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QUARESIMA: BRANI DI UN TESTO DI SAN JOSEMARIA.

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  la conversione dei figli di Dio (omelia, dalla raccolta “è Gesù che passa”) (…) Ricordate le parole di Sant'Agostino: Se dici basta, sei perduto. Guarda sempre avanti, cammina sempre, avanza sempre. Non restare allo stesso posto, non retrocedere, non sbagliare strada. La Quaresima ci pone davanti a degli interrogativi fondamentali: cresce la mia fedeltà a Cristo, il mio desiderio di santità? Cresce la generosità apostolica nella mia vita di ogni giorno, nel mio lavoro ordinario, fra i miei colleghi? Ognuno risponda silenziosamente, in cuor suo, a queste domande e scoprirà che è necessaria una nuova trasformazione perché Cristo viva in noi, perché la sua immagine si rifletta limpidamente nella nostra condotta. Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua. E Cristo che ce lo ripete di nuovo, sottovoce, intimamente: la Croce ogni giorno. Non è solo — scrive san Gerolamo — in tempo di persecuzione e sotto la costrizione del marti

INIZIO QUARESIMA. MERCOLEDì DELLE CENERI. SIGNIFICATO.

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  MERCOLEDI DELLE CENERI. Vangelo della Messa. Matteo 6,1-6.16-18 :  In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli ... » Questo nascondimento che Gesù ci chiede, presentandoci le opere necessarie per la nostra salvezza: l’elemosina, il digiuno e la preghiera, è forse un invito a chiuderci in una vita spirituale “intimista”? Chiuderci in una stanza, camuffare la nostra mortificazione, non far vedere a nessuno la nostra generosità, non è un modo di appartarci dagli altri, sembrare un po’ “snob”, superiori e in fondo ipocriti? Gesù dice che dobbiamo fare le cose per essere visti ... da un solo spettatore, o meglio farle come se avessimo una solo spettatore, il Padre, che “ci vede nel segreto”. Che ci vede comunque. Se agiamo così non c’è pericolo che le nostre intenzioni, nel praticare “le opere buone”, si deformino e ci po

DOMANI MERCOLEDì DELLE CENERI. UNA RIFLESSIONE SUL PERDONO!

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per iniziare la quaresima Luca 15, 1-3. 11-32 i due figli e il Padre misericordioso Rileggiamo la storia dei due figli ma dalla visuale del figlio maggiore. Il più giovane sembra un tipo brillante e simpatico. Rubacuori, il cocco di tutti. Sportivo e vincente. Generoso e spontaneo, ma anche un po' narcisista. Sa stare al centro della scena e con facilità da e prende. Sicuro di sé pensa che tutto gli è dovuto e tutto gli sia possibile, con grande naturalezza, senza molti scrupoli, si lancia all'avventura e chiede "la sua parte" e lascia i genitori perplessi e sorpresi e tutti della casa addolorati, ma allo stesso contenti perché il loro beniamino può realizzare il suo sogno, anche se nessuno sa bene quale sia, ma tutti hanno fiducia in lui. E poi lui è così sicuro e felice, che nessuno se la sente di contraddirlo. Il maggiore è tutt'altro tipo: serio, responsabile, un po' musone. Timido e introverso. Anche lui conquistato dalla simpatia del più giovane, viene p

9 GENNAIO. ANNIVERSARIO NASCITA SAN JOSEMARIA.

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  Il 9 gennaio del 1902 è nato a Barbastro, in Spagna, san Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei, canonizzato da Giovanni Paolo II il 6 ottobre del 2002.              I Sam 2, [35]Dopo, farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele che agirà secondo il mio cuore e il mio desiderio. Io gli darò una casa stabile e camminerà alla mia presenza, come mio consacrato per sempre.                Is 38, 19   Il padre insegna ai figli la fedeltà.  Lo ha fatto con l’esempio della sua vita, con gli scritti e con la sua intercessione. Imparare nei particolari la sua vita, anche giorno dopo giorno. Sentirlo molto vicino, al nostro fianco: nel lavoro, nei rapporti di amicizia, nella vita di famiglia.  Parlami, se hai bisogno di qualcosa, chiamami!                 La vita di San Josemaría fu piena di gioia: ma tante volte gliene mancarono i motivi umani, perché la sua esistenza fu costellata di contrarietà, sofferenze, dolori. Ma egli vedeva nelle difficoltà giornaliere la mano di Dio. Quan

EPIFANIA. MEDITAZIONE.

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  I Magi e il desiderio di stelle "L’Epifania non porta via tutte le feste ma apre un tempo di luce che si concluderà con la presentazione di Gesù al Tempio".  Meditazione, clicca qui.

25 DICEMBRE NATALE DEL SIGNORE.

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25 dicembre natale del signore la luce del natale Giovanni 1,1-18. In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. (...) Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. (...) Nel tessuto dell’umanità lacerato da tante ingiustizie, cattiverie e violenze, irrompe in maniera sorprendente la novità gioiosa e liberatrice di Cristo Salvatore, che nel mistero della sua Incarnazione e della sua Nascita ci fa contemplare la bontà e la tenerezza di Dio. Dio eterno è entrato nella nostra storia e rimane

24DICEMBRE NOVENA DI NATALE. OTTAVO GIORNO

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24 dicembre ottavo giorno benedictus   Lc 1,67-79   In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetizzò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. (...) Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall'alto.   Anche nel Benedictus, come nel Magnificat, i momenti chiave sono tre: Lode: “Benedetto il Signore Dio d’Israele”; Ricordo: “Perché ha visitato e redento il suo popolo”; Sguardo sull’avvenire: “…per dirigere i nostri passi sulla via della pace”. Il Benedictus ci insegna a non ripiegare la nostra preghiera su noi stessi, ma ad allargarla alle dimensioni del mondo intero. Il Cantico, inoltre, ci invita ad esercitare la nostra fede di battezzati. In quale m