Il vangelo di domani: Luca, 5, 1 – 11. La pesca miracolosa
Giovedì della XXII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Testo conosciuto come la “pesca miracolosa”. Gesù sta
predicando e parla proprio dalla barca di Pietro. Alla fine lo sprona a tornare
in alto mare, dove è più profondo, per pescare. Pietro tenta di difendersi:
abbiamo pescato tutto la notte e non abbiamo preso nulla.... Che vuoi adesso
tu. Che ne sai di come e quando e dove pescare! Ma non lo dice, si pente e fa
un atto di fede.... ma sul tuo nome.
Noi non siamo pescatori, il cristiano non è uno che pesca.
Gli altri non sono pesci da pescare! La parabola è un immagine, un esempio è
“un come se...”. Come per un pescatore il fine della vita è pescare, avere una
rete piena, per un cristiano “la rete piena” è essere come Gesù, che farà in
modo che la nostra vita sia una testimonianza di gioia, per cui molti altri
seguiranno Gesù.
Tutti siamo “missionari”, tutti navigando nel mare della
vita siamo chiamati ad “essere pescatori”, attirare altri con il nostro buon
esempio.
La rete è la nostra vita, l’esempio di gioia, di servizio,
di amore concreto che è cortesia, lavoro ben fatto, cura degli altri...
Pesca miracolosa, non è Pietro che la fa, lui non voleva
nemmeno gettare le reti.
Ho visto un video in cui si vede una bambina di 3/4 anni che
con una canna da pesca giocattolo, prende un pesce di 2 kg più pesante di lei!
Ma dietro c’era il padre che la circondava con le sue braccia e teneva insieme
a lei la canna.
Il segreto è fidarsi di Gesù e “pescare con il Padre”!
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