PRIMO ANNIVERSARIO DELLA BEATIFICAZIONE DI GUADALUPE ORTIZ

PRIMA DONNA DELL'OPUS DEI AD ESSERE BEATIFICATA, IL 18 MAGGIO 2019.

Guadalupe Ortiz de Landazuri è nata a Madrid, Spagna, il 12 dicembre 1916. Era l'ultima, unica bambina, dei quattro figli di Manuel Ortiz de Landázuri e Eulogia Fernández-Heredia.  A 10 anni, si trasferisce con la famiglia a Tetuan in Africa settentrionale, a causa del lavoro di suo padre, che era militare. Nell'infanzia si manifestarono già le due caratteristiche che definiscono la sua personalità: la forza d'animo e il coraggio.
Nel 1933 si iscrive alla facoltà di Chimica presso l'Università Centrale. Era una delle 5 donne in una classe di 70 studenti. Più avanti, iniziò il dottorato perché voleva dedicarsi all'insegnamento universitario. I suoi colleghi dell'università ne ricordano il serio impegno nello studio, la grande simpatia e la predilezione per l'imprevisto.
Durante la guerra civile spagnola (1936-1939), il padre, fu arrestato, imprigionato e condannato alla fucilazione. Perdonò di cuore coloro che avevano deciso la condanna di suo padre. Tornarono a Madrid nel 1939. Guadalupe iniziò a insegnare nella scuola della "Bienaventurada Virgen María" e nel Liceo francese. 
 Il 25 gennaio andò a un appuntamento con don Josémaria Escriva, in quello che era il primo centro femminile dell'Opus Dei, in via Jorge Manrique. Guadalupe ricordava quell'incontro come la scoperta della chiamata di Gesù Cristo ad amarlo sopra ogni cosa attraverso il lavoro professionale e la vita ordinaria: questo era il messaggio che Dio voleva ricordare agli uomini tramite l’Opus Dei. 
L'Opus Dei era ancora agli inizi e, tra le attività da svolgere, era importante dirigere l'amministrazione domestica delle residenze per studenti che si stavano aprendo a Madrid e Bilbao. Guadalupe si dedicò per alcuni anni a questo lavoro. 
Il 5 marzo 1950, su invito di san Josemaría, andò in Messico per portarvi il messaggio dell'Opus Dei. Era molto entusiasta del lavoro che si sarebbe fatto in quel paese, sotto la protezione della Madonna di Guadalupe. Si iscrisse al dottorato di ricerca in Chimica, che aveva iniziato in Spagna. 
Tra le altre iniziative, avviò con un’amica, che era medico, un ambulatorio mobile: andavano di casa in casa nei quartieri più poveri, sottoponevano a visita medica chi vi abitava e davano loro le medicine gratuitamente. 
Guadalupe aveva un gran cuore e un carattere energico, che cercava di dominare sforzandosi di esprimersi con dolcezza e garbo. Il suo ottimismo cristiano e il suo costante sorriso erano attraenti e la sua gioia si esprimeva spesso in canzoni, anche se non cantava particolarmente bene. 
Nel 1956 si trasferisce a Roma per collaborare in modo più diretto con san Josemaría nel governo dell'Opus Dei. In quell'anno si manifestano i primi segni di una malattia al cuore e deve essere operata a Madrid. Nonostante la buona ripresa, la cardiopatia si aggrava e deve tornare definitivamente in Spagna. 
Riprende l'attività accademica e inizia una ricerca sui materiali isolanti refrattari e sulle proprietà per tale scopo della cenere del guscio del riso. Questo lavoro vinse il premio Juan de la Cierva e costituì la sua tesi di dottorato che discusse l'8 luglio 1965. 
 Coloro che hanno lavorato con lei ricordano che era più comprensiva che esigente  e si notava che cercava Dio nel corso di tutta la giornata. Aveva molte amicizie, alle quali dedicava tempo e le migliori energie, senza trascurare coloro che abitavano con lei, delle quali si occupava con affetto.
Morì il 16 luglio 1975, festa della Madonna del Carmelo. Il 5 ottobre 2018 le sue spoglie furono trasferite da Pamplona all'Oratorio del Caballero de Gracia a Madrid.
È stata beatificata il 18 maggio 2019, durante una celebrazione presieduta dal Cardinale Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, a Madrid. La memoria di Guadalupe si celebrerà il 18 maggio, anniversario della sua prima comunione.

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