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QUARESIMA. IL SIGNIFICATO DEL DIGIUNO E UN BREVE VIDEO ILLUSTRATIVO

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              Come vivere il digiuno in Quaresima e che significato ha:   Dal latino  jejunium:  «privazione volontaria di cibo». L'astensione to­ tale o parziale dal cibo, per motivi religiosi o diversi,  è  universalmente   praticata nella storia umana.  Digiunando, l'uomo riconosce la sua di­ pendenza nei confronti di Dio, poiché senza il cibo che riceve da lui,  egli sperimenta la precarietà delle sue forze: il digiuno «umilia la sua  anima » davanti a Dio (cf  Sal  34,13; 68,11; Dt 8,3).  Digiunare significa  mostrare a Dio, quando si ha una richiesta importante da presentargli,  che nulla siamo senza di lui (cf  Gdc 20,26; 2  Sam  12,16.22; Esd 8,21;  Est 4,16);  significa soprattutto riconoscersi peccatori e implorare, at­ traverso il  riconoscimento pratico del proprio   nulla, il perdono divino  (1 Re 21,27; Dn  9,3).  Il digiuno corporale ha  significato  soltanto  se   è   accompagnato   dal   digiuno   o   dall'astensione   dal   peccato   (cf   Is  58,1-12);  d

QUARESIMA. INVITO ALLA CONFESSIONE

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  invito alla confessione in tre domande   suggerimento di schema generale per l’esame di coscienza previa preparazione interiore   1. Mi accosto al Sacramento della Penitenza per un sincero desiderio di purificazione, di conversione, di rinnovamento di vita e di più intima amicizia con Dio, o lo considero piuttosto come un peso, che solo raramente sono disposto ad addossarmi?   2. Ho dimenticato o, di proposito, ho taciuto peccati gravi nella confessione precedente o nelle confessioni passate?   3. Ho soddisfatto alla penitenza che mi è stata imposta? Ho riparato i torti da me compiuti? Ho cercato di mettere in pratica i propositi fatti per emendare la mia vita secondo il Vangelo? Alla luce della parola di Dio, ognuno esamini se stesso.     I. Il Signore dice: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore». 1. Il mio cuore è davvero orientato a Dio; posso dire di amarlo davvero sopra tutte le cose e con amore di figlio, nell'osservanza fedele dei suoi comandamenti? Mi lascio tropp

LA QUARESIMA: COS'É?

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  LA QUARESIMA E IL MERCOLEDÌ DELLE CENERI               La Quaresima commemora i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto, in preparazione alla sua missione di predicazione, di cura degli ammalati, che culminarono nella Croce e nella gloria della Pasqua.            Quaranta giorni di preghiera e di penitenza. Al termine, avviene l'episodio che la liturgia offre alla nostra considerazione nel Vangelo della Messa: le tentazioni di Gesù. Un episodio pieno di mistero, che l'uomo cerca invano di capire — Dio che si sottomette alla tentazione, che lascia agire il Maligno — ma che può essere meditato chiedendo al Signore che ci faccia comprendere l'insegnamento che vi è contenuto.          Gesù tentato. La tradizione spiega questa scena considerando che Nostro Signore, per darci esempio in tutto, volle subire anche la tentazione. E infatti è così, perché Gesù fu perfetto uomo, uguale a noi in tutto, meno che nel peccato...     La Chiesa, ci ricorda che nel tempo di Quaresima

COMMENTO AL VANGELO DELLA DOMENICA

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         COMMENTO AL VANGELO DELLA VII DOMENICA DEL T.O. ANNO C Luca 6,27-38. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede, e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli del

PER CONOSCERE SAN JOSEMARIA

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                                 San Josemaria e gli ebrei In un breve ma commovente video, tratto dal resoconto filmato da un incontro di san Josemaria con molte persone a Caracas, Venezuela, nel 1975, nel suo secondo viaggio in Sud America,  E' una risposta di getto, simpatica, sincera e spontanea che testimonia i suoi sentimenti e la sua apertura verso tutti.

EPIFANIA DEL SIGNORE. CHE CIASCUNO SAPPIA TROVARE CRISTO NEL PROPRIO CAMMINO.

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  meditazione sull'epifania   L’Epifania è la “manifestazione” di Gesù. Apparizione. Ci sono varie “epifanie”, per esempio il Battesimo di Gesù nel Giordano in cui c’è l’impressionante epifania di Gesù come figlio di Dio. Il 6 gennaio, utilizzando nei secoli passati calendari diversi, è la data del Natale per le Chiese orientali. Quindi siamo in pieno “Natale”, nel senso che il mistero della nascita di Gesù, il mistero dell’incarnazione, deve attirare completamente la nostra attenzione. Con il tocco del fascino che ha il racconto di Matteo con la presenza di alcuni personaggi misteriosi.   La notte di Natale l'abbiamo vissuta con il racconto di Luca con i pastori come protagonisti, nel racconto di Matteo invece, a nascita avvenuta, appaiono alcuni Magi, ma tutti e due i racconti del NT sono preceduti da un brano del profeta Isaia, a Natale annuncia che “ci è nato un bambino” e parla di una luce che apparirà. Oggi ancora parla di una luce, ma di una luce che “brilla sopra di te”

FELICE ANNO 2022 CON JAMES BOND CHE HA SCOPERTO LA FAMIGLIA E ALCUNI PENSIERI DI SAN JOSEMARIA

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E JAMES BOND SCOPRE LA FAMIGLIA. NON COMMUOVETEVI ALLA FINE! UN AUGURIO PER IL 2022 ANNO DELLA FAMIGLIA AMORIS LAETITIA. ... E UNA MEDITAZIONE DI SAN JOSEMARIA!   PROPOSITI PER L'ANNO NUOVO   San Josemaria in una meditazione diceva: Non credo a quel proverbio che dice: anno nuovo, vita nuova. In ventiquattr’ore non si cambia nulla. Soltanto il Signore, con la sua grazia, può trasformare in un attimo Saulo da persecutore dei cristiani in Apostolo. Lo disarciona, lo lascia cieco, lo umilia, lo fa andare da un uomo, Anania [1] , perché questi gli dica che cosa deve fare.  Ma San Paolo stesso, continua san Josemaria, fa l'esempio dell'atleta che senza allenamento non può riuscire a vincere la gara e passando al piano spirituale aggiunge: Lasciatevi trasformare, rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto, e mettetelo in pratica. (Romani 12, 2) Questa trasformazione, opera della grazia, ha bisogno della