I LUOGHI DELLA FEDE: L'ASCENSIONE

MONTE DEGLI ULIVI IL LUOGO DELL'ASCENSIONE




Dal Vangelo di san Luca, 24, 50 «Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. 51 Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. 52 Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia 53 e stavano sempre nel tempio lodando Dio».

L’Ascensione di Gesù al Cielo fu ricordata fin dai primi tempi cristiani sulla cima del Monte degli Ulivi, di cui parla chiaramente l’Evangelista san Luca, sia nel Vangelo che negli Atti degli Apostoli che si legge come prima lettura nella Solennità dell’Ascensione.
Il video spiega in dettaglio, dove la tradizione ha individuato a Gerusalemme il luogo dell’Ascensione e il significato della solennità che celebriamo oggi.

L’Ascensione è il completamento della Risurrezione: finisce il tempo della presenza visibile, fisica e terrena di Gesù, scompare agli occhi dei suoi, “alla maniera umana secondo la carne”, per rimanere sempre presente con noi nel dono dello Spirito.

Un pensiero dall’Angelus del Papa oggi 24 maggio 2020:
“La festa dell’Ascensione ci dice che Gesù, pur essendo salito al Cielo per dimorare glorioso alla destra del Padre, è ancora e sempre tra noi: da qui derivano la nostra forza, la nostra perseveranza e la nostra gioia, proprio dalla presenza di Gesù tra noi con la forza dello Spirito Santo.
La Vergine Maria accompagni il nostro cammino con la sua materna protezione: da Lei impariamo la dolcezza e il coraggio per essere testimoni nel mondo del Signore risorto.”

Un pensiero di san Josémaria (Gesù che passa, 126):
La festa dell'Ascensione del Signore ci suggerisce anche un'altra realtà: quel Cristo che ci incoraggia a lavorare nel mondo, ci attende nel Cielo. In altre parole: la vita sulla terra, che pure amiamo, non rappresenta il compimento, perché non abbiamo quaggiù una città stabile, ma andiamo in cerca di quella futura, la città eterna.
Cerchiamo tuttavia di non restringere la parola di Dio entro orizzonti angusti. Il Signore non ci vuole infelici nel cammino, come se la consolazione ci attendesse soltanto nell'aldilà. Dio ci vuole felici anche qui, ma anelando il definitivo compimento di quell'altra felicità, che solo Lui può colmare totalmente.”


Per vedere il filmato

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