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IL POSTO GIUSTO: Luca 14, 1.7-11

commento al Vangelo di san Luca, --> Il banchetto della vita quotidiana Luca 14,1.7-11. Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo. Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece quando sei invitato, và a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Non  frequento molto i banchetti di  nozze e quindi rischio poco. Ma Gesù alla fine di questo passo di san Luca, mi fa comprendere che le nozze c’entrano poco. Non è...

MORIRE DUE VOLTE DI ABORTO

Una ragazza di 19 anni viene "consigliata" ad abortire. Determinante il parere del medico, dato che Gabriella, il nome della ragazza, prendeva un farmaco contro un fungo della pelle, il medico "ipotizza" che ciò avrebbe potuto nuocere al feto e quindi, suggerisce la via più sicura, .... eliminare il feto. Inaspettatamente, l'intervento, ormai purtroppo di routine, ha una tragica evoluzione: dopo il figlio muore anche la madre. Era previsto che morisse una sola persona, invece i decessi sono tragicamente raddoppiati. Così si riassume, nei fatti, la tragedia di Napoli, dove Gabriella, 19 anni, l’altroieri è morta di aborto. Da pochi giorni la ragazza aveva saputo di essere madre e che la sua gravidanza era già arrivata all’undicesima settimana. Così, riferiscono i familiari, ha  scelto  di interrompere la gravidanza, una decisione che – dicono – è stata sofferta, ma sulla quale il suo medico avrebbe avuto un peso definitivo: Gabriella prendeva un farmaco per cu...

FESTA DI SANTA TERESA. DOTTORE DELLA CHIESA E MAESTRA DI ORAZIONE

San Josémaría e santa Teresa D'Avila: Di San Giuseppe ecco che cosa dice Santa Teresa d'Ávila, nella sua autobiografia: “Chi non trova Maestro che gli insegni a pregare, prenda per maestro questo glorioso santo, e non sbaglierà strada”. —Il consiglio viene da un'anima esperta. Seguilo. Cammino, 561 Una cattiva notte in una cattiva locanda. —Dicono che Teresa di Gesù abbia definito così questa vita terrena. —Non ti pare che sia un paragone indovinato? Cammino, 703 Adagio. —Pensa che cosa dici, chi lo dice e a chi. —Perché quel parlare in fretta, senza dar tempo alla riflessione, è rumore, fragore di latta. E ti dirò, con Santa Teresa, che non lo chiamo preghiera, anche se muovi molto le labbra. Cammino, 85 Di seguito propongo un testo su santa Teresa e la preghiera. «(…) la vediamo apparire davanti a noi, come donna eccezionale, come religiosa, che, tutta velata di umiltà, di penitenza e di semplicità, irradia intorno a sé la fiamma dell...

PERDONARE O CONDANNARE

Un prete di fronte al terremoto di una domanda: “Chi sono io per giudicare?” Giurisprudenza! Mi venisti incontro in un freddo mattino d’Ottobre. Ed io, convinto che la mia vocazione fosse cercare il Vero ed il Giusto ed applicarli con rigore alla vita, poggiai il mio capo sulle tue rassicuranti mammelle… Ci ho messo circa tre mesi a capire che mi avevi fregato di brutto. Volevo fare il magistrato io, uno di quelli puri e duri, uno di quelli che danno la caccia ai mafiosi, che non si piegano a compromessi, che sanno analizzare tutto con acribia e scoprire anche le più nascoste contraddizioni per costringere alla giustizia i più renitenti. Che sorpresa quando mi sono accorto che il mio Dio, quel Gesù di cui mi ero innamorato, faceva invece… l’avvocato! Già, perché questo vuol dire “Paraclito”, il secondo nome dello Spirito Santo: è l’avvocato difensore, quello che nel giudizio ti sta accanto, che ti sostiene, che ti protegge e ti custodisce e all’occorrenza inter...

VIVERE L'ANNO SANTO.

Quali sono le opere di misericordia? Papa Francesco per l'Anno Santo raccomanda di compiere opere di misericordia. Ma che cosa sono e quali sono? "Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro.  Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato." Papa Francesco, Bolla Misericordiae Vultus , 2. 1. Che cosa sono le opere di misericordia? Le opere di misericordia sono azioni caritatevoli con le quali soccorriamo il nostro prossimo nelle sue necessità corporali e spirit...

COMMENTO AL VANGELO DI OGGI

... « Guai a voi dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili »... (Lc, 11, 42-46)   Non disprezzare il peccatore, poiché tutti siamo colpevoli. Se, per amore di Dio, ti alzi contro di lui, piangi piuttosto su di lui. Perché lo disprezzi? Disprezza piuttosto i suoi peccati e prega per lui, per essere simile a Cristo, che non si è irritato contro i peccatori, bensì ha pregato per loro (Lc 22,32) ... Perché, o uomo, disprezzare il peccatore? Sarà forse perché non è stato giusto con te? Ma dov'è la tua giustizia, se non hai l'amore ? Sant'Isacco Siriano (VII secolo), monaco nella regione di Ninive (nell'Iraq attuale) Sentenze 117,118