LA TEORIA DEL GENDER ESISTE?
Ci sono i “negazionisti” del gender, ossia coloro che sostengono che non sia altro che un’invenzione del cattolicesimo più estremo e intransigente.
Si sostiene che «l’ideologia gender non esiste», che è «una truffa culturale». Per la Repubblica «la teoria del gender è un fantasma che si aggira per l’Italia». Per il Corriere della Sera «è solo una invenzione retorica, un idolo polemico pieno di niente». Eccetera.
Secondo papa Francesco «la teoria gender è uno sbaglio della mente umana» che si è radicato in una «colonizzazione ideologica» che ha assunto le forme del lavaggio del cervello riservato «alla gioventù hitleriana»”.
Ma cosa afferma l’ideologia gender?
In primo luogo, sostiene che maschio e femmina sono uguali, “che l’uomo e la donna sono intercambiabili in ogni funzione, che solo una convenzione sociale e una oppressione di tipo storico-culturale ha cementato la donna in alcuni ruoli specifici, in particolare in ambito familiare, e da questo la donna va liberata”
Il secondo assunto è che il sesso biologico è modificabile: ognuno può scegliere liberamente a quale genere appartenere, facendo incetta tra 71 sfumature, e modificando nel tempo la propria decisione.
Il terzo comandamento mira a distruggere la famiglia concepita quale unione di un uomo e una donna che danno vita a dei figli. Questa visione sarebbe frutto di uno stereotipo culturale maschilista e sessista: al suo posto andrebbero oggi incentivate “le famiglie”, senza distinzione alcuna.
Il quarto aspetto riguarda la desessualizzazione dei genitori: “i figli non nascono più dal rapporto sessuale tra un maschio e una femmina, ma possono essere generati artificialmente da qualsiasi aggregato sociale”.
Naturalmente questo porta con sé, oltre all’idea che “mamma” e “papà” siano sovrabbondanti, un’apertura alla fecondazione artificiale (eterologa e omologa), alla pratica dell’utero in affitto. Fino a giungere, estremizzando, alla conseguenza che l’omosessualità verrà “proposta come modello di liberazione da condizioni sociali oppressive e, in passato, platealmente vessatorie”.
Infine, l’ultimo punto: la vera colonizzazione ideologica avviene attraverso la conquista dei mass media e della scuola. È quello cui stiamo assistendo ora: si passa dai più piccoli e indifesi, i bambini e i giovani, per plasmare una visione conforme ai quattro punti precedentemente elencati, naturalmente ben celati in corsi per “favorire la parità di genere”, per “contrastare il bullismo omofobico” e per “prevenire la violenza sulle donne”.
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