamo servire meglio il Verbo che nel tacere e nell’ascoltare. Se dunque esci completamente da te stesso, Dio entrerà completamente; tanto tu uscirai, tanto egli entrerà, né più, né meno.

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