UN CATTOLICO PUÓ ESSERE MASSONE?
Recentemente, si é svolto a Milano, un seminario a invito su Chiesa e massoneria promosso dall’associazione cattolica GRIS, organizzato presso la Fondazione culturale Ambrosianeum. Erano presenti, insieme all’arcivescovo di Milano Del Pini, il cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente emerito del Dicastero per i testi legislativi, e mons. Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia. La massoneria era rappresentata da Stefano Bisi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, la più grande loggia massonica del Paese e dai leader di altre due logge nazionali: la Gran Loggia d’Italia e la Gran Loggia Regolare d’Italia.
Dopo questo incontro, ai "massimi vertici", nato probabilmente con l'intento di superare barriere e incomprensioni, si è sviluppato un dibattito, che ha creato non poca confusione e polemica. Nonostante alcune rettifiche, da parte di monsignor Staglianò.
Può quindi essere utile dare alcuni chiarimenti, tenendo presente la regola fondamentale di distinguere tra "peccato" e "peccatore".
Una cosa è "la Massoneria", un'altra cosa "l'individuo" che aderisce a questa associazione.
Inoltre occorre tener presente:
a. giudizio morale e dottrinale sulla Massoneria;
b. la possibilità che un cattolico aderisca ad essa;
c. la possibilità che un massone possa esse ammesso nella Chiesa.
Sono tre aspetti diversi. Per spiegare ognuno di essi occorre rifarsi ai pronunciamenti del Magistero e alla prassi sacramentale della Chiesa circa il perdono dei peccati.
Il documento principale, più recente e a cui tutti gli altri, posteriori, fanno riferimento è la dichiarazione della Congregazione per la dottrina della fede del 26 novembre 1983, che tra l'altro dice:
Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l'iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.
Quindi rimane chiaro che il giudizio della Chiesa sulla massoneria non é mutato (punto a,) e che un cattolico non può far parte della massoneria (punto b.).
Rimane invece la possibilità che un massone, se si pente, possa rientrare nella Chiesa.
Quindi è opportuno il dialogo con chi, massone, voglia conoscere meglio la dottrina della Chiesa e avvicinarsi ai sacramenti e condurlo alla conversione:
Catechismo della Chiesa Cattolica: n.1490. Il cammino di ritorno a Dio, chiamato conversione e pentimento, implica un dolore e una repulsione per i peccati commessi, e il fermo proposito di non peccare più in avvenire. ...
PER APPROFONDIRE
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