AMARE IL MONDO APPASSIONATAMENTE!

 


     L'8 ottobre del 1967, san Josemaria pronunciò un'omelia durante la Messa in occasione di una riunione dell'Associazione, "Amici dell'Università di Navarra". Alla fine c'é il link per poter ascoltare l'audio della lettura in Italiano dell'omelia completa

In questa omelia sono riassunti i messaggi principali dell'Opus Dei e della predicazione di san Josemaría.

 

Santificare il lavoro. 

Cercare la santità nel lavoro significa impegnarsi per svolgerlo bene, con competenza professionale e con senso cristiano, cioè per amore di Dio e per servire gli uomini. In questo modo, il lavoro ordinario diviene luogo dell’incontro con Cristo.


Aiutare ogni persona che vive nel mondo - l'uomo comune, l'uomo della strada - a condurre una vita pienamente cristiana, senza dover cambiare il suo modo di vita quotidiana, né il suo lavoro abituale, né i propri ideali o aspirazioni.

 

Gesù trascorse quasi tutta la sua vita terrena lavorando come artigiano in un villaggio. Il lavoro non è soltanto uno dei valori umani più alti e un mezzo con cui gli uomini debbono contribuire al progresso della società: è anche cammino di santificazione.

 

Filiazione divina

“La filiazione divina è il fondamento dello spirito dell’Opus Dei”, afferma san Josemaría (È Gesù che passa, n. 64). Il battesimo ci fa figli di Dio in Cristo e inaugura un rapporto basato sulla fiducia nella Provvidenza divina, sulla semplicità nel rapporto con Dio e con gli altri, su un profondo senso della dignità della persona e della fraternità fra le persone, su un autentico amore cristiano verso il mondo e le realtà create da Dio, sulla serenità e sull’ottimismo.

 

Unità di vita

“Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo” (Ef 4, 5), dice san Paolo per descrivere la realtà della vita cristiana: la vita dei seguaci di Cristo è – deve essere – una sola vita, unica, unitaria. Si tratta di “una condizione essenziale per tutti coloro che intendono santificarsi nelle circostanze ordinarie del loro lavoro, delle loro relazioni familiari e sociali” (Amici di Dio, n. 165).

 “Non vi è – non può esserci – contrapposizione tra il servizio di Dio e il servizio degli uomini; fra l’esercizio dei nostri diritti e doveri civili, e quelli religiosi; tra l’impegno di costruire e migliorare la città terrena, e la convinzione che camminiamo in questo mondo diretti alla patria celeste” (Amici di Dio, n. 165).

 

Pietà dottrinale

San Josemaría insegnava che la pietà è il rimedio dei rimedi: una vita di pietà profonda, “dottrinale”, perché senza dottrina la vita di intimità con Cristo corre il pericolo di essere superficiale, unicamente esteriore e sentimentale.

Dottrina e pietà non possono esistere separatamente: occorre dottrina per alimentare la pietà e pietà per vivificare la dottrina. In tal modo il cristiano immerso nelle attività temporali può contare su un bagaglio sufficiente per alimentare la propria vita di orazione e nello stesso tempo per dare risposta a chi gli domanda ragione della speranza che è in lui (cfr. 1 Pt 3, 15), nelle varie sfide della vita sociale e professionale.

Lavoriamo, e lavoriamo molto e bene, senza dimenticare che la nostra arma migliore è l'orazione. Pertanto, non mi stanco di ripetere che dobbiamo essere anime contemplative in mezzo al mondo, che cercano di trasformare il loro lavoro in orazione. (Solco, 497).


Audio Omelia

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