COMMENTO AL VANGELO DI LUCA 2, 41 - 51

Cuore Immacolato di Maria (Gesù perduto e ritrovato nel tempio)

Gesù si nasconde. E noi disattenti lo perdiamo.

Accorgerci se nella nostra vita, nelle nostre giornate, sia “assente”. Ci sembra che sia con noi, ma in realtà stiamo pensando ad altro guardando da un’altra parte e Gesù va ad “occuparsi delle cose del Padre”.

Allora andiamo a cercarlo e lo troveremo “nel tempio”, nella preghiera e nel nostro cuore contrito e addolorato.

Come Giuseppe e Maria anche noi siamo “un po’ angosciati”. Dobbiamo esserlo e l’unica cosa che veramente vale la pena non perdere.

Trovarlo e diventare suoi discepoli. Come i dottori e gli anziani diventare “discepoli” di Gesù, ascoltare ciò che dice.

Maria è la protagonista. Qui è lei “il capo famiglia” superando consuetudini e tradizioni. Giuseppe ascolta, capisce che sta succedendo qualcosa di importante, rispetta il ruolo e il dolore di Maria. Lui ha intuito quale sarà il destino di quel bambino e lo rispetta. Chissà forse come padre è anche orgoglioso del gesto “da uomo grande” del dodicenne Gesù.

Maria esprime con il suo rimprovero addolorato la consapevolezza che quel figlio, non è più suo Figlio, e che anche lei ormai non più solo la madre ma deve diventare “discepola”.

Non tutto è chiaro, “non compresero”, ma Maria “custodisce queste cose nel suo cuore”.

Non è una custodia passiva. Non è un semplice “conservare” un archiviare che è come dimenticare.

Maria sa di custodire una cosa preziosa, pur non comprendendo tutto, ma sa che quelle cose “custodite con cura”, riveleranno il loro significato profondo e verranno trasmesse alle generazioni future. Tesori preziosi che sgorgano dal suo "Cuore Immacolato"

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