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GESÚ VOLEVA FONDARE LA CHIESA?

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  La predicazione di Gesù si dirigeva in primo luogo a Israele, come lui stesso disse a quelli che lo seguivano: ”Non sono stato inviato se non alle pecore perdute della casa di Israele (Mt 15,24). Dall’inizio della sua attività invitava tutti alla conversione: “Il tempo si è compiuto e il Regno di Dio sta per arrivare; convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15). Però questa chiamata alla conversione personale non si concepisce in un contesto individualista, ma è indirizzato a riunire l'umanità dispersa per costituire il Popolo di Dio che era venuto a salvare.  Un segnale evidente che Gesù aveva l’intenzione di riunire il popolo della Alleanza, aperto alla umanità intera, in compimento delle promesse fatte al suo popolo, è l'istituzione dei dodici apostoli, fra i quali mette Pietro a capo: ”I nomi dei dodici apostoli sono questi: primo Simone, chiamato Pietro, e suo fratello Andrea; Giacomo di Zebedeo e suo fratello Giovanni; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo, il pubbli...

DOMANDE SU GESÚ: COME SI SPIEGANO I MIRACOLI?

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  Fra le accuse più antiche dei giudei e dei pagani contro Gesù si trova quella di essere un mago. Nel secolo II, Origene refuta le imputazioni di magia che Celso fa del Maestro di Nazaret e alle quali alludono San Giustino, Arnobio e Lattanzio. Anche alcune tradizioni giudee che possono rimontare al II secolo contengono accuse di stregoneria. In tutti questi casi, non si afferma che lui non fosse esistito o che non avesse realizzato prodigi, ma che i motivi che lo portavano a farli erano l’interesse e la fama personali. Da queste affermazioni si deduce  l'esistenza  storica di Gesù e la sua fama di taumaturgo, così come lo mostrano i Vangeli. Per questo, fra i dati che si danno per dimostrati sulla vita di Gesù, c’è il fatto che operò esorcismi e guarigioni. Tuttavia, in relazione ad altri personaggi dell’epoca conosciuti per realizzare prodigi, Gesù è unico. Si distingue per il numero molto maggiore di miracoli che operò e per il senso che gli dette, totalmente div...

DOMANDE SU I VANGELI (II PARTE)

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  7) Gli evangelisti sono apostoli? Gli evangelisti possono essere essi stessi apostoli, cioè "inviati" da Gesù stesso, oppure rifarsi alla testimonianza degli apostoli, senza esserlo personalmente (cf. Ef 4,11). Luca è un discepolo di Paolo (cf. Flm 24). Non essendo apostolo, dichiara di essersi informato con cura dai testimoni oculari (cf. Lc 1,1-4).   8) Perché la Chiesa ha scelto solo le testimonianze di Matteo, Marco, Luca e Giovanni? Solo quattro Vangeli sono stati riconosciuti dalla Chiesa (l'insieme della prima generazione di cristiani) come testimonianze autentiche, cioè canonici (canone vuol dire regola, misura come vedremo dopo). Oltre ad essi, nel Nuovo Testamento sono compresi altri scritti, come le Lettere o come gli Atti degli Apostoli. Questi ultimi sono inseparabili dal Vangelo di Luca, e narrano la prima diffusione del Vangelo. subito dopo la Pentecoste.   9) Quando sono stati composti i quattro Vangeli? Nel primo secolo, in vita degli apostoli o nella g...

DOMANDE SU I VANGELI (I PARTE)

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  1) La fede cristiana si fonda sui Vangeli? "Vangelo" significa "buona notizia", e la buona notizia è che "è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo Signore" (cf. Lc 2,10-11). La fede cristiana si fonda sulla parola viva di Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo.   2) Gesù ha scritto qualcosa? Come conosciamo il suo messaggio? Gesù non ha scritto libri. Gesù ha scritto il suo messaggio nel cuore e nella mente di persone vive, i discepoli che ha inviato a comunicare il vangelo a tutte le genti (cf. Mt 28,19-20). Da loro abbiamo conosciuto chi era Gesù e che cosa ha insegnato. Senza la loro testimonianza non conosceremmo l'insegnamento di Gesù (cf. Rm 10,14-17).   3) Ma allora perché sono stati scritti i Vangeli? Senza i Vangeli scritti potremmo conoscere ugualmente che cosa ha insegnato Gesù, ma non come lo insegnava. Grazie ai Vangeli, ancor oggi i cristiani possono ascoltare la sua voce. Chi ha incontrato Gesù non ne può fare a meno.   4) Perché parlia...

QUATTRO MOTIVI PER LEGGERE IL VANGELO.

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  Primo motivo: Il Vangelo è il libro più famoso del mondo .   Se una mattina trovaste annunciato da tutti i giornali e tutte le trasmissioni televisive che uno sceneggiato ha avuto il più alto indice di ascolto di tutti i tempi, non vi verrebbe una grande curiosità di dare almeno un'occhiata alla seconda puntata? Il vangelo è il libro più stampato del mondo ed anche il più letto, in tutte le lingue e culture conosciute. Ma qual è il segreto del suo successo? Un numero incredibile di persone hanno scoperto che questo testo ha un potere unico: aiuta a conoscersi meglio e a rinnovare la propria vita. Dà una mano per prendere decisioni importanti e scoprire che senso abbia ciò che facciamo, ciò che pensiamo, ciò che desideriamo. Nel corso della sua storia l'umanità vi ha scoperto una fonte misteriosa ed inesauribile di speranza, di incoraggiamento, un intenso senso di pace.   Secondo motivo: Il Vangelo è un libro molto prezioso.   Se ti capitasse tra le mani un libro ch...

DOMANDE SU GESÚ. CHE RELAZIONE EBBE CON MARIA DI MAGDALA?

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  Maria Maddalena, come già scritto in un precedente post, era stata liberata da lui da “sette demoni”, lo seguiva come discepola e lo assisteva con i suoi beni (Lc 8,2-3). Con Maria, la Madre di Gesù, e le altre donne del gruppo, non fuggì, ma fu presente ai piedi della Croce quando crocifissero Gesù (Mc 15,40-41).  Fu la prima a cui apparve Gesù dopo la resurrezione, mentre piangente lo stava cercando (Gv 20,11-18). Da qui la venerazione come testimone del resuscitato, che ha avuto nella Chiesa. Nei secoli, e anche in epoca precedente, sono sorte, in forme più o meno maliziose, leggende su di lei, ma dagli elementi di cui siamo in possesso non si può dedurre né che fu una peccatrice, né tanto meno che fu la moglie di Gesù. Quanti sostengono quest’ultima affermazione si appoggiano ad alcuni scritti apocrifi. Che però, forse con l’eccezione di un nucleo del Vangelo di Tommaso, sono posteriori ai vangeli canonici e non hanno un valore storico , ma furono veicoli per trasmetter...

IN OCCASIONE DELLA II DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA!

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riflessioni sulla misericordia La misericordia non si limita a un mero atteggiamento di compassione: la misericordia è sovrabbondanza di carità che, simultaneamente, comporta sovrabbondanza di giustizia. Misericordia vuol dire mantenere il cuore in carne viva, umanamente e soprannaturalmente pervaso da un amore forte, abnegato, generoso. San Paolo, nel suo inno alla carità, ne parla così: La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. San Josemaría Amici di Dio, 232 "Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con...