CONSIGLI PER LA LETTURA: IL PICCOLO PRINCIPE.



 Ecco 10 frasi tratte dal Piccolo Principe che ci aiutano a crescere e che dovremmo sempre tenere presenti nella vita. 10 motivi per leggere questo libro!

 

L’essenziale è invisibile agli occhi

 

“Addio – disse la volpe. – Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.

 

Nel dire addio al Piccolo Principe la volpe svela il segreto che in seguito diventerà la citazione più famosa tratta dal racconto. È il nostro cuore, molto più dei nostri occhi, lo strumento che ci è utile per osservare e per comprendere la realtà, gli altri e tutto il mondo che ci circonda.

 

Tutti i grandi sono stati piccoli

 

“Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano”.

 

Tutte le persone che ora sono adulte in passato hanno vissuto la loro infanzia e sono state dei bambini, ma sono davvero in poche a tenerne conto. Eppure lo stratagemma per vivere un’esistenza più appagante sarebbe proprio quello di riscoprire il nostro bambino interiore e di ascoltare la sua voce. I bambini non sono adulti in miniatura. Sono gli adulti ad essere bambini un po’ cresciuti, anche se spesso se ne dimenticano.

 

Se qualcuno ama un fiore…

“Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda”.

 

Quando il Piccolo Principe cerca di capire se le spine dei fiori possano avere un ruolo utile nella difesa delle rose inizia a comprendere che la sua rosa, che fino a quel momento è l’unico esemplare di questa varietà di fiori a lui noto, è una grande fonte di felicità e che quella felicità potrebbe scomparire se la rosa non esistesse più. In particolare il Piccolo Principe teme che una pecora possa mangiare la sua rosa, comprese le spine.

 


Devo pur sopportare qualche bruco…

“Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle”.

 

Le apparenze possono ingannare. Forse quei bruchi che abbiamo intorno si trasformeranno in farfalle meravigliose ma non potremo mai saperlo se non li aiuteremo a sopravvivere e se li allontaneremo da noi perché non li riteniamo alla nostra altezza.

 

È il tempo che hai perduto per la tua rosa…

“È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”.

 

È grazie al tempo che dedichiamo a chi ci sta vicino che le persone possono comprendere quanto siano realmente importanti per noi. Il tempo è così prezioso che tutti ne vorrebbero di più e di cui sarebbe davvero impossibile calcolare il reale valore.

 

Ci vogliono i riti

“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti”.

 

I riti, cioè gli appuntamenti fissi, sono quei momenti che riescono a mantenere vive le relazioni di amicizia e d’amore. Ai riti sono legate le emozioni dell’attesa, della trepidazione, della felicità e della sorpresa che ogni giorno contribuiscono a rinnovare la nostra attenzione verso gli altri.

 

Se tu vuoi un amico, addomesticami!

“Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comperano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno amici. Se tu vuoi un amico, addomesticami!”.

 

Ecco alcune delle parole più famose che la volpe rivolge al piccolo principe. Dobbiamo riscoprire il valore dell’amicizia e dello stringere legami con gli altri se vogliamo superare la solitudine, anche se sappiamo che le altre persone a volte possono farci soffrire. La sofferenza, come la gioia, fa parte della vita, non possiamo dimenticarlo.

 

Gli adulti non capiscono mai niente da soli

“Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose”.

 

Perché capita che siano i bambini a dovere spiegare le cose agli adulti almeno qualche volta? Forse perché gli adulti hanno perso il contatto con la parte più profonda di se stessi e non sanno più che cosa sia l’intuizione. Studiano la realtà sui libri e non sanno più comprenderla direttamente. Un dono che i bambini, per fortuna, invece conservano ancora.

 

Le parole sono una fonte di malintesi

“In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…”

 

Servono davvero le parole per comunicare alle persone a cui vogliamo bene ciò che proviamo? Oppure molte volte le parole rischiano di rovinare tutto? La volpe suggerisce al Piccolo Principe di avvicinarsi a lei piano piano. Non serviranno parole e richieste per ottenere il suo permesso.

 

La mia vita sarà come illuminata

“La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio perciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica”.

 

L’amore e l’amicizia sono un antidoto alla monotonia, ma non possono essere trascurati una volta che saranno nati. È necessario prendersi cura delle persone con cui instauriamo dei legami proprio come il Piccolo Principe vorrebbe fare con la sua rosa e con la volpe. Se rinunciamo alle persone a cui vogliamo bene non possiamo che ritrovarci in una solitudine che non desideriamo e cadere di nuovo nella monotonia.


AUTORE:  Antoine de Saint-Exupéry

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