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TEMPO D'AVVENTO. LUNEDÍ DELLA SECONDA SETTIMANA.

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  DIO RIMPROVERA IL SUO POPOLO. Meditazione su: ISAIA 1, 1-18. Isaia è il profeta dell'Avvento: Voce che grida nel deserto.   Udite, cieli; ascolta, terra, perché il Signore dice: «Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me».   Una riunione di famiglia, un momento difficile. Possono volare parole forti, ma non c'é indifferenza. Ci sono stati problemi che si risolvono affrontandoli. Noi non ci sentiamo ribelli, pensiamo che non abbiamo fatto nulla di male. Ma é proprio così?  In un rapporto familiare anche un piccolo sgarbo può produrre una ferita profonda. Questo Padre non usa parole dolci, ma vuol superare le difficoltà.  « Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende ». Il bue e l’asino, la tradizione di metterli nel presepe nasce da qui. Testimoni dell’Incarnazione.  Mentre noi ci siamo ribellati. Come Israele, non abbiamo riconosciuto il Salvatore! UDITE LA PAROLA, A

NOVENA DELL'IMMACOLATA. 6 DICEMBRE: MARIA NOSTRO RIFUGIO E FORTEZZA.

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  MEDITIAMO SUL GRANDE PRIVILEGIO DI MARIA CON UN TESTO DI SAN JOSEMARÍA. Nello scandalo del sacrificio della Croce, Maria è presente, ad ascoltare con tristezza coloro che passavano di là e lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: «Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla Croce!».  La Madonna ascolta le parole di suo Figlio, e si unisce al suo dolore: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Che cosa poteva fare? Fondersi con l’Amore redentore di suo Figlio, offrire al Padre il dolore immenso — come una spada tagliente — che trapassava il suo purissimo cuore. Ancora una volta, Gesù si sente consolato dalla presenza discreta e amorosa di sua Madre.  Maria non grida, non si agita affannosamente. Stabat: sta in piedi, accanto al Figlio. È allora che Gesù fissa su di Lei lo sguardo, per poi rivolgerlo a Giovanni, ed esclamare: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». In Giov

TEMPO DI AVVENTO. DOMENICA DELLA II SETTIMANA

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IL PROTAGONISTA DI QUESTA SECONDA DOMENICA D'AVVENTO É GIOVANNI IL BATTISTA CHE CI INVITA AD ACCEDERE AL PERDONO DI DIO CHE SIGNIFICA VENIRE ASSOLTI, PER IL SACRIFICIO DI CRISTO, DA OGNI COLPA. SE CI CONVERTIAMO. SE CAMBIAMO STRADA.  La misericordia e la pazienza di Dio    Cominciamo la seconda settimana di Avvento e il Signore viene di nuovo incontro a noi invitandoci a preparare la venuta di suo Figlio. Il ciclo liturgico ci aiuta a non perdere di vista l’amore misericordioso di Dio che non si stanca di perdonarci. Per questo ci invita a ricordare, già dalla prima lettura, l’invito alla conversione che fa il profeta Isaia: «Una voce grida: “Nel deserto preparate la via del Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata”» (Is 40, 3-4). Il tempo di Avvento è un buon momento per accogliere l’ invito al cambiamento interiore; possi

NOVENA DELL'IMMACOLATA. 5 DICEMBRE. SOTTO LA TUA PROTEZIONE!

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  Maria Madre nostra proteggici   La paura di perdersi.   Non c'è un pericolo immediato, ma la sensazione di non ritrovarmi.   Il dubbio, la mancanza di sicurezza in me stesso.   Un senso vago di angoscia.   Poi un lampo, un dettaglio e si ritrova la strada.   Maria é la luce che ci salva.  Ci perdiamo molte volte, nei labirinti delle nostre complicazioni e delle nostre paure.  Vediamo cose che non ci sono e non vediamo quelle che ci sono.   Maria é la luce: nella storia di ogni anima e della Chiesa. Maria che non ha avuto timore del soprannaturale, con prudenza umana, ma sapienza divina.   Fidarci del Signore, accompagnati da Maria.

TEMPO DI AVVENTO. SABATO DELLA PRIMA SETTIMANA.

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  PER COMPRENDERE L'AVVENTO. alcune caratteristiche proprie del tempo d'Avvento. La liturgia della Parola nel tempo di Avvento.   Le letture – nel 2020 vengono seguite quelle dell’Anno B – testimoniano questa suddivisione dell’Avvento. Fino alla terza domenica d'Avvento la liturgia si focalizza sull’attesa del ritorno del Signore. Poi marca in maniera più specifica l’attesa e la nascita di Gesù. Così nella prima domenica d'Avvento il Vangelo (Marco 13,33-37) ha al centro le parole di Cristo: «Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà». Nella seconda domenica il Vangelo (Marco 1,1-8) si sofferma sul Battesimo e sulle parole di Giovanni Battista al fiume Giordano: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali». Nella terza domenica d'Avvento il Vangelo (Giovanni 1,6-8. 19-28) ha ancora al centro il Battista che «venne come testimone per dare testimonianza alla luce» e che, interrogato

TEMPO DI AVVENTO. VENERDÍ DELLA PRIMA SETTIMANA

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AVVENTO          È iniziato domenica 29 novembre l’Avvento, il tempo forte dell’Anno liturgico che prepara al Natale. La prima domenica di Avvento ha aperto il nuovo Anno liturgico. Quattro sono le domeniche d'Avvento nel rito romano, mentre nel rito ambrosiano sono sei e infatti l’Avvento è cominciato domenica 15 novembre.      Quest’anno è un Avvento segnato dalla pandemia, dalle restrizioni, dal distanziamento fisico, dall’impossibilità di tenere “dal vivo” nelle parrocchie incontri e momenti di riflessione (che però si trasferiscono sul pianeta web), dai timori anche nella partecipazione alle celebrazioni, dalle misure anti-Covid che accompagnano le Messe e la vita ecclesiale.              L’Avvento «è un tempo di attesa, è un tempo di speranza» e «ci ricorda che Dio è presente nella storia per condurla al suo fine ultimo per condurla alla sua pienezza, che è il Signore. È il “Dio con noi”, Dio non è lontano, sempre è con noi, al punto che tante volte bussa alle porte del nos

NOVENA DELL'IMMACOLATA. 4 DICEMBRE: INVOCHIAMOLA CON INSISTENZA!

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  Le giaculatorie sono orazioni brevi e affettuose che si rivolgono alle singole persone della S.Ma Trinità, alla Madre di Dio e Madre nostra e a tutti i Santi. Molte giaculatorie hanno origine dalla Sacra Scrittura e lunga tradizione con radici nel giudaismo come testimoniato anche da documenti ufficiali della Chiesa: “Nella primitiva generazione cristiana si possono già individuare i segni di una pietà personale, proveniente in primo luogo dalla tradizione giudaica, come il seguire le raccomandazioni e l'esempio di Gesù e di san Paolo circa la preghiera incessante (cf. Lc 18, 1; Rm 12, 12; 1 Ts 5, 17), ricevendo o iniziando ogni cosa con rendimento di grazie (cf. 1 Cor 10, 31; 1 Ts 2, 13; Col 3,17). Il pio israelita cominciava la giornata lodando e ringraziando Dio e proseguiva, con questo spirito, in ogni azione del giorno; in tal modo, ogni momento lieto o triste, dava luogo a un'espressione di lode, supplica, pentimento.  I Vangeli e gli altri scritti del Nuovo Testamento