MEDITAZIONE IN OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE DI TUTTI I SANTI E DELLA COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI


 




Tutti i santi e i fedeli defunti

tutti santi

Apocalisse 7, 9Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani.

Non siamo soli. Una moltitudine immensa. Che hanno seguito l’Agnello. Ci indicano il cammino. Attraversare la porta.

Lc 13,22-30: In quel tempo, ... Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.

Cominciamo fin da ora a chiedere allo Spirito Santo di prepararci a comprendere ogni gesto e ogni parola di Gesù (san Josémaría)

Queste parole ci indicano la strada, perché santità non è un elenco di cose fare, ma seguire una persona.

Passare per la porta stretta significa passare attraverso la Misericordia di Dio, facendoci “piccoli”.

Camminare insieme a Gesù

“Una volta che si comincia a camminare con Dio, si continua semplicemente a camminare e la vita diventa un'unica, lunga passeggiata. “ (Etty Hillesum)

Una giovane donna ebrea olandese, morta ad Auschwitz. Scopre Dio in un momento tragico. E la sua vita cambia.

Camminare con Dio: santità. Condividere la mia vita con Cristo e i santi. La vita è un viaggio: da solo vago senza meta.

Into the Wild è il racconto della vita di Christopher McCandless, giovane avviato alla carriera nel mondo della finanza rifiuta questa scelta e va alla ventura nelle foreste dell’Alaska alla ricerca di qualcosa: la libertà, il senso della vita, ma poi quella natura che doveva rivelarglielo, diventa estranea, ostile, muta. Rientra in sé e capisce che il senso sta nell’amore.

Nel riconciliarsi con gli altri: ripensa ai genitori, alla sorella, alla ragazza che aveva lasciato ...

comunione dei santi e chiamata alla santità

È l’inverso del peccato originale. Noi siamo segnati dal peccato del primo uomo, da quella disobbedienza perché esiste una solidarietà tra ogni uomo. Quella scelta si ripercuote su ciascuno di noi, L’obbedienza di Cristo, del nuovo Adamo ha colmato il debito. I meriti di Cristo si estendono ad ogni uomo e superano la morte. Ma anche io e te possiamo meritare per gli altri, unendoci a Cristo.

14. Per essere santi non è necessario essere vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi. (Papa Francesco Gaudete et exultate)

Cammino 291: “Hai l'obbligo di santificarti. Anche tu. Chi pensa che la santità sia un impegno esclusivo di sacerdoti e di religiosi? A tutti, senza eccezione, il Signore ha detto: «Siate perfetti, com'è perfetto il Padre mio che è nei cieli»”.

La preghiera per i defunti

Il deposito infinito dei meriti di Gesù che la Chiesa amministra, possono essere applicati a tutti i defunti.

La commemorazione dei fedeli defunti al 2 novembre ebbe origine nel 998 nel monastero benedettino di Cluny per iniziativa di S. Odilone (quinto abate di Cluny).

Nel 1311 anche a Roma venne istituita ufficialmente la memoria dei defunti.

Scopo della commemorazione di tutti i defunti in passato era quello di suffragare i morti; di qui le Messe, la novena, l'ottavario, le preghiere al cimitero.

Vivere questa devozione con affetto e pietà.

dolore e fede

E’ importante e doveroso pregare per i defunti, perché anche se morti nella grazia e nell’amicizia di Dio, essi forse abbisognano ancora di un’ultima purificazione per entrare nella gioia del Cielo (cfr Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1030).

Il suffragio per loro si esprime in vari modi, tra i quali anche la visita ai cimiteri. Sostare in questi luoghi sacri costituisce un’occasione propizia per riflettere sul senso della vita terrena e per alimentare, al tempo stesso, la speranza nell'eternità beata del Paradiso.

Pensare anche alla nostra morte

Questo scopo naturalmente rimane; ma oggi se ne avverte un altro altrettanto urgente: creare nel corso dell'anno un'occasione per pensare religiosamente, cioè con fede e speranza, alla propria morte. Spezzare la congiura del silenzio riguardo ad essa.

Nella nostra vita noi pensiamo di non riuscire a colmare “il desiderio”: viviamo protesi verso un continuo domani, dal quale ci attendiamo sempre di più: più amore, più felicità, più benessere. Viviamo sospinti da questo desiderio generico e possente. Ma in fondo a tutto il nostro stordirci di voglia e brama di bene si annida, sempre in agguato, il pensiero della morte: un pensiero a cui è molto difficile abituarci e che si vorrebbe spesso scacciare.

Eppure, la morte è la compagna di tutta la nostra esistenza: addii e malattie, dolori e delusioni ne sono come i segni premonitori. La morte resta per l'uomo un mistero profondo per credenti e non credenti.

Inaspettatamente, tutte le letture delle Messe che si celebrano il 2 novembre parlano di speranza

Giobbe 19,1.23-27a. Il mio salvatore è vivo


Romani 5,5-11. Fratelli, l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori, per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito ...


Gv 6,37-40 In quel tempo, Gesù disse alla folla: ... Questa, infatti, è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».

ne vale la pena?

“E’ il caso di sostenere la lotta? Non si dovrebbe soltanto cogliere ciò che la vita offre e lasciare il resto? (...) chi ti dirà grazie o più chiaramente, chi te ne ricompenserà? Dio lo farà, senz’altro, e queste parole che all’improvviso sgorgano dalla mia piccola stilografica, mi donano d’un tratto una timida forza. Queste parole, forse “Dio te ne ringrazierà” potranno trasformarsi in salvezza. (Etty Hillesum 19 marzo 1941)

maria porta del cielo

Gesù non solo si dona a noi, ma ci dona anche la propria Madre come Madre nostra, ed Ella ci accoglie come figli. Tutte le grazie ci vengono attraverso la sua mediazione. La Beata Vergine ci sostiene nella lotta e ci accompagna sulla via sicura quando abbiamo deviato. Maria Santa non ha mai cessa mai di elargire la sua materna protezione a ciascuno di noi.

Maria, Porta del cielo, ci aiuti a non dimenticare e a non perdere mai di vista la Patria celeste, meta ultima del nostro pellegrinaggio qui sulla Terra. (san Giovanni Paolo)

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