Il Cancelliere di Efeso

26 GIUGNO 2020 MEMORIA LITURGICA DI SAN JOSEMARIA Cosa ci direbbe oggi san Josémarìa? In questo concreto contesto di disagio e di incertezza? Che Cristo vive in noi e che siamo figli di Dio. Di affrontare l'attuale situazione con creatività e speranza. Che possiamo incontrare Dio non solo in una Chiesa, ma anche sulla strada e nelle attività di ogni giorno. Che possiamo trasformare la nostra vita in un servizio agli altri. Che possiamo essere contemplativi nel mondo. Che dobbiamo riscoprire la sacramentalità, cioè la presenza di Dio nei segni,  del quotidiano. La festa di san Josémaría quest’anno ci sorprende in una situazione inedita, e ci interpella in modo molto attuale. Cosa ci può insegnare la spiritualità dell’Opus Dei? Cosa ci suggerirebbe oggi san Josémaría per cercare la comunione con Dio in questo tempo speciale?  scopriamolo in questo articolo

21/giugno  “Portate gli uni il peso degli altri” Dice il Signore: “Vi do un comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno che siete miei discepoli”. —E San Paolo: “Portate gli uni il peso degli altri, e così compirete la legge di Cristo”. —Io non ti dico niente. (Cammino, 385)   Mantenete sempre lo sguardo su Gesù che, senza lasciare di essere Dio, umiliò se stesso prendendo la forma di servo [Cfr Fil 2, 6-7], per poterci servire, perché soltanto in questa direzione si dischiudono gli ideali che vale la pena alimentare. L'amore cerca l'unione, l'identificazione con la persona amata: e, unendoci a Cristo, saremo attratti dall'anelito di imitare la sua vita di dedizione, di amore incommensurabile, di sacrificio fino alla morte. Cristo ci mette davanti al dilemma definitivo: o consumare la propria esistenza in modo egoistico e solitario, o dedicarsi con tutte le forze a un compito di servizio. (Amici di Dio, 236)   22/giugno  “Se noi cristiani sapes

Qui di seguito trascrivo alcuni testi tratti dagli scritti di san Josémaria che ci possono accompagnare per tutta la settimana. In fondo puoi trovare il link all'articolo completo con più citazioni. Il tema di fondo é il lavoro nella vita di tutti i giorni, partendo dalla contemplazione della festa di oggi, che, come suggerisce san Josémaria, non può essere legata ad un evento speciale, come era ed é ancora la processione del Corpus Domini, ma una presenza di tutti i giorni ed in ogni circostanza, perchè con il dono del "pane di vita", Gesù è veramente "l'Emmanuele", il Dio con noi, il "Dio vicino". 14 giugno La processione del  Corpus Domini  manifesta la presenza di Dio per città e villaggi. Ma questa presenza, ripeto, non può essere cosa di un giorno, un vociare confuso, udito e subito dimenticato. Il passaggio di Gesù ci ricorda che dobbiamo scoprirlo anche nelle nostre attività quotidiane. Accanto alla processione solenne di quest

"Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo" (Gv 6, 51).  A questo link una serie di contenuti per approfondire la solennità del Corpus Domini.

NEI MESI TRASCORSI ABBIAMO FORSE SCOPERTO, CON LE CHIESE CHIUSE, LA POSSIBILITà DI ADORARE L'EUCARESTIA CON LA COMUNIONE SPIRITUALE. È UNA PRATICA CHE PUO ESSERE UTILE MANTENERE PERCHÈ CI SARÅ DI GRANDE AIUTO PER LA NOSTRA VITA SPIRITUALE. qui per accedere al libretto delle preghiere

In questo breve video potrai ascoltare alcune frasi del Papa che sono come un piccolo programma di vita, attraverso cui veniamo invitati a cominciare e ricominciare tante volte nel nostro cammino quotidiano, con la speranza che viene fissata in poche sostanziali parole: costruisci, alzati, invoca lo Spirito Santo, ama..... PER VEDERE IL VIDEO

Jojo Rabbit è un film del 2019 scritto e diretto da Taika Waititi. Liberamente tratto dal romanzo del 2004 Come semi d'autunno (Caging Skies) di Christine Leunens, il film è una commedia sul nazismo con protagonisti Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Rebel Wilson, Stephen Merchant, Alfie Allen, Sam Rockwell e Scarlett Johansson.[1] Il film ha vinto un Premio Oscar e un Premio BAFTA, entrambi per la miglior sceneggiatura non originale. Fare un film sulla Germania nazista, sulla Seconda Guerra mondiale, sulla persecuzione degli ebrei, richiede una buona dose di coraggio. Cosa si può dire di nuovo, come si può raccontare in modo originale un periodo storico tanto drammatico? Questo film ci riesce. In modo leggero, ma non superficiale, racconta la vicenda di un bambino di 10 anni che è costretto ad affrontare cose più grandi di lui e scoprire un po' alla volta la verità. E' un film allegro e allo stesso tempo drammatico, ironico, ma non disimpegnat